BIG MAMA ROMA – PROGRAMMAZIONE dal 10 al 16 marzo 2016
giovedì 17 marzo 2016
INGRESSO LIBERO
Apertura ore 21,00
Concerto ore 22,30
A Soul Experience… un viaggio attraverso la “Musica dell’anima” sulle orme delle voci e dei brani storici della musica Soul, dalle origini al New Soul contemporaneo.
La scintilla si accende ascoltando Aretha Franklin e Stevie Wonder e da quel momento nasce una passione che guiderà Lucy Campeti attraverso il blues, il gospel, lo spiritual, il funk e il soul. Tutta la musica nera che nasce dall’anima e che si contamina e si fonde in mille sfumature, anche grazie agli artisti soul più recenti.
Sfumature che sono racchiuse nel repertorio della band, un combo di ottimi musicisti di esperienza internazionale, accomunati dalla voglia di emozionarsi e di suonare per un pubblico coinvolto, suscitando vibrazioni nel profondo dell’anima. In fondo non è difficile trasformare una canzone che si ama, in un brano soul…..
Lucy Campeti (voce) – Jacopo Carlini (tastiere e cori) – Alfredo Bochicchio (chitarra) – Matteo Carlini (basso) – Stefano Marazzi (batteria)
Ecco alcuni brani in programma nella serata: I knew you were waiting (Aretha Franklin e Michael Mac Donald), I can’t stand the rain (Ann Peblees), Signed, sealed, delivered, I’m yours (Stevie Wonder), Not that kind (Anastacia), Respect (Aretha Franklin), Ain’t nobody (Chaka Khan), I can explain (Rachelle Ferrell), I heard it through the Grapevine (Marvin Gaye), A woman left lonely (Janis Joplin), I never loved a man (Aretha Franklin), If you don’t know me by now (Harold Melvin and the blue Notes), Mustang Sally (Wilson Pickett), Through the fire (Chaka Khan), Part time lover (Stevie Wonder), So what the fuss (Stevie Wonder), Hard to handle (Otis Redding), It ain’t over till it’s over (Lenny Kravitz), You might need somebody (Randy Crawford), Back to the river (Susan Tedeschi), Would I lie to you (Charles and Eddie)
ELIO VOLPINI – The Ultimate Tribute to JIMI HENDRIX
venerdì 18 marzo 2016
INGRESSO LIBERO
Apertura ore 21,00
Concerto ore 22,30
A quasi mezzo secolo dalla sua scomparsa è ancora difficle parlare di chitarra elettrica senza nominareJimi Hendrix. Il Big Mama dedica questa serata alla musica del geniale musicista nato a Seattle nel 194,2 che ha attraversato la storia della musica Rock come una meteora infuocata. Sul palco ci sarà ELIO VOLPINI con i suoi UT JIMI. Elio è senza dubbio uno dei migliori specialisti in Italia della musica di Hendrix, attento ricercatore di suoni e con uno stile rispettoso della tradizione del grande musicista ma sempre in continua evoluzione.
****
ELIO VOLPINI – voce, chitarra; CRISTIANO POLIZZI – basso; PIERO FORTEZZA – batteria; LUCIANO GARGIULO – tastiere; special guest: FULVIO FELICIANO – chitarra
****
Jimi Hendrix, ovvero la chitarra che fece la storia del rock. Il musicista di Seattle ha completamente e irreversibilmente mutato l’approccio alla chitarra elettrica, per molto tempo lo strumento principe e incontrastato del rock.
Hendrix è un ciclone che attraversa la scena del rock, proprio perché il rock è il genere musicale dove più che in ogni altro contano il suono e l’immagine, la forma, quindi, oltre che i contenuti, come si evidenzierà sempre di più col passare degli anni e con l’avvento dell’elettronica e l’evoluzione dell’iconografia rock.
Nato il 27 novembre 1942 a Seattle, da un incrocio fra indiani, neri e bianchi, James Marshall Hendrix comincia a suonare la chitarra a undici anni, poco dopo la morte della madre. A 16 abbandona gli studi e comincia a sbarcare il lunario suonando con complessi di rhythm and blues e di rock’n’roll. Dopo aver svolto il servizio militare come paracadutista, a 21 anni inizia una intensa attività da session-man. Diventa il chitarrista di Little Richard, Wilson Pickett, Tina Turner, King Curtis.
