MUSICULTURA 2021: oltre 1000 artisti ai nastri di partenza
Sono oltre 1000 gli artisti ai nastri di partenza di Musicultura 2021. Per la precisione 1061 iscritti, tra solisti e gruppi, partecipano alla XXXII edizione del Concorso. Un record per il Festival della Canzone Popolare e d’Autore nei suoi trentadue anni di vita e il dato è ancor più significativo se si considera che al Concorso possono partecipare solo artisti che scrivono le canzoni che interpretano.
“Direi che almeno una cosa è chiara: la pandemia non ha spento l’urgenza di esprimersi attraverso le canzoni – ha commentato il Direttore Artistico di Musicultura Ezio Nannipieri – “Occorreranno quasi tre mesi per completare l’esame e la valutazione delle proposte. Sentiamo la responsabilità di questo compito, ci accingiamo a svolgerlo con la passione e la curiosità di sempre. Invio un sincero in bocca al lupo a chi ci ha affidato le proprie canzoni e ringrazio per quello che impareremo ascoltandole”.
Musicultura entrerà nel vivo nella prossima primavera con le Audizioni Live, che vedranno confluire a Macerata alcune centinaia di musicisti da tutta Italia e dalle quali usciranno le sedici proposte finaliste. L’iter di selezione successivo del concorso si snoderà nei mesi di marzo, aprile e maggio, per culminare a giugno nelle serate finali del Festival all’Arena Sferisterio di Macerata, dove verranno distribuiti oltre 40 mila di premi. Lì arriveranno solo otto artisti dei 1061 originariamente al nastro di partenza. Nel designarli avrà un ruolo centrale il Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura, che in questa XXXII edizione è composto da Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Brunori Sas, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Niccolò Fabi, Frankie hi-nrg mc, Giorgia, Dacia Maraini, Mariella Nava, Gino Paoli, Antonio Rezza, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Riccardo Zanotti.