#ILRUMOREDELSILENZIOTOUR – DATA 3 – TORINO
IL RUMORE DEL SILENZIO è il nome dello speciale tour che ha visto riaccendere – per un giorno – le luci delle quattro principali location italiane per i grandi eventi di Bologna, Milano, Torino e Roma con la collaborazione di Bauli In Piazza, movimento nato davanti al Duomo a Milano con lo schieramento di 500 bauli e 1300 operatori del settore (prossima manifestazione: il 17 aprile a Roma in Piazza del Popolo) e #ChiamateNoi, piattaforma che promuove e ricerca occasioni di reimpiego per i lavoratori dello spettacolo. L’operazione – coniugata/battezzata dall’omonimo ashtag #IlRumoreDelSilenzio – ha visto la partecipazione a titolo gratuito dei musicisti Federico Poggipollini, Saturnino Celani, Alberto Bianco e l’ultimo misterioso nome per la data di ROMA. Un’idea nata da Unipol Arena di Bologna, condivisa con Bauli In Piazza e #ChiamateNoi, che hanno subito coinvolto il Mediolanum Forum di Milano, il Pala Alpitour di Torino e il Palazzo dello Sport di Roma per collaborare insieme – per la prima volta – pur essendo competitor – alla realizzazione di un video in grado di raccontare in che stato di assordante silenzio versa questo settore che fino a un anno fa organizzava un numero importante di concerti, fiere, congressi, competizioni sportive ed eventi. Questi spazi multifunzionali, in passato hanno accolto tra i più importanti musicisti del panorama nazionale e internazionale, ospitando centinaia di migliaia di spettatori negli spalti e migliaia di lavoratori dietro le quinte. Spalti e quinte che oggi sono vuoti e silenziosi.
Con IL RUMORE DEL SILENZIO TOUR, i grandi parterre di Bologna, Milano, Torino e Roma sono diventati set cinematografico per un giorno, ospitando l’esibizione di quattro artisti italiani con la loro personale versione strumentale di The Sound of Silence, brano del 1964, tra i più famosi di Simon & Garfunkel, rivisitato da Federico Poggipollini, Saturnino Celani, Bianco e da un chitarrista romano non ancora noto. Il brano, dal quale prende il nome l’operazione, individuato per l’efficace ossimoro nel titolo, sottolinea il tema dell’incapacità dell’uomo di comunicare e ben si presta a rappresentare il momento storico che stanno vivendo i lavoratori dello spettacolo, gli artisti e le grandi location. Al silenzio delle quinte e degli spalti purtroppo corrisponde il grande silenzio delle istituzioni. “Da oltre un anno più di 370.000 operatori e migliaia di aziende dello spettacolo sono senza lavoro e senza prospettive. Siamo consapevoli dell’emergenza che stiamo vivendo, ma è arrivato il momento di iniziare a programmare un futuro concreto per il nostro settore. Siamo sempre stati dietro le quinte, é ora che i riflettori vengano puntati su di noi, i lavoratori del settore non vogliono più stare zitti!”.
Queste le parole del chitarrista torinese Alberto Bianco che ha interpretato un’emozionante “The Sound of Silence” in un Pala Alpitour deserto: “Era da tempo che il settore musicale, e dello spettacolo più in generale, avevano bisogno di unità e di un portavoce. Bauli in piazza rappresenta, insieme ad altri gruppi, la condivisione di un’idea di cultura che comprende non solo chi sta sotto i riflettori ma tutti gli addetti ai lavori che lavorano quotidianamente o meglio lavoravano. Con questa esibizione a palazzetto vuoto spero che le persone si emozionino come ci siamo emozionati noi nel realizzarla”.
Il Direttore Generale della struttura, Daniele Donati, spiega cosi il senso della manifestazione: “Il Pala Alpitour, con le altre grandi arene italiane che nei tempi normali sono concorrenti sul mercato dei grandi eventi di spettacolo e di sport, vuole richiamare l’attenzione della politica e dell’opinione pubblica sul fatto che, oltre al mondo dello spettacolo, dagli artisti, agli artigiani, ai tecnici, ai lavoratori, la pandemia Covid-19 e nello specifico le disposizioni e i divieti finalizzati al contenimento della stessa, hanno pesantemente colpito anche le società che hanno in gestione queste strutture, che da un anno si trovano con il fatturato sostanzialmente azzerato ma con costi fissi di conduzione e mantenimento quasi inalterati, dai consumi elettrici di base ai costi di manutenzione per garantire la minima efficienza gli impianti, fino alla tassa sui rifiuti per noi praticamente immutata pur con neanche un decimo dei 400.000 visitatori annui abituali, solo per citare delle voci. Insomma, il “vuoto”, oltre al “rumore del silenzio” che speriamo qualcuno senta, produce costi ogni giorno, che i “ristori” ricevuti o i “sostegni” di prossima ricezione non mitigano se non in modo estremamente parziale. A maggior ragione nel caso nostro, Parcolimpico, che di strutture ne abbiamo più di una.”. L’appuntamento è per tutti il 17 aprile 2021 in Piazza del Popolo a Roma.