Nel 1965 al Greenwich Village forma il suo primo gruppo e firma un contratto e comincia a esibirsi con regolarità. Jimi è già padrone di una tecnica superiore, il blues scorre puro lungo le corde della sua chitarra, ma l’America rapita dal beat è tutta presa dai suoi giovani fenomeni bianchi. La fama del prodigioso chitarrista giunge però alle orecchie di Chas Chandler, ex-Animals, manager a New York in cerca di nuovi talenti. Chandler lo porta con sé a Londra, dove lo introduce nel colorato mondo del flower-power inglese, propiziando l’amicizia con Donovan. Hendrix conquista l’Europa col blues elettrico, dilaniato e lancinante dei singoli “Hey Joe” e “Purple Haze”, cui fanno seguito un paio di tour, nel corso dei quali l’entourage del chitarrista alimenta l’immagine di Hendrix personaggio mefistofelico, dedito alle più estreme esperienze di droga e sesso. Jimi sta al gioco infiammando le platee con un repertorio coreografico che è diventato parte inestricabile del suo mito: la sua Fender Stratocaster è, di volta in volta, la proiezione del suo membro, oppure compagna di torridi amplessi elettrici, suonata coi denti, i gomiti, gli abiti, strofinata contro l’asta del microfono o contro le casse alla ricerca del feedback più corrosivo.
Dopo aver formato il primo complesso rock di soli neri, la Band of Gypsies, con Buddy Miles alla batteria e Billy Cox al basso, si esibisce nell’agosto 1970 all’Isola di Wight. Un mese dopo, lo ritrovano morto a Londra, vittima di un’overdose di barbiturici.
Gli afro-americani, che avevano già perso per morte violenta sia l’”apostolo” Martin Luther King, sia il leader del loro orgoglio Malcom X, perdono anche colui che aveva restituito la paternità nera al rock’n’roll.
THE WILLIE DIXON SONGBOOK
sabato 19 marzo 2016
INGRESSO LIBERO
Apertura ore 21,00
Concerto ore 22,30
La maggior parte dei brani di blues che girano per il mondo sono stati scritti da Willie Dixon. Ogni Jam session di blues che si rispetti ha in scaletta brani di Willie Dixon. Questo grande, enorme artista (qualcosa come 150 kg) poeta di strada, produttore, bassista, arrangiatore, talent scout ed ex pugile ha scritto e prodotto musica a Chicago per circa 50 anni. Tutti i musicisti che hanno qualcosa a che fare con il blues gli devono molto, anche se non sanno chi sia stato. Willie Dixon ha scritto circa 250 brani, e molti di questi sono dei punti fermi nel repertorio di migliaia di artisti in tutto il mondo. C’è un sacco di gente in giro che pensa che “Hoochie Coochie Man” sia stata scritta da Muddy Waters, oppure che “My babe” sia opera di Little Walter. C’è anche troppa gente convinta che “Whola lotta love” fosse un brano dei Led Zeppelin… Non è così, è tutta farina del sacco di Willie Dixon!! Questa sera saranno 3 eccellenti musicisti a ripercorrere le tappe musicali di un lungo viaggio attraverso il Blues di Willie Dixon.
LA BOTTEGA DEL SUONO
domenica 20 marzo 2016
INGRESSO LIBERO
Apertura ore 21,00
Concerto ore 22,30
Domenica sera in compagnia degli allievi della scuola MMB Studios. Gli allievi – organizzati per laboratori musicali – si esibiranno di fronte ad un vero pubblico, un’ottima occasione per “testare” i nuovi talenti che La Bottega del Suono sta preparando alla carriera artistica
KESTE’ – La musica di Pino Daniele
mercoledì 23 marzo 2016
INGRESSO LIBERO
Apertura ore 21,00
Concerto ore 22,30
Dall’amore per Pino Daniele e per la sua musica nasce Kestè, espressione che significa “questo è” in dialetto napoletano. La band cerca di evocare ritmi, , melodie, sonorità e soprattutto l’energia del grande cantautore e chitarrista partenopeo. E’ un tributo fatto di passione e anche molto rispetto, da parte di sei musicisti che con slancio ed entusiasmo interpretano le atmosfere energiche del Neapolitan Power, quello per intenderci dell’abum “Nero a Metà”.
Grande cura per i suoni, arrangiamenti rigorosi che ricreano il sound originale, sono le cornici per la voce di Mauro D’Angelo, vocalist della band dalle grandi doti, in un viaggio emozionante attraverso i colori e le sfumature che hanno caratterizzato l’intera produzione musicale del grande Pino Daniele, con continue incursioni nei generi più diversi, dal blues al rock, dal funk al jazz.
Mauro D’Angelo (voce) – Franco Pierucci (chitarra) – Luigi Maio (tastiere) – Patrizio Destriere (sax) – Andrea Nebbiai (basso) – Gianluca Coccia (batteria)