RADIO CITTà FUJIKO fare radio indipendente e comunitaria ai tempi del Covid19
Il 28 settembre comincerà la nuova stagione di Radio Città Fujiko, la numero 45. In un panorama bolognese complicato per la radiofonia, che negli ultimi anni ha visto spegnersi voci importanti ed altre cercare sempre più ristrette vie per la sostenibilità economica, Radio Città Fujiko avverte il peso della responsabilità di proporre un’offerta di informazione, musica e cultura all’altezza della tradizione radiofonica cittadina. Per farlo ha da tempo scelto un modello incentrato su tre valori chiave. Da un lato l’indipendenza da attori economici o politici, dall’altro la sperimentazione e l’innovazione tecnologiche e dei linguaggi. Ma soprattutto la comunità che circonda, permea e protegge l’emittente e di cui è espressione. Fin dai primi anni Duemila Radio Città Fujiko è un laboratorio di innovazione tecnologica. Grazie alla collaborazione con il Bologna Free Software Forum, l’emittente è la prima in Italia – e forse anche in Europa – il cui funzionamento è garantito esclusivamente dal software libero, in particolare la distribuzione Fedora di Linux. Sistemi operativi e programmi applicativi sono interamente open source, così come il software che gestisce la regia automatica, Autoradio, sviluppato dal nostro tecnico Paolo Patruno.
Radio Città Fujiko inizia le sue trasmissioni sui 103.1 fm nell’ottobre del 1976 con il nome di Radio Città. Nel 1987, a causa di una scissione interna alla redazione, assume il nome di Radio Città 103. È nell’ottobre 2004 che, attraverso la fusione di Radio Città 103 e Radio Fujiko assume l’attuale nome. In etere, la frequenza copre la città e quasi interamente la provincia, mentre è attivo un servizio di streaming dal sito www.radiocittafujiko.it e da due app per device mobili (ambienti Android e Ios). L’emittente è riconosciuta come radio comunitaria, classificazione contenuta nella legge 223/90, più conosciuta come legge Mammì, che la contraddistingue come emittente “caratterizzata dall’assenza dello scopo di lucro ed esercitata da fondazioni, associazioni riconosciute e non riconosciute che siano espressione di particolari istanze culturali, etniche, politiche e religiose, nonché società cooperative (…) che abbiano per oggetto sociale la realizzazione di un servizio di radiodiffusione sonora a carattere culturale, etnico, politico e religioso”. Radio Città Fujiko è anche una radio indipendente con un editore puro. La cooperativa “L’Informazione Nuova”, proprietaria della concessione e della testata giornalistica, è composta da giornalisti e redattori dell’emittente e non è impegnata in altre attività economiche o politiche fuori dalla radiofonia. Le trasmissioni del palinsesto sono realizzate da circa 180 redattrici e redattori che, quotidianamente o settimanalmente, a vario titolo, si alternano ai microfoni dell’emittente.
In quanto radio comunitaria, Radio Città Fujiko realizza ed ospita progetti e laboratori rivolti a persone in condizioni di marginalità sociale che si traducono in trasmissioni radiofoniche. All’interno della redazione dell’emittente, in via Zanardi 369, per il terzo anno si svolge Radioestensioni, un progetto in collaborazione con Caritas Diocesana di Bologna, che coinvolge una quindicina di persone in stato di emarginazione (senza fissa dimora o persone incluse in percorsi di reinserimento sociale). I partecipanti al laboratorio sono gli speaker e i protagonisti dell’omonimo format radiofonico, in onda ogni giovedì alle 19.00. Un percorso simile è quello svolto da Psicoradio, progetto di Arte e Salute Onlus e Azienda USL Bologna – Dipartimento di salute mentale, che si concretizza in una redazione composta da pazienti psichiatrici e giornalisti. La longeva esperienza approda nel palinsesto di Radio Città Fujiko ogni sabato alle ore 13.00. Sempre nel capitolo delle trasmissioni frutto di un percorso sociale, anche nella nuova stagione troverà spazio Specchio Straniero (ogni domenica alle 13.30), la trasmissione radiofonica curata dai richiedenti asilo e rifugiati ospiti a Trieste presso le strutture del Consorzio Italiano di Solidarietà – Ufficio Rifugiati Onlus, in collaborazione con Radio Fragola. Nata durante il lockdown (e trasmessa ogni giorno sulle nostre frequenze) per sopperire all’impossibilità di svolgere lezioni in presenza all’interno del carcere della Dozza, la trasmissione Liberi dentro – Eduradio, curata dall’Associazione volontari per il carcere (AvoC), è realizzata da docenti e assistenti spirituali e sarà trasmessa dal lunedì al venerdì alle ore 9.00. Infine è in attivazione un percorso formativo per ragazzi provenienti dall’istituto penale minorile del Pratello di Bologna. Per questo tipo di lavoro, in particolare durante il difficile periodo del lockdown, Radio Città Fujiko è stata inserita tra le best practice nazionali nella Ricerca Io Sono Cultura 2020 di Fondazione Symbola e Unioncamere.
