Bruce Soord presenta il secondo singolo “Nestle In” da Luminescence
Dopo l’annuncio del suo terzo album da solista “Luminescence”, in uscita il 22 settembre per Kscope, e del primo singolo “Dear Life”, Bruce Soord presenta un secondo assaggio di ciò che ci si potrà aspettare dal nuovo album, rappresentato dall’elettronica minimale di “Nestle In”.
Bruce commenta il singolo: “Una cosa che si nota quando si va in tour negli Stati Uniti sono le sirene. Suoni di ogni tipo e volume. Quando potevo, mi avventuravo in giro per le varie città in cui suonavamo, con il registratore in mano, aspettando che si sentisse una sirena. Un giorno, nel centro di Chicago, ne arrivò una, in questo caso un camion dei pompieri. Questo è il suono che si sente all’inizio e alla fine di ‘Nestle In’, che fa da sfondo al tema apocalittico della canzone“.
Dal punto di vista musicale, “Nestle In” mette in mostra l’approccio eclettico di Bruce Soord come autore, con l’emotività degli splendidi archi suonati da Andrew Skeet (The Divine Comedy), che accompagnano l’elettronica minimale ed emozionante che risalta in primo piano. Dal punto di vista tematico, il brano prosegue l’idea generale del disco, in cui Soord esplora il concetto della velocità incessante della vita che porta l’umanità a non apprezzare ciò che non va nel mondo. Bruce aggiunge: “Mi sono immaginato semplicemente fermo, sdraiato in mezzo a una strada trafficata, a fissare il cielo mentre la luce si affievoliva e tutti mi passavano davanti per andare chissà dove. La tempesta si avvicina e nessuno osa guardare“.
Ispirato dalla ricerca di una pace interiore, l’ultimo disco solista di Soord esplora la difficoltà di vivere nelle metropoli del mondo moderno. Nati dal vagabondaggio in varie città durante i suoi tour, i brani dell’album si sono sviluppati da registrazioni sul campo. I brani presentano il ruolo centrale della sua chitarra acustica e come nel caso “Lie Flat”, pur sembrando semplici all’apparenza, rivelano l’inconfondibile complessità di Soord è un’importante varietà di stili. Il primo singolo estratto, “Dear Life”, racchiude tutto l’equilibrio malinconico proprio di Soord, mentre in “Nestle In” lo vediamo flirtare con l’elettronica. Gli archi roboanti di “Olomouc” si scontrano contro lo sfondo acustico della chitarra di Soord per dipingere l’immagine vivida dell’immobilità che tutto il disco descrive. Registrato tra il gennaio 2021 e il giugno 2023, l’album è stato inciso ai Soord Studios con archi aggiuntivi registrati al RAK Studio 3 di Londra, con gli arrangiamenti di Andrew Skeet, membro di lunga data di The Divine Comedy e produttore musicale dell’orchestrazione di molti film/spettacoli televisivi: dal successo di Netflix, Black Mirror, a Green Planet e Dynasties II di David Attenborough.