Cartografie Ottiche: nuove realtà mostra di Carlo Bernardini e Nicola Evangelisti
by tuttorock
29 Dicembre 2021
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Lunedì 27 dicembre alle ore 18.00 si inaugura al Contemporary Culture Center di Palazzo Tagliaferro, il centro museale e polo culturale di Andora, “Cartografie Ottiche: nuove realtà” la doppia personale degli artisti Carlo Bernardini e Nicola Evangelisti. La rassegna, dedicata a opere e installazioni di Light Art, curata da Gisella Gellini e Christine Enrile è promossa dal Comune di Andora. Il percorso espositivo che confronta una serie di installazioni luminose , alcune delle quali site specific, realizzate da due fra i maggiori protagonisti della Light Art italiana offre al pubblico un seducente ed emozionante percorso immersivo nella luce. Le sculture di luce e le installazioni, in cui il pubblico sarà letteralmente immerso, coniugano fondamenti scientifici con gli sfondamenti artistici, proposti da Bernardini e Evangelisti, i cui esiti sono extra-ordinari e paradossali come un entanglement quantistico. Le opere dei due artisti sottendono ad un comune denominatore: il forte interesse per l’Arte della luce e la sperimentazione, infatti come l’uno interviene nello spazio mediante il disegno utilizzando i luoghi come fossero fogli e la fibra ottica come fosse segno di una dimensione invisibile, l’altro utilizza la luce come mezzo di decodifica, per riflettere sulla complessità della natura, sull’ordine e sul caos.
Carlo Bernardini realizza opere scultoree e installazioni ambientali di grande dimensione trasformando lo spazio architettonico, eludendone la fisicità attraverso la luce con l’utilizzo della fibra ottica, creando nuovi spazi percettivi che cambiano totalmente la funzione e la struttura dell’ambiente reale.
Nella sua ricerca l’artista ha scelto proprio la fibra ottica, sfruttandone le potenzialità a livello intuitivo per disegnare uno spazio mentale e apparentemente incorporeo, in cui il disegno di luce si modifica a seconda del punto di vista e degli spostamenti dello spettatore che si ritrova a vivere dentro l’opera.
Bernardini è un intellettuale della luce, sperimenta e riflette sulla relatività delle percezioni e sensazioni generate dall’opera; la sua ricerca analizzando la trasformazione dello spazio e la percettività dinamica delle forme visive statiche generate nei suoi interventi, ci pone in relazione con ipotetiche dimensioni invisibili e in-osservabili dello spazio stesso.
Le installazioni di luce attraverso altre coordinate percettive accompagneranno così il visitatore in un percorso di esplorazione e di nuovi significati, che possono aprirsi nel rapporto fra opere e spazio come solo il dialogo fra la luce e il buio con tutte le implicite implicazioni metafisiche può generare.
Nicola Evangelisti nella sua ricerca artistica che trova nella luce il suo elemento distintivo, lavora in una direttiva connessa a tematiche scientifiche principalmente di ordine cosmologico e astrofisico. L’analisi dei principi scientifici che generano le forme a tutti i livelli di grandezza e dei modelli spazio-temporali, hanno portato l’artista ad elaborare opere con diversi media, ma la “materia luce” è l’ambito principale della sua ricerca artistica. Evangelisti presenta nella mostra opere e installazioni di luce che sono rappresentazione di alcuni dei concetti su cui da sempre riflette, quali il rapporto tra reale e virtuale nell’ambito delle dinamiche di comunicazione e propaganda relative ad atti di violenza come le guerre il terrorismo e la crisi economica. Le installazioni, presenti in mostra, fra le quali “New Quantum” sono riferibili alla continuità e all’unitarietà della natura riscontrabile nei principi che regolano le forme caotiche a varie scale di grandezza. Secondo la sua visione l’esplosione primigenia del Big Bang che ha dato origine allo spazio-tempo, segna il suo completamento con un’implosione in cui tutto verrà riassorbito e convertito in un nuovo inizio. Ma prima che tutto ciò avvenga, saranno solo gli spazi del Contemporary Culture Center ad essere trasformati per dare vita a nuove possibilità percettive che porteranno i visitatori ad uno straniamento con l’ambiente circostante, dove il tempo si ferma e la contemplazione ha inizio.
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