CALLAS 100 il 23/7/2023 al Musart Festival FIRENZE
“L’emozione di quel suono, la sua voce che udivo per la prima volta giungeva attraverso i timpani fino ai nervi, alle cellule più segrete e recondite della mente” è ciò che disse di Maria Callas il grande regista fiorentino Franco Zeffirelli. E proprio a Firenze, con questo ricordo, debutta domenica 23 luglio in piazza della Santissima Annunziata nell’ambito del Musart Festival, in prima mondiale, il concerto di gala “Callas 100”, evento che celebra il centenario della nascita di una delle più importanti interpreti nel mondo dell’opera. Maria Callas ha avuto nell’arco della sua carriera trionfi e consensi che si susseguirono in tutto il mondo. La sua voce ha incantato, commosso e delle volte anche stupito. Arte successi e mondanità si sono intrecciati nella vita di Maria. “La Divina” è passata alla storia come una vera icona di stile ed alla fine degli anni ’60 entra nella lista delle dieci donne più eleganti del mondo.
Leonard Bernstein ha scritto della Callas “è stata senza alcun dubbio la più grande cantante drammatica del nostro tempo’’ ed a lei viene dedicato il grande evento Callas 100, prodotto dalla ForTune Music & Shows in collaborazione con Musart (Firenze), DuePunti Eventi (Vicenza), TAM Teatro Arcimboldi (Milano), in tournée mondiale con tappa da New York a Vienna ed in Italia con tre date: il 23 luglio a Firenze dell’ambito del Musart Festival, il 9 settembre a Vicenza nell’ambito del VIOFF ed il 28 settembre a Milano al Teatro Arcimboldi. Un grande concerto commemorativo con la presenza di Olga Peretyatko, uno tra i più importanti soprani in attività, che renderà omaggio alla Callas, con lei in scena altri grandi nomi all’interno del cast di Callas 100 e con la partecipazione straordinaria di Laura Morante come voce narrante. Tra le stelle internazionali, entreranno in scena Maria José Siri, Ekaterina Bakanova, Myrtò Papatanasiu, Andrea Edina Ulbrich, Valerio Borgioni. Il M° Beatrice Venezi per la tappa di Vicenza, il M° Fabrizio Maria Carminati per le tappe di Firenze e Milano.
I biglietti per questa prima fiorentina – da 41 a 98 euro – sono disponibili da oggi sul sito ufficiale www.musartfestival.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info festivalmusart@gmail.com. E’ disponibile anche la formula Gold Package (158 euro) che, al biglietto di primo settore, aggiunge catering con buffet e, prima dello spettacolo, visite guidate ai luoghi d’arte legati al progetto Musart.
MUSART FESTIVAL – Il concerto di gala “Callas 100” va ad aggiungersi ai già annunciati spettacoli di Roberto Bolle (15 luglio), Antonello Venditti e Francesco De Gregori (17 luglio), David Garrett (18 luglio), Marco Masini (19 luglio), Drusilla Foer (20 luglio) Paolo Conte (21 luglio), Madame (lunedì 24 luglio) e Stewart Copeland e Orchestra della Toscana (25 luglio, con il progetto Police Deranged for Orchestra), tutti in piazza della Santissima Annunziata a Firenze per Musart Festival. In programma dal 15 al 26 luglio nel cuore del centro fiorentino, a pochi passi dal Duomo, Musart Festival si conferma tra le proposte culturali più apprezzate dell’estate fiorentina promossa dal Comune di Firenze. Agli spettacoli in piazza della Santissima Annunziata, si aggiungeranno, come di consueto, concerti in chiostri, visite a luoghi d’arte, mostre, incontri e proiezioni. Presto il cartellone completo. Musart Festival è prodotto da associazione culturale Musart in collaborazione con Istituto degli Innocenti, Università degli Studi di Firenze e at – autolinee toscane. Main Supporter Fondazione CR Firenze, con il contributo di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze-Estate Fiorentina 2023, Toscana Promozione Turistica e il sostegno di Publiacqua, Chianti Banca, Unicoop Firenze, Sammontana, Findomestic e Ruffino. La direzione artistica è a cura di Stefano Senardi.
