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MANESKIN – “AL CIRCO MASSIMO CON LE MASCHERINE”

MANESKIN – “AL CIRCO MASSIMO CON LE MASCHERINE”

La musica è ripartita, la musica è stata una delle categorie più colpite dalla pandemia, dall’emergenza sanitaria, piccoli e grandi concerti hanno sofferto, artisti fermi e ferme le maestranze lavorative di musica e spettacolo. Ma soprattutto la diffusione della musica nel mondo e l’incisività del territorio italiano sulle playlist globali rappresentano decisamente, senza il forse, un’inversione di tendenza importante e che apre a riflessioni.
L’ondata estiva di Covid che nelle ultime ore ha superato quota centomila positivi per la prima volta dall’8 febbraio scorso e sta colpendo duramente la regione Lazio con oltre 7mila casi nuovi a Roma, sta mettendo in allarme medici ed esperti sul possibile effetto amplificatore che potrebbe avere l’attesissimo concerto dei Maneskin, capeggiati dal vocalist Damiano, in programma sabato 9 luglio prossimo al Circo Massimo, e per il quale sono attese 80mila persone.  Grande evento organizzato da Vivo Concerti-Clemente Zard.  Naturalmente l’obiezione principale è quella dell’impossibilità di spostare un evento di tale portata in poche ore ed a data ignota.

Maneskin con ben 24.985.012 ascoltatori in tutto il mondo su Spotify:
Alla polemica sulle mascherine e il rischio contagi, non bastasse questo, nelle ultime ore è esploso anche il caso di Steven Wilson, leader della band progressive inglese Porcupine Tree.
Steven Wilson, infatti, leader dei Porcupine Tree, creatori di un sofisticato e raffinato rock progressive, ha bacchettato il rock revival della band di Damiano definendolo “terribile”; riciclano robetta ai “social mocciosi”. L’ha toccata pianissimo, il rocker britannico.

Tornando al caso mascherine, riferisce Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei medici di Roma e provincia “Non possiamo certo impedire ai ragazzi di andare al concerto, dopo 2 anni di pandemia che li ha costretti a lockdown e sacrifici, ma il nostro consiglio è di indossare la mascherina Ffp2 che può evitare il contagio in una situazione di assembramento ad alto rischio”.

Ed ancora – “Spero che i ragazzi seguano questa raccomandazione e pensino anche ai rischi che possono far correre ai genitori e ai nonni una volta che tornano a casa dopo il concerto”, aggiunge il Presidente Magi che poi lancia un invito alle Istituzioni ed autorità competenti: “Occorre valutare rispetto ai dati epidemiologici, che ricordo ormai è chiaro che sono sottostimati per il proliferare di autodiagnosi a casa, di raccomandare la mascherina al chiuso. Ha grande, grandissima efficacia contro la diffusione del Covid”.

Gli fa eco l’epidemiologo Massimo Ciccozzi (Campus biomedico): “Sarebbe meglio posticipare”
afferma l’epidemiologo del Campus Biomedico – E ancora – “La cosa migliore, prioritaria, sarebbe quella di posticipare la kermesse in una data dove la curva dei contagi è in discesa” – spiega – “E almeno, nel caso non fosse possibile farlo, almeno ripristinare l’obbligo di mascherina, con relativi controlli. Mi appello al sindaco di Roma Gualtieri e all’Assessore alla Sanità Regionale Alessio D’Amato, che peraltro già ha chiesto un ritorno alla mascherina: bisogna fare qualcosa, almeno le mascherine”.

Molti i “rumors” che vorrebbero il concerto spostato a data non meglio precisata. Il ritorno nella Capitale della band romana ormai amatissima in tutto il mondo con la bassista Victoria al suo rientro in città dopo il tour tra Europa e Stati Uniti che si è concessa un salto in uno storico locale della gastronomia capitolina, aperto nel 1880, rinomato e famosissimo per la pizza bianca o farcita ed altre specialità.
La posizione ufficiale però è quella del nessun rinvio “Non è all’esame alcuna ipotesi di rinvio del concerto dei Maneskin al Circo Massimo” afferma in queste ultime ore l’Assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato a proposito delle richieste di un possibile spostamento della data romana. E ancora “Si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare”, ha riferito nelle ultime ore.

Amati, amatissimi ma anche “detestati” da alcuni:
Dopo Vasco, l’immenso palco naturale adagiato ai piedi dell’Aventino attende il gruppo romano, ormai noto e richiesto in tutto il mondo, con buona pace di tutti coloro che ritengono che la band sia “una brutta copia delle sperimentazioni e talenti precedenti”.   Un filo ingeneroso, questo giudizio. Considerando che artisti come Salmo o Blanco raggiungono vette planetarie negli ascolti ed i Maneskin, appunto, sono la rock band più famosa al mondo del momento, al livello internazionale. Un Paese, il nostro, da 60 milioni di abitanti che riesce a fare questi numeri e l’incisività del territorio italiano sulle playlist globali rappresenta la vera novità, come accennavamo, ed inversione di tendenza nel panorama della musica italiana.
Rock sì, rock no. E tutti gli strascichi di polemiche. Ai posteri l’ardua sentenza.
Viva la musica.

Alessandra Paparelli