SALENTO ALL STARS – In anteprima per Tuttorock il nuovo video “L’Era Del …
Martedì 19 maggio è uscito su Spotify, Apple Music e nei migliori digital store “L’era del cigno bianco”, il nuovo singolo dei Salento All Stars, collettivo fondato da Davide Qba Apollonio, autore del brano, che vede la partecipazione di importanti ed eclettici musicisti salentini. Un progetto artistico che parte dai suoni tradizionali arrivando fino alle sonorità più moderne.
Davide Qba Apollonio, fondatore degli Après La Classe e dei Granma è, tra le altre cose, autore del brano più rappresentativo del Salento “Salentu, lu sule, lu mare, lu jentu” che nel 2014 ha compiuto vent’anni e, per l’occasione, è stato reinciso in una nuova versione coinvolgendo tantissimi musicisti, dando vita al progetto Salento All Stars.
In questi mesi, i Salento All Stars hanno lavorato alla stesura di questo nuovo singolo “L’era del cigno bianco” e di altri due brani, di prossima uscita, “Rollin” e “Nice Day” , che fanno parte della colonna sonora del film Cobra non è, del regista Mauro Russo, disponibile su Amazon Prime Video.
“L’era del cigno bianco” è una canzone scritta di pancia in un mattino piovoso di marzo, mentre alla televisione passano le immagini dei camion dell’esercito con il loro pesante carico di vite spezzate dal Coronavirus.
Era il 1697 quando Willem de Vlamingh scoprì in Australia un esemplare di cigno nero. Fino a quel momento tutti i libri di ornitologia parlavano del cigno come di un uccello dal bianco piumaggio. Gli studiosi furono costretti a rivedere tutti i trattati ornitologici, contemplando, da quel momento in poi, anche l’esemplare dal mantello scuro.
Per l’autore del brano il cigno nero è il Covid19, l’evento inaspettato, drammatico e di grande impatto che sconvolge le nostre vite sotto ogni aspetto.
I Salento All Stars auspicano un ritorno all’era del cigno bianco, una nuova normalità dove avremo imparato (si spera) a godere delle piccole e grandi cose che prima consideravamo scontate e insignificanti. Ritornare ad un mondo che ci veda migliori e più consapevoli della fragilità dell’Uomo e del pianeta Terra.
La canzone è incisa, in piena quarantena, fra il Salento e Roma, a distanza, come previsto da DPCM, attingendo alle forti emozioni dello scorso marzo, traslando in parole e musica ogni sfumatura di questo drammatico evento.
“Tra mille peripezie, visto l’aggiustamento che il pianeta Terra ha deciso di concedersi in questo periodo, siamo riusciti ad inciderlo cercando di fotografare quelle che sono le nostre sensazioni, le nostre emozioni, i nostri sentimenti, le nostre riflessioni su questa viola primavera che passerà prima o poi. Ci tenevo a ringraziare quei Salento All Stars che hanno collaborato alla realizzazione di questo che sarà uno dei brani che più ci rimarrà per sempre incastonato nel cuore valicando le barriere spaziotemporali, come la DeLorean di Marty MacFlay e Doc (cit. Ritorno al Futuro 1985).
Grazie ad Alfredo Quaranta per la voce, sempre il migliore. Grazie a Peppe Levanto per l’enorme lavoro di preproduzione. Grazie a Luca Mazzotta per le sue acustiche e classiche ipnotiche. Grazie a Ylenia Giaffreda per voce e violino sempre impeccabili. Grazie a Marco Giaffreda per la voce e le elettriche da viaggio. Ed infine grazie a tutti voi per il coraggio col quale affrontate la vita, giorno dopo giorno”. Davide Cuba Apollonio
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Biografia
Salento All Stars è la prima e unica gypsy-taranta-orchestra composta da importanti ed eclettici musicisti salentini. E’ un progetto artistico che parte dai suoni tradizionali arrivando fino alle sonorità più moderne, scrivendo brani propri e rivisitando quelli popolari del tacco d’Italia, per abbracciare tutte le culture del mondo.
Esce nella primavera del 2014 Salentu (lu sule, lu mare, lu jentu) per il ventennale dalla sua stesura. L’autore, Davide QbA Apollonio, chiama a raccolta i migliori musicisti del Salento per reincidere una nuova versione. La formula del “collettivo” musicale piace molto nei live, da qui nasce l’idea di incidere un intero album fatto di inediti e rivisitazioni.
Nel giugno del 2015 i Salento All Stars pubblicano Made in Salento, un disco di inediti e rivisitazioni in chiave Gypsy, Raggae e Combat Folk. Al disco hanno partecipato tanti musicisti salentini (circa 40), dal fondatore Davide Qba Apollonio (già fondatore degli Après La Classe e Granma), Alfredo Quaranta, Treble (fondatore dei Sud Sound System), Cesare dell’Anna, Mino De Santis, Ghetto Eden, Marco Ancona (Fonokit), Andrea Pasca (Crifiu), Carolina Bubbico, Sofia Brunetta, Rocco Nigro, Raffaele Casarano e tanti altri, oltre a collaborazioni nazionali (come Mario Riso – Rezophonic-Movida e Olly Riva – Shandon-Rezophonic) e internazionali (come Fabio Allman dei brasiliani Monobloco).
“Qui non passa”, brano del 2018, vede al fianco dei Salento All Stars altre due importanti realtà musicali salentine: Michele Riondino & Revolving Bridge e Mama Marjas.
(Calde atmosfere, chitarre e fisarmoniche come una carovana gipsy sulle quali ondeggia una sinuosa melodia. Le atmosfere rarefatte della canzone sulle quali viaggiano le voci di Alfredo Quaranta e Mama Marjas, lasciano il posto nel finale alla personalità di Michele Riondino che in maniera decisa si fa largo nel brano insieme ai Revolving Bridge, portandolo sui loro territori più rock e metropolitani. Il testo trasuda amore e passione per la propria terra, è la voce di un popolo che da Taranto a San Foca lotta per i suoi diritti contro Ilva e Tap, multinazionali che pesantemente stanno incidendo sul territorio sulla salute e sulla qualità della vita in quell’angolo di paradiso che viene identificato come tacco d’Italia.
A febbraio 2019 Salento All Stars pubblica insieme a Papa Rickky e Zulù dei 99 Posse “Logorato”, brano che riprende il ritornello del celebre “Comu t’a cumbenatu” dei primi anni ’90.
COMUNICATO STAMPA
SOLLEVANTE PRESS OFFICE
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!