BATTISTI, L’ALTRO – Libro + CD
Con grande rigore interpretativo e una scrittura fluida e coinvolgente, Andrea Podestà nel volume Battisti, l’altro, edito da Squilibri, riflette sulla complessa e straniante bellezza degli ultimi cinque dischi di Lucio Battisti che, realizzati con i testi di Pasquale Panella, ponevano fine alla storica collaborazione con Mogol, non prima di aver maturato l’esperienza di E già, l’album scritto con Velezia, acronimo di sua moglie Grazia Letizia Veronese.
La pubblicazione di Don Giovanni, nel 1986, ebbe un effetto deflagrante, con la critica che gridò al capolavoro e i fan che ritornarono a frotte, dando prova di avere apprezzato le sperimentazioni sonore e letterarie dei due autori che per la prima volta presentavano un lavoro in comune. Ma è dal disco successivo – L’apparenza del 1988 – che davvero nulla sarà più come prima. Da quel momento e per i successivi tre album (La sposa occidentale del 1990, Cosa succederà alla ragazza del 1992 e Hegel del 1994) Battisti con le sue sempre più sperimentali architetture musicali interviene su testi che Panella ha già composto, distaccandosi radicalmente dalla tradizione cantautorale italiana e creando non poco disorientamento nel pubblico più affezionato alle proposte del Battisti prima maniera. Dopo aver ripercorso la storia del primo CD, ricostruendone anche il dibattito apertosi nella critica musicale dell’epoca, Podestà allarga la sua riflessione all’intera produzione “bianca” per condurci per mano nel vivo dell’officina Battisti-Panella. Analizzando come le nuove musiche riescano a interagire perfettamente con testi così inusuali, e smontando non pochi luoghi comuni che, duri a morire, si sono addensati su questa singolare avventura artistica, di pagina in pagina si evidenzia come dietro la produzione dei due autori, oggi quasi negletta e trascurata dal mainstream, si celasse un lucido e ambiziosissimo progetto: ricostruire a intarsi una nuova forma di canzone.
Quasi a prolungare in musica lo scavo nella memoria di una sperimentazione che ha segnato un discrimine decisivo nella storia della canzone italiana, al libro è allegato il CD di Marco Sabiu e Gabriele Graziani, L’artista non ero più io. 14 canzoni di Battisti-Panella che, con grande efficacia, ne ricreano le atmosfere, gli slanci e le sorprendenti intuizioni sonore e letterari. Il loro è un ponte levatoio che porta in un altrove inesplorato, tra futurismo e surrealismo. La loro rivisitazione colpisce, in particolare, per la forte connessione emotiva con le versioni originali. Il grande merito di Sabiu – direttore d’orchestra con una predilezione per il sinfonico che sposa l’elettronica – è quello di avvicinarsi il più possibile al mood anglosassone che pervade i cinque capitoli bianchi, aggiungendoci una forte esperienza tecnica in studio che si unisce alla sua indubbia qualità pianistica. A Graziani il compito di ammorbidire il tutto, di rendere godibili testi che da sempre vengono considerati poco ‘cantabili’ ma che nella sua voce acquistano nuove sfumature che conquistano l’ascoltatore.
La pubblicazione dell’album nel libro, anche tramite QR Code, suggella la simbiosi tra i due supporti che crea nell’ascoltatore/lettore un cortocircuito coinvolgente. Non a caso Andrea Podestà interviene, come voce narrante, nell’introduzione dell’opera mentre i due musicisti sono presenti a loro volta con due approfonditi interventi nel libro. Il risultato finale è un originale progetto artistico e critico allo stesso tempo che si profila come uno stra-ordinario viaggio in quelle canzoni che avevano la dichiarata ambizione di rinnovare radicalmente la forma stessa della canzone. È un tuffo al centro esatto di un’alchimia dove conta scrivere il nome su ‘qualcosa che vale’, come cantava Battisti, per spostare il confine di ciò che è normale.
Andrea Podestà è insegnante di lettere. Da anni si occupa della canzone d’autore italiana. È collaboratore della rivista “L’isola della Musica Italiana”, membro del Club Tenco e giurato delle Targhe Tenco. Da diversi anni presenta la rassegna Lilith Festival dedicata alla canzone d’autrice. Dal 2016 al 2018 ha ideato e condotto con Eugenio Ripepi la trasmissione televisiva “Nuova Scuola Genovese”. Ha pubblicato diversi saggi tra cui Fabrizio De André in direzione ostinata e contraria (2003), Francesco De Gregori. A piedi nudi lungo la strada (2007), e, con Marzio Angiolani, Francesco Baccini. Ti presto un po’ di questa vita (2010) e Genova. Storie di canzoni e cantautori (2011) e, con Manuela D’Auria, Le parole che volevo ascoltare. De André traduce Cohen e Dylan (2015).
Marco Sabiu Diplomatosi al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, inizia a lavorare, appena ventenne, nell’industria musicale come tastierista, arrangiatore e produttore. Nel 1990 si trasferisce a Londra, producendo e remixando brani musicali di pop stars come Take That, Kym Mazelle e Kylie Minogue, collaborando qualche anno dopo con artisti come Francoise Hardy, Pavarotti e Morricone. Nel 2001 torna in Italia e partecipa a popolari show in tv con Adriano Celentano e Gianni Morandi. A partire dal 2008 inizia la collaborazione con Ligabue, creando gli arrangiamenti e dirigendo l’Orchestra dell’Arena di Verona, mentre negli anni 2010/11/12 è direttore dell’Orchestra del Festival di Sanremo. Numerose le direzioni artistiche in importanti show musicali e la creazione di colonne sonore per film.
Gabriele Graziani Cantante, autore e insegnante, è autore e frontman degli Equ. Nel 2007 collabora con Francesco Gazzè, assieme al quale scrive il secondo album degli Equ, mentre qualche anno dopo con Alessandro Bergonzoni compone il brano Eccetera eccetera, con cui vince nel 2014 Musicultura. Tra il 2014 e 2015 con gli Equ vince il Premio Bindi, Premio Lauzi e Botteghe d’Autore oltre a collaborare a un progetto teatrale sul pittore Antonio Ligabue che vincerà il premio UBU. Nel 2018 lavora per il Ravenna Festival e insieme a Vanni Crociani, co-fondatore degli Equ, scrive un’opera surreale sulla Divina Commedia dal titolo “Durante”. Nel 2021, con Francesco Gazzè e Vanni Crociani, scrive Attraverso incisa da Max Gazzè nel suo ultimo album.
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.