Cast Callas 100 @Musart Festival Firenze
Fabrizio Maria Carminati, direttore d’orchestra
Laura Morante, voce recitante
Olga Peretyatko, soprano
Maria Jose Siri, soprano
Andrea Edina Ulbrich, mezzosoprano
Valerio Borgioni, tenore
Maria Callas – Nata il 2 dicembre 1923 al Flower Hospital di New York. All’età di quattro anni, sfuggendo al controllo della madre per raggiungere la sorella, attraversò di corsa la strada e fu investita da un’auto, rimase in coma per più di venti giorni. Maria, da grande, confessò al critico musicale Eugenio Gara che durante lo stato di incoscienza era attorniata da strane musiche. La madre Evangelia sostenne che in seguito sviluppò un carattere completamente diverso da quello di prima, quel ‘’cattivo carattere’’ che sarà famoso nel mondo così ombroso e ribelle. Il padre, poiché non desiderava la nascita di una bambina, pare non si curasse nemmeno di registrarla all’anagrafe. Dopo il divorzio dei genitori ritornò con la madre e la sorella ad Atene. Mentre la sorella soprannominata Jackie (nome quasi profetico per il futuro del soprano), prendeva lezioni di canto e pianoforte, Maria non godeva di questo privilegio, ma ascoltando dietro la porta imparò di più della sorella, tanto è vero che a undici anni, partecipando a una trasmissione radiofonica per dilettanti, vinse il secondo premio cantando ‘’La Paloma’’. Riuscì poi ad entrare nel conservatorio di Atene nel 1937. Saranno anni per lei molto duri: lo studio continuo, la fame, la guerra; i primi successi già furono proprio in Grecia (la Cavalleria Rusticana e la Norma). Alla fine della guerra Maria, che aveva sempre nel cuore gli Stati Uniti, decise di tornare in America per riabbracciare il padre e per non perdere la cittadinanza americana, ma ancora una volta i fatti la porteranno a fuggire di nuovo. Meta nel ’47 l’Italia: aveva pochi dollari in tasca, pochi vestiti, ma tanta voglia di raggiungere l’Italia. A Verona conosce il primo marito Giovanni Battista Meneghini, amante delle opere d’arte e della buona tavola. Meneghini, possessore di una fiorente industria di laterizi diventerà anche il suo manager. Fu un’accoppiata vincente. La Callas conquistò a breve tutti i teatri del mondo. La conoscenza poi con Arturo Toscanini le aprirà le porte del teatro della Scala, il teatro lirico più prestigioso. Tra il 1952 e il 1954 interpretò ben sette opere. L’Italia senza dubbio portò fortuna all’irrequieta soprano. Verona, Milano, Venezia avranno il privilegio di sentire la sua ‘’Gioconda’’, ‘’Tristano e Isotta’’, ‘’Norma’’, ‘’i Puritani’’, “l’Aida”, ‘’I Vespri Siciliani’’, ‘’Il Trovatore’’ e così via. La sua forza era la voce: precisa, unica e irripetibile. A proposito del suo canto la Callas era solita ricordare un’indicazione precisa e preziosa del suo amato Vincenzo Bellini, il quale sosteneva la necessità per un artista di ‘’accendersi’’ nell’interpretare un ruolo, ovvero conferirgli verità e personalità affinché parole come ‘’ti amo’’ ‘’ti adoro’’ non risultino false. Nel 1959, grazie all’amica Elsa Maxwell, conobbe al Danieli di Venezia l’armatore greco Aristotele Onassis. Il loro sarà un amore distruttivo. Onassis lascerà la moglie, Maria il teatro, poi l’armatore greco sposerà Jackie Kennedy. Da questo amore “brutto e violento” come lei stessa lo definì nacque un bambino: Omero, che morirà poco dopo la nascita. Dopo il ’64 inizia per Maria anche il declino in senso psicologico. Senza darsi vinta però scelse una grande occasione, quella di ritornare, ma nel cinema, come protagonista del film “Medea” di Pier Paolo Pasolini, il quale in una intervista a Enzo Biagi ebbe a dire “mi affascina in lei questa violenza di sentimenti”. Poi l’ultima tournée con Giuseppe di Stefano nel 1973 che si concluse l’11 novembre 1974 a Sapporo Il 75 fu l’anno più triste della sua vita: si spensero Onassis e Pasolini. Poco prima era morto suo padre e il direttore di orchestra Tullio Serafin. L’anno dopo si spense anche Luchino Visconti che l’aveva diretta più volte. La sua voce poi cominciò a perdere smalto e intensità, così si rifugerà a Parigi dove morirà nel 1977 a soli 53 anni ufficialmente per arresto cardiaco. Di lei non rimane nulla: anche le ceneri sono state disperse nell’Egeo. Tuttavia, esiste una lapide in suo ricordo presso il cimitero parigino di Père Lachaise. Resta la sua immensa voce, che ha dato vita in modo unico a tanti personaggi tragici e infelici. Zeffirelli, regista di prestigiose prime alla Scala ribadì: “Dalla morte della Divina ci sarà un prima e un dopo Callas”. Riccardo Muti disse poi “era quasi una persona immortale incarnata nell’arte lirica, è stato per il canto quello che Toscanini è stato per la direzione d’orchestra”, a queste parole poi aggiunse che la lirica grazie a lei tornò ad essere arte popolare, colonna sonora della nostra vita. Molto suggestivo il film su Maria Callas che mette in luce molto bene la personalità dell’artista che si era donata completamente al pubblico e all’arte e della donna che desiderava essere amata (Maria Callas in her own words). Nel 1977 il mondo perse una dea.