ROMAEUROPA FESTIVAL 2019
Dopo il debutto alla Philharmonie di Parigi a Roma in Prima Nazionale domenica 10 novembre il Minimalist dream house quartet composto da Bryce Dessner (The National), Katia e Marielle Labèque, David Chalmin
presenta Don’t fear the light
in programma la prima esecuzione nazionale della prima composizione classica di Thom Yorke, le prime mondiali di Bryce Dessner e David Chalmin e le musiche di Steve Reich, Philip Glass, Timo Andres
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia ore 21
da € 19 a € 50
Dopo il debutto alla Philharmonie di Parigi lo scorso aprile, arriva in Italia in prima nazionale per Romaeuropa Festival all’Auditorium Parco della Musica (Sala Santa Cecilia) di Roma, il Minimalist Dream House Quartet, straordinario quartetto d’eccezione formato dalle celebri pianiste Katia e Marielle Labèque, Bryce Dessner, chitarrista membro e fondatore dei The National, tra i compositori più ricercati della sua generazione e nominato di recente ai Golden Globes e ai Grammy Awards per la colonna sonora di The Revenant di Alejandro Iñárritu, e David Chalmin producer dal talento versatile e prolifico che spazia dalla musica classica alle avanguardie.
Nel 2013 le due sorelle Labèque, definite dal New New York Times come il duo pianistico più famoso al mondo, hanno pubblicato Minimalist Dream House, doppio album che celebrava il lavoro dei minimalisti e dei loro successori nel cinquantesimo anniversario del minimalismo. Oggi le pianiste, dedite da sempre ad esplorare molteplici universi musicali, sviluppano un ponte ideale tra la classica contemporanea e il rock presentando una nuova versione del progetto per due piani e due chitarre. In programma l’esecuzione di Electric Counterpoint di Steve Reich e Four movements di Philip Glass oltre ai nuovi lavori di Timo Andres, Bryce Dessner e David Chalmin e alla prima esecuzione nazionale di “Don’t Fear The Light” la prima composizione classica di Thom Yorke, leader dei Radioehad, scritta appositamente per Katia e Marielle Labèque: un’orchestrazione in tre parti per due pianoforti, strumenti elettronici e un synth modulare che dà il titolo al concerto.
“Il progetto è nato nel 2011, quando ci hanno chiesto di gestire un piccolo festival al Kings Place di Londra: “50 Years of Minimalism”. Abbiamo cominciato a mettere insieme un repertorio che ispirasse confronti tra i compositori minimalisti, a cui abbiamo aggiunto negli anni una seconda parte per includere le nuove generazioni: Dessner, Chalmin fino al giovane Timo Andres, per far capire al pubblico l’enorme influenza che la tendenza minimalista ha avuto anche su altri tipi di musica, dal rock all’elettronica” – racconta Katia Labéque.
Durante la serata sarà presentata in prima mondiale anche una nuova versione de El Chan di Bryce Dessner con chitarre ed elettronica: “Ho composto “El Chan” come regalo di ringraziamento per il mio amico Alejandro Gonzalez Iñárritu, dopo che abbiamo finito di lavorare al suo film The Revenant per il quale ho composto parte della colonna sonora. Mi ha invitato a casa sua in Messico nel gennaio 2015 e ho scoperto l’incredibile bellezza della zona intorno a San Miguel de Allende, in cui c’è un canyon chiamato El Chan, che i nativi credono abbia poteri magici. El Chan è composto da sette movimenti, ognuno basato su una storia di questo mito. Il pezzo è stato originariamente scritto per Katia e Marielle, ma per questa esibizione a Romaeuropa ho aggiunto due chitarre elettriche che daranno ancora più consistenza alla serenità del paesaggio, ma anche al conflitto che è sempre in agguato in quel bellissimo posto” – aggiunge Dessner.
PROGRAMMA
Timo ANDRES
Out of shape 5’
(prima esecuzione italiana)
Steve REICH
Electric Counterpoint 15’
Philip GLASS
Four movements 25’
Bryce DESSNER
El Chan 15’38
(prima mondiale della nuova versione
con chitarre ed elettronica)
Thom YORKE
Don’t Fear The Light 16’
(prima esecuzione italiana)
David CHALMIN
Particule no 5 – Particule no 6 –
extraits de Sept Particules 8’
(prima esecuzione italiana)
Distant Places 5’
Bryce DESSNER
Haven 8’
(prima esecuzione italiana)
Bio
Katia e Marielle Labèque – Sono due celebri pianiste conosciute in tutto il mondo per le loro interpretazioni. Il loro percorso musicale inizia già in tenera età ma la fama mondiale arriva grazie all’interpretazione di Rhapsody in Blue di George Gershwin (uno dei primi dischi d’oro della musica classica). Presenti nelle programmazioni dei più importanti teatri internazionali, le sorelle sono ospiti abituali delle più prestigiose orchestre, si sono esibite con ensemble di musica barocca e hanno avuto il privilegio di lavorare con numerosi compositori tra cui Thomas Adès, Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, Bryce Dessner, Philip Glass, Osvaldo Golijov, György Ligeti e Olivier Messiaen. Con la propria etichetta, la KML Recordings, hanno pubblicato numerosi album tra cui la prima registrazione di Minimalist Dream House (in omaggio ai 50 anni della musica minimalista). Il documentario The Labèque Way basato su una lettera a Katia e Marielle scritta da Alessandro Baricco è stato prodotto da “El Deseo” (Pedro and Augustin Almodóvar) e filmato da Félix Cábez. La loro biografia Une vie à quatre mains di Renaud Machart è pubblicata da Buchet-Chastel. Con la KML Recordings le Labèque hanno inoltre collaborato con la storica Deutsche Grammophon per Rite of Spring di Stravinsky e Epigraphes Antiques di Debussy, seguito da Love Stories con musiche di Leonard Bernstein e David Chalmin. Su invito della Philarmonie Hall di Parigi nell’aprile 2019, Katia e Marielle Labeque si sono concentrate su un nuovo programma per Minimalist Dream House con David Chalmin e Bryce Dessner e con la partecipazione straordinaria di Thom Yorke.
