Renato Zero sostiene Valeria Arzenton
Renato Zero sostiene Valeria Arzenton,
la manager della musica dal vivo
che ha scelto di dire NO AI SOPRUSI
Con queste parole, pronunciate apertamente al pubblico della Grana Padano Arena di Mantova, la scorsa sera in occasione del proprio concerto, Renato Zero ha sostenuto Valeria Arzenton, dopo la sua testimonianza all’Agcom.
«Vorrei parlarvi di Valeria Arzenton, che sostiene questa struttura e molte altre. Questa donna è soggetta a violenze verbali e non verbali solo perchè sostiene l’integrità e la magnificenza dell’arte e della comunicazione, vi prego di fare in modo che lei possa ottenere lo scettro di grande amazzone della cultura presso la Regione e le istituzioni affinchè questa struttura possa funzionare senza minacce e senza violenze».
“Sono commossa per questa inaspettata vicinanza, la sua sensibilità mi vibra dentro – risponde Valeria Arzenton. Ringrazio Renato Zero, Immenso Artista ed Autentico Gentiluomo. Le sue parole sono un supporto per me e per tutte le donne che vivono i disagi di un mondo spesso misogino, e per il nostro gruppo, che da oltre 25 anni è dalla parte del pubblico, degli artisti e di tutti gli operatori del settore affinché la fruizione degli spettacoli dal vivo si esprima attraverso spazi, servizi e programmazione territoriale di qualità; non smetteremo mai di valorizzare il percorso di diffusione della musica, dell’arte, della cultura. Ma anche della libertà di esprimersi e di fare impresa senza subire posizioni prevaricanti. Ho scelto di andare controcorrente per dire NO ai soprusi (che qualcuno chiama libero mercato), NO alla precarietà, NO all’incertezza, NO alla svalutazione del valore del lavoro, NO all’impoverimento culturale ed etico, che porterebbero solo ad un drammatico allargamento della miseria. Inseguo un sogno, non un’utopia e mi sono presa il rischio, come dice Neruda, di capovolgere un tavolo e di rischiare anche le mie certezze. Il tempo di una donna non è infinito, è una risorsa limitata, indeterminata e quindi preziosissima. Ho sempre pensato che valesse la pena destinare tenacia e passione ai propri ideali. Voglio una vita ben vissuta.”