Gennaio Sotterraneo: eventi della settimana. In Veneto con Kill Your Boyfriend, Mondo Naif …
15/01
Mondo Naif, Return from the Grave e Malota al Flat di Mestre
16/01
Kill Your Boyfriend e Vox Delitto all’Arcadia di Schio
I primi live Sotterranei del 2015 in provincia di Venezia e Vicenza. Tre gruppi live al Flat di Mestre il 15 gennaio mentre il 16 serata Post Punk al CSA Arcadia di Schio.
Sotterranei @ Flat – Mondo Naif + Return from the Grave + Malota
I Mondo Naif (Dischi Sotterranei Dischi Bervisti Go Down Records Dreamingorilla Rec) presentano Turbolento, l’ultimo lavoro del trio Trevigiano. Il lavoro unisce le due anime della band: il muro di suono e il viaggio psichedelico. Impreziosito dalla partecipazione di BOLOGNA VIOLENTA, Captain Mantell, GLINCOLTI, è stato prodotto da Tommaso Mantelli al GROOVESTUDIO.
Return From the Grave: Se pensate a una band con il mood dei Sabbath degli anni ’70 e un suono metal dal gusto stoner/doom, dovete ascoltare i RETURN FROM THE GRAVE. Quattro ragazzi che provengono dalla provincia di Venezia e attivi dal 2011. Storie horror, vita, morte, materiale epico, heavy e vintage assolutamente imperdibile.
Malota: Power trio stoner che vi guiderà in una tempesta di noise e distorsioni fuzz, conducendovi tra atmosfere doom pesanti e stoner rock dai ritmi incalzanti, concedendovi ogni tanto intermezzi di fumoso blues, x poi sbucare, a son di r’n’r tra cadillac e spiagge torride dell america sud occidentale. Flat: via Torino 133, 30172 Mestre Venezia (VE)
KILL YOUR BOYFRIEND + Vox Delitto | SOTTERRANEI @ Arcadia
Secondo appuntamento della collaborazione tra Sotterranei e CSA Arcadia.
KILL YOUR BOYFRIEND (Post Punk, Wave, Shoegaze) nascono nel 2011, attualmente sono Matteo Scarpa (già nei Wora Wora Washington e The Transisters) e Antonio Angeli (Mary Goes To Vietnam). Dopo un ep autoprodotto, nel 2013 dalla collaborazione in studio con Nicola Manzan (Bologna Violenta) e Shyrec nasce il loro primo omonimo album. La band ha girato in lungo e in largo l’Italia e l’Europa, suonando solo nell’ultimo anno su oltre 80 palchi, in club e festival, anche tra i più importanti. A distanza di due anni dal ben accolto omonimo primo album e pochi mesi dopo l’uscita del sorprendente 10” split con i New Candys, arriva The King is Dead, dieci nuove tracce identificate, come da tradizione, da nomi maschili e prodotte in collaborazione con Luca Giovanardi, chitarrista dei Julie’s Haircut. Presentano il nuovo album ‘The King Is Dead’.
Un album incredibile per il panorama italiano, che per questo smuoverà probabilmente più persone fuori dai confini, che esplora zone della musica rimaste negli anni buie, mescolando stili e influenze diversi con un’origine comune. Il noise e la distorsione come fattori diffusi, che riuniscono il tutto, compattando un insieme di suoni che impressionano sul disco e lasciano la terribile voglia di potercisi abbandonare dal vivo. Impatto Sonoro su ‘The King Is Dead’
VOX DELITTO (Psych, Space, Rock). I Vox Delitto si formano nell’autunno del 2012: Alvise Rittà Ziliotto (chitarra e voce), Francesco Fiorindo (chitarra, flauto traverso, violino, Moog, cori), Marco Sorgato (basso), Marco Francescon (batteria). Nel 2013 sono cofondatori dei Sotterranei, nell’ ottobre dello stesso anno aprono la stagione concertistica del collettivo. Tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 il gruppo registra alcuni brani e accoglie un quinto membro: Stefano Barzon, alle percussioni. Ad aprile i Vox Delitto sono in studio di registrazione. Nell’ottobre 2015 esce Potlatch. I Vox Delitto hanno suonato assieme a Mamuthones, Siena Root, The Telescopes, Jennifer Gentle, C+C=Maxigross e molte altre band della scena psichedelica rock italiana ed internazionale; hanno partecipato a festival di genere quali Lessinia Psych Fest. Il loro genere evolve dalla psichedelia con ascendenze space, date dal recente utilizzo di sintetizzatori, al noise – rock.
“In Potlatch le composizioni articolate e ordinate vengono disarticolate dai ritmi elementari e rituali. Esse sopravvivono come rovine tra le quali risuonano le cadenze del mondo dopo l’esplosione – di cui l’hibakusha, con la sua pelle mineralizzata, è allegoria. I generi stessi sono abitati come vestigia, come carene svuotate”.