Bryce Dessner – È uno dei compositori più ricercati della sua generazione, con un catalogo di opere in rapida espansione commissionato da importanti ensemble. Conosciuto come chitarrista dei The National, è una forza vitale nel regno della nuova musica. Ha lavorato con alcuni dei musicisti e artisti visivi più creativi e rispettati del mondo, tra cui Philip Glass, Steve Reich, Johnny Greenwood, Justin Peck, Hiroshi Sugimoto e Matthew Ritchie. Nell’autunno del 2015 è stato selezionato, insieme a Ryuichi Sakamoto e Alva Noto, per la colonna sonora del film del regista premio Oscar Alejandro Iñárritu, The Revenant, che ha ricevuto una nomination ai Golden Globes nel 2016 e una nomination ai Grammy Awards 2017. “MusicNOW”, il festival di musica contemporanea con sede a Cincinnati da lui fondato nel 2006, ha visto la partecipazione di Tinariwen, Justin Vernon, Joanna Newsom, David Lang, Grizzly Bear, Perfume Genius e la Cincinnati Symphony Orchestra. Nel 2015 “MusicNOW” ha festeggiato il suo 10° anniversario. Per l’occasione è stato pubblicato un album intitolato MusicNOW: 10 Years, composto dalle migliori esibizioni dal vivo del festival. Tra i progetti recenti più importanti ricordiamo Quilting, un brano di 17 minuti co-commissionato con la BBC Symphony Orchestra, presentato a maggio 2015 dalla Los Angeles Philharmonic diretta da Gustavo Dudamel, e The Most Incredible Thing, un balletto creato da Dessner, Justin Peck e Marcel Dzama, presentato per la prima volta nel febbraio 2016 dal New York City Ballet. Dessner ora risiede a Parigi ed è sempre più attivo nella composizione per importanti ensemble e solisti europei. nella primavera del 2019 i The National hanno pubblicato l’album I am Easy to Find, in collaborazione con il regista cinematografico Mike Mills. La musica di Bryce Dessner è pubblicata in esclusiva da Chester Music Ltd, parte del Music Sales Group.
David Chalmin – Talento versatile e prolifico, Chalmin ha un repertorio piuttosto impressionante come producer e recording engineer. Spaziando dalla musica classica alle avanguardie, ha lavorato con Shannon Wright, The National, Katia e Marielle Labèque, Bryce Dessner, Barbara Hannigan, Matt Elliott, The Third Eye Foundation, ZU, Angélique Ionatos, Gaspar Claus, Richard Reed Parry o Efterklang. Insieme a Massimo Pupillo (ZU / Uruk) e al batterista Raphaël Séguinier (UBUNOIR), ha fondato la band Triple Sun. Con la pianista Katia Labèque, ha creato un progetto basato sulla musica di Moondog che è stato presentato a Les Nuits de Fourvières a Lione nel 2016. Lo stesso anno ha collaborato con i fratelli Dessner (The National) e Justin Vernon (Bon Iver) per il progetto Invisible Bridge alla Philharmonie di Parigi. L’album Moondog è stato pubblicato dalla Deutsche Grammophon nel 2018. Nel 2017 ha scritto le musiche per il cortometraggio Her Story di Madonna realizzato da Luigi & Iango. Nel 2019, scrive due pezzi, uno per organo (Variations Festival Nantes), e un altro per 100 pianoforti (Paris Philharmonie). Dal settembre 2018 è compositore associato al Lieu Unique di Nantes. David Chalmin si esibisce anche come solista: se la musica dance di scuola berlinese sembra essere il modo più ovvio per etichettare il suo album La Terre Invisible, non descriverebbe comunque le ispirazioni industrial e classiche di quest’album da solista che si posiziona accanto alla produzione di artisti del calibro di Jon Hopkins, Pantha du Prince o Andy Stott, per il suo approccio contemporaneo alla musica da dancefloor.
Crediti
Piano: Katia Labèque
Piano: Marielle Labèque
Voce, chitarre, elettronica: David Chalmin
Chitarre: Bryce Dessner
Video:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=3&v=Er2SHj5c8RU
https://www.youtube.com/watch?v=F5QV-GxDl6g
https://www.youtube.com/watch?time_continue=11&v=wHvoh1Zoces
https://www.youtube.com/watch?v=ccFud4pSnQE
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Elisa@tuttorock.com & Segreteria@tuttorock.com - Nata il 19 luglio 1997, diplomata in amministrazione finanza e marketing articolazione sistemi informativi aziendali nel 2016. Appassionata di basket, ho deciso di fare l'ufficiale di campo a livello regionale e tornei nazionali. Da un paio d'anni per Tuttorock mi occupo di pubblicare sul sito news, recensioni, concerti, interviste e in generale di tutta la parte di segreteria come richieste e informazioni.