Il palinsesto 2020-2021 contiene numerose e piacevoli novità. Il primo dato da segnalare è il grande ritorno “a casa” di due conduttori radiofonici che hanno mosso i primi passi proprio sulle nostre frequenze. Da un lato Alberto “Bebo” Guidetti, musicista de Lo Stato Sociale, tornerà a calcare le frequenze che ha lasciato per dedicarsi alla carriera artistica, che ha segnato un momento apicale nel secondo posto al Festival di Sanremo e alla successiva esperienza radiofonica a Radio 2. Bebo realizzerà Fantastico!, un format in onda ogni domenica alle 18.00 che prende il nome dal webmagazine che ha recentemente fondato. Radio Città Fujiko, Rai e ritorno è il percorso effettuato anche da Eddy Anselmi, giornalista, scrittore e autore per la tv di Stato, nato radiofonicamente con il format “Fuori Target”, ma che in questa stagione proporrà un adattamento radiofonico del suo libro “Bianca, rosa e nera: cent’anni di storia d’Italia nella cronaca popolare” (edizioni Mondadori Education). Tra le grandi conferme troviamo Pier Tosi, tra i più prestigiosi dj reggae italiani, che quest’anno spegnerà le 29 candeline del suo seguitissimo format Soul Shakedown Party (ogni martedì alle ore 21.00). Altra figura “storica” di Radio Città Fujiko è dj Mingo, al secolo Federico Minghini, che dagli anni ‘90 in poi ha “tenuto a battesimo” intere generazioni nelle dancehall bolognesi. Ora Mingo si è dato allo sport, conducendo “Caffè e paglia” (ogni lunedì alle 10.30). Tra le voci storiche che continuano a trasmettere sulle nostre frequenze troviamo anche quelle della giornalista Angela Zocco (“Rock n’ roll Radio, il giovedì alle 10.30) e di Laura De Lauris (“Please kill me, la domenica alle 20.00), batterista di uno dei primi gruppi punk italiani, i Raf Punk, e cofondatrice dell’omonima etichetta, che pubblicò i primi dischi dei Cccp. La proposta musicale dell’emittente, però, è composta anche da tante giovani leve. Uno dei format di punta, in onda dal lunedì al giovedì alle 15.00, è Fujiko Factory, realizzato da redattrici e redattori under 30. Anche l’informazione gioca un ruolo importante a Radio Città Fujiko, sia attraverso i sei giornali radio in onda quotidianamente (in parte autoprodotti, in parte trasmessi grazie alle partership con l’Agenzia Dire e l’Agenzia Area), sia attraverso le due rassegne stampa quotidiane (prime pagine alle 7.30 e generale alle 9.30), sia attraverso format di approfondimento quotidiani, come L’Indigesto (dal lunedì al venerdì alle 17.00). Settimanalmente, inoltre, nel palinsesto trovano spazi trasmissioni di settore su temi come carcere, lavoro, questioni di genere, migrazioni, tecnologia, storia e salute mentale. Per ultimo, ma non per ordine di importanza, lo spazio che l’emittente riserva alla cultura, con dieci diversi format settimanali e uno quotidiano (curato da Rachele Copparoni) incentrati su cinema, letteratura, fumetto, teatro, arti visive e performative. Sono complessivamente 71 i diversi format radiofonici trasmessi nell’arco della settimana sulle frequenze di Radio Città Fujiko. Il palinsesto completo dell’emittente è consultabile all’indirizzo: www.radiocittafujiko.it/palinsesto/