COMECARBONE – “La notte” è il nuovo singolo
A meno di un anno dall’uscita dell’EP “Brucia” torna sulla scena comecarbone con il brano “La notte”.
Un brano rock che affonda le sue radici nell’alternative italiano e che si muove tra momenti di leggerezza e spinte più aggressive, fra riff di chitarra e il contrasto tra le linee melodiche morbide e la durezza delle parole, fino al finale dalle tinte decisamente più rabbiose, “La notte” racconta di un buio interiore: la difficoltà di relazionarsi entrando in contatto profondo con gli altri che in tanti hanno maturato.
«La notte è come un fardello annidato nell’anima, che ci confina in camere separate all’interno delle quali proiettiamo la realtà esterna sul nostro mondo interiore senza riuscire a dargli voce fino in fondo. In questo modo ci rinchiudiamo in noi stessi e diventiamo rinunciatari, emotivamente insicuri, con il rischio di reprimere anche le parti migliori di noi. La notte è ciò che ci lascia distanti e impermeabili, quando sentiamo invece un grande desiderio di essere trascinati via dalle nostre stanze segrete».
L’isolamento a cui comecarbone fa riferimento è quello che abbiamo vissuto durante la pandemia, con la relativa quarantena che ci ha tenuto isolati per mesi e mesi, abituandoci a una condizione di non-socialità forzata che, col tempo, abbiamo in qualche modo interiorizzato e fatta nostra, con tutte le problematiche del caso, a partire dall’esserci abituati alla solitudine, quasi spaventati dal contatto, dal confronto, dalla condivisione.
«Spesso si parla di precarietà nella sfera economico-lavorativa, meno di frequente si indaga quella che è la precarietà emotiva che ci siamo trovati ad affrontare in un ben preciso periodo storico che ci ha visto isolati e inavvicinabili, e delle conseguenze relazionali e sociali che ne sono succedute. Ho avvertito personalmente, e rivisto in tante persone, la difficoltà ancora oggi nel lasciarsi avvicinare, conoscere, nel lasciarsi scoprire, come se ci fossimo abituati a una forma di distanza, come se avessimo fatto riserva di emozioni, le avessimo accantonate un po’ dentro, facendo in modo di rendere sempre meno semplice il poterle tirare fuori. Ma le emozioni, come noi, hanno bisogno di respirare e non di restare chiuse in stanze: non serve certo conservarle, sedimentarle. Mi sembra sia diventato sempre più difficile mettere in gioco la propria emotività e farla entrare in contatto con quella degli altri, anche quando ci sarebbe l’occasione di incontrarsi siamo sopraffatti dalla notte, ed è molto difficile lasciarsi andare ai sentimenti, che più di tutti necessitano di una capacità di cambiamento e di empatia».
“La notte” segna il ritorno di comecarbone che coincide con il suo inizio di un nuovo percorso artistico, grazie alla pubblicazione di un brano lievemente differente da quanto proposto all’interno dei suoi lavori passati.
«È passato poco più di un anno dall’uscita del mio EP “Brucia”, e ho deciso di tornare a pubblicare un inedito per avere l’occasione di mettere in gioco quella che è da un lato la mia crescita personale e, dall’altra, quella artistica, con un brano musicalmente più scarno e diretto ma, probabilmente, più a fuoco dei precedenti. Ho cercato, inoltre, di andare a toccare delle corde più profonde: se l’EP raccontava le mie esperienze personali, qui ho voluto raccontare un disagio che mi appare più collettivo».
“La notte” è stata registrata e mixata da Ivan Malzone di Ramingo Itinerant Studio presso La Saletta e masterizzata da Davide Barbarulo allo studio 20Hz20kHz Mastering Lab di Napoli.
Hanno suonato Giovanni Carbone (voci e chitarre), Cristian Pinto (basso) ed Emanuele Pellegrino (batteria).
Il progetto fotografico è stato curato da Amedeo Petrocchi: «Attraverso queste foto, scattate in una camera oscura realizzata per l’occorrenza, si è ribaltata la prospettiva di ciò che è interiore ed esteriore: la realtà è proiettata su di noi e sulle nostre emozioni, e noi proiettiamo le nostre emozioni nella realtà che viviamo».
Testo “La notte”
Nulla tormento mi dà
Quanto il non riconoscerti nella felicità
Miracolose vorrei sentir le tue mani
Toccarmi nel profondo
Da cui puoi catturare la notte
Che ho nascosto dietro tutte le porte
Io che non so abbandonare la notte
Che è dentro di me
Ma fantasie di nubi
Sovrastano i tuoi cieli ed ingrossano piogge
Proverò a donarti anime nuove, meravigliose
Con cui attraversare la notte
Anche se ritorna tutte le volte
Che non sai abbandonare la notte
Che è dentro di te
E non illudersi mai di cambiare
E non promettersi mai di restare
Se non riesci a non vedere la notte
Che hai nascosto dietro tutte le porte
Perché non sai abbandonare la notte
Che è dentro di te
La notte
BIOGRAFIA
comecarbone è il progetto artistico/musicale di Giovanni Carbone, che in esso mescola le proprie radici rock con la musica d’autore.
Già frontman di 3 band sospese tra new wave, prog e alt-rock, dopo un periodo di distacco dalla musica torna, con comecarbone, a lavorare su un progetto personale.
Il nome comecarbone vuole restituire l’immagine dei contrasti che vive un artista, della trasformazione in atto nel mettere a nudo parti di sé in modo viscerale e sincero, proprio come fa il carbone che brucia intensamente prima di diventare cenere. L’idea è che l’arte sia qualcosa che scava nel profondo per far emergere le contraddizioni che viviamo in noi stessi, il conflitto tra i sentimenti. Per cui nulla può essere veramente sincero se non passa attraverso una fiamma, se non ti consuma un po’ per farti risplendere.
Ad aprile 2021 l’uscita del primo singolo “Prima di perdersi” ha anticipato i live estivi e l’uscita di altri 2 singoli “La Cattedrale di Notre Dame” e “Vorrei”.
A marzo 2022 la partecipazione alla compilation “Non importa”, che celebra i 30 anni dall’uscita di “Nevermind” dei Nirvana, con la cover di “Something in the way”, arrangiata e registrata in collaborazione con Luciano Tarullo e Mico Argirò.
A novembre 2022 l’uscita del primo ep “Brucia”, un lavoro in bilico fra rock e cantautorato con incursioni nella new wave, nell’elettro-pop e nell’alt-rock.
Ha partecipato a diversi festival e rassegne musicali, aprendo i concerti di Francesco Di Bella, La Municipal, Piercortese, Giancane, Cesare Basile e Federico Poggipollini.
LINK UTILI
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.