GUIGNOL: esce il 26 febbraio ABILE LABILE, nuovo disco con nuova formazione della ghignant …
I Guignol presenteranno la loro nuova opera con un live giovedì 3 marzo al Rock’n’Roll di Milano.
“Abile labile” è forse uno dei dischi più ispirati dell’intero percorso della formazione milanese, che si presenta con una line-up rinnovata dagli ingressi di Paolo Libutti al basso e di Raffaele Renne alla chitarra accanto alla batteria di Enrico Berton, mentre Pier Adduce torna al ruolo vero e proprio di voce/frontaman, libero o quasi dall’uso di strumenti.
“Con queste canzoni ho provato a mettere in piedi un mio piccolo immaginario simbolico fatto di figure resistenti e resilienti, ordinarie e straordinarie insieme, solitarie e diverse, avvezze a frequentare tanto i luoghi più oscuri e sordidi quanto a splendere in un gesto di comprensione, pietà o sacrificio, anche estremo”.
Racconta così Pierfrancesco Adduce i brani di un disco che riesce ad unire al meglio – anche grazie alla produzione di Giovanni Calella (Adam Carpet, Georgeanna Kalweit and the Spokes, Alessandro Grazian) – l’attitudine cantautorale che anima da sempre Pierfrancesco con un suono elettrico umorale e nervoso, un ibrido di influenze punk, blues, garage, noise, contemporanea, musica mitteleuropea, folk e rock frutto di tantissimi ascolti e altrettanta musica praticata.
Le tracce di “Abile labile” possono essere divise in tre gruppi con specifiche peculiarità. “Canzoni come ‘Salvatore tuttofare‘, ‘Polvere rossa, labbra nere‘, ‘L’uomo senza qualità‘ – spiega Pierfrancesco – trattano la disumanizzazione, la violenza, lo sfruttamento, il ricatto come elementi sistemici, endemici alla società in cui siamo e il suo livello di alienazione e indottrinamento fra propaganda ansiogena e disgregazione di tutti i collettori sociali”. Altre come “‘Luci e sirene‘, ‘Sora Gemma e il crocifisso‘, ‘La coscienza di Ivano‘ tratteggiano figure a loro modo ‘imprendibili’, resistenti o vicine al collasso, ma libere”. Poi ci sono “brani come ‘Rifugio dei peccatori‘, ‘L’angolo‘ e ‘Piccolo demone‘ che riguardano invece la sfera più personale, quella delle proprie inadeguatezze e debolezze, dei propri demoni da esorcizzare”.
Non stupisce dunque che, alla luce di ciò, nella tracklist compaia anche una rilettura de “Il merlo” di Piero Ciampi, “personaggio unico, libero, anarcoide e al contempo prigioniero di se stesso, fino ai limiti dell’autolesionismo”. Una sorta di riferimento da inseguire ma opponendo alla distruttività verso cui la vita ci vorrebbe condurre “il coraggio della fragilità, la forza dell’individuo che anche quando è con le spalle al muro accetta la sfida della propria sconfitta, superandola, talvolta, con destrezza e volontà irriducibili”. E con quel ghigno carico di tenacia e di ribellione libertaria che è il marchio di fabbrica dei Guignol.
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