GIORGIO MANNUCCI – Il nuovo singolo “L’amore è tutto qui”
“Ho preso Piero Ciampi, l’ho stravolto e ci ho messo dentro un fuzz.
Ho mantenuto tutta la sua preziosa e inevitabile malinconia e l’ho fatta mia”, così Giorgio Mannucci introduce la sua nuova canzone, “L’amore è tutto qui”, reinterpretazione del brano di Piero Ciampi del 1971, che vale a Giorgio il Premio Ciampi 2023.
Giorgio, livornese come Piero Ciampi, si tiene stretta la poetica e lo struggimento tipico del cantautore ma cerca di portarlo verso sonorità a lui più affini.
Sembra di sentire echi di The Strokes talvolta, band tanto amata da Mannucci.
Si introducono synth, cori armonizzati e numerose chitarre elettriche. Infine non mancano riferimenti agli arrangiamenti originali di Marchetti nell’utilizzo degli archi.
Giorgio ha registrato il brano nella sua camera/studio avvalendosi della collaborazione di musicisti come Giulia Pratelli (ai cori), Francesca Del Seppia (al violoncello), Daniele Catalucci (al basso elettrico) e Alessio Carnemolla (batteria).
Tommaso Bandecchi ha mixato e Gabriele Bogi ha masterizzato il brano.
Un lavoro partito in sordina, nell’intimità di una stanza, e che in seguito si è allargato a una comunità di persone che hanno dato il loro meraviglioso contributo.
Vedi, forse “L’amore è tutto qui”.
GIORGIO MANNUCCI BIOGRAFIA
Musicista, cantante, compositore, videomaker, Giorgio Mannucci, classe 1984, inizia a scrivere brani originali dai primi anni 2000.
Dopo numerose esperienze con band come The Walrus, Mandrake e Sinfonico Honolulu, con cui incide album e suona in lungo e in largo per lo stivale, raggiungendo pure l’estero, Giorgio si dedica al suo progetto solista e nel 2017, dopo aver vinto il Premio Ernesto De Pascale al Rock Contest di Controradio, fa uscire “ACQUARIO” (Manita Dischi / Santeria).
Un disco pop, intimo, nato e terminato nella camera di Giorgio.
Realizzato insieme al produttore artistico Ale Bavo (già a lavoro con Subsonica, Mina, Levante), fondamentale per la maturazione artistica di Giorgio e per aver dato una sterzata elettronica elegante alle sue ballate.
Con i musicisti Daniele Catalucci (Virginiana Miller) e Matteo Lenzi (Calibro 35) fa più di 30 date e apre ad artisti importanti come Diodato e Gazzelle.
Nel 2018 è tra i vincitori del concorso “Mai in Silenzio – la musica contro la violenza di genere”, con in giuria tra gli altri Brunori Sas e Irene Grandi, con il brano “La Ballata dell’Amore Malato”.
Nel 2020 pubblica il singolo “Ogni notte scoperta” (Manita Dischi), una canzone figlia della forte solitudine del periodo di quarantena vissuto durante il Covid.
Cura il videoclip, che lega attraverso un filo le daily routine di amici e familiari.
Dall’estate 2021 da il via al progetto “MUSICHE PER FILM CHE NON ESISTONO”, una serie di video brevi da lui filmati (visibili su tutti i suoi canali social), per cui incide delle vere e proprie colonne sonore.
Nel 2022, i brani strumentali di “Musiche per film che non esistono” diventano un vero e proprio short album distribuito sulle varie piattaforme streaming.
“SCOPRIRE” (2022, BlackCandyRecords) è l’ultima fatica di Giorgio Mannucci e il ritorno alla forma canzone tradizionale.
Il secondo disco solista è prodotto dallo stesso Giorgio con l’ausilio di Tommaso Bandecchi, Lorenzo Buzzigoli e Ale Bavo.
Distribuito sulle varie piattaforme streaming, le 8 tracce di “Scoprire” spaziano da storie sentimentali (Bianco / Scoprire), a temi come quelli dell’immigrazione (“Il viaggio”) o omaggi alla propria città (“Nelle tue scarpe”/ “Ardenza Mare”).
Il video di “Pimpa” e quello di “Ardenza Mare” sono realizzati dallo stesso Giorgio.
GIORGIO MANNUCCI NEL WEB
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.