LEO PARI – Il video di “ROMA EST”
Ieri, mercoledì 18 gennaio, è uscito il videoclip ufficiale di “Roma Est”, il nuovo singolo di Leo Pari, brano che anticipa il prossimo album di inediti.
Autore, produttore e musicista, Leo Pari ha alle spalle importanti collaborazioni che lo hanno fatto conoscere al grande pubblico come quella con Thegiornalisti, Simone Cristicchi (suoi i testi di “Vorrei cantare come Biagio” e “La prima volta che sono morto”), Francesco Renga, Elodie, Gazzelle, Malika Ayane, Tiromancino, Galeffi, Niccolò Fabi, che hanno richiesto la sua sensibilità e la sua penna, capace di evocare immagini di grande fascino.
“Roma Est” è un brano malinconico e amaro, dai tratti autobiografici di un artista maturo che ha smesso di fare a pugni con i problemi esistenziali, assumendo una nuova e lucida consapevolezza, di cui il testo è sincera e diretta traslazione di uno stato d’animo di cui l’autore non fa mistero.
Ad accompagnare delicatamente il mood del singolo, un videoclip d’animazione, nato da un’idea dell’autore e realizzato dall’illustratore Marco Brancato.
Così Leo Pari descrive “Roma Est”:
Il brano parla di presa di coscienza del tempo che passa, della vecchiaia che sopraggiunge, di malattie crudeli come l’Alzheimer che cancellano la memoria la storia e gli affetti di una persona, della fatica della quotidianità, della sua ipocrisia nel mascherarci dietro sorrisi che illudono di tenere lontani angosce personali e curiosità altrui, dei problemi che ci rendono tutti simili, delle illusioni di una vita migliore magari con un intervento salvifico – le astronavi che dovrebbero salvarci sono soltanto le luci di Roma Est, uno squallido centro commerciale ma anche una zona di Roma, sempre più deturpata – della difficoltà dei rapporti interpersonali ed affettivi cui faticosamente, crescendo, si cerca di dare un senso e una direzione, dell’ insonnia e delle difficoltà esistenziali che ognuno di noi ha. Credo che non ci sia nulla di più “Pop” della realtà.
Crediti brano
Scritto da Leo Pari
Prodotto da Leo Pari e Alessandro Donadei
Batteria: Franz Aprili
Basso: Matteo Domenichelli
Chitarre: Alessandro Donadei
Piano, Synth, Acustiche: Leo Pari
Mixato da Jesse Germanò al Jedi Sound di Roma
Masterizzato da Matt Colton al Metropolis Studio Londra
Crediti videoclip
Diretto e Animato da Marco Brancato
Direzione Artistica: Bendo
Da un’idea di Leo Pari
Etichetta e Management: Neverending Mina – neverendingmina@gmail.com
Distribuzione: Ada Music Italia
Booking: Altinicose – altinicose@gmail.com
Ufficio stampa e Promozione: Big Time – pressoff@bigtimeweb.it
LEO PARI – BIO BREVE
Cantautore, musicista, producer e autore, è un artista completo che riesce a rendere ogni progetto riconoscibile, grazie al suo stile personale e alla sua sensibilità. Ha realizzato molte collaborazioni artistiche importanti che lo hanno visto presente in vari ruoli; come autore ha firmato canzoni come “Vorrei cantare come Biagio” e “La prima volta che sono morto” (in gara a Sanremo 2013) di Simone Cristicchi, “Meglio di notte” di Francesco Renga e “Superbowl” di Elodie; in qualità di produttore ha lavorato al primo album di Gazzelle “Superbattito”; come musicista si è fatto conoscere dal grande pubblico suonando le tastiere in tour con i Thegiornalisti Nel 2021, oltre ad aver pubblicato il suo album in studio più recente e ottimamente recensito, “Stelle Forever”, ha collaborato come autore con Malika Ayane per il suo ultimo progetto discografico “Malifesto” e con Vipra. Gli ultimi lavori che portano la sua firma sono un brano per Federico Zampaglione (Tiromancino), dal titolo “Avvicinandoti” e quattro brani del recente disco di Galeffi.
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.