ZETAS – Intervista al duo rap/hip hop campano
In occasione dell’uscita dell’album di debutto “Didattica” (DJ’s Choice, partner label di Four Flies Records), ho intervistato le Zetas, duo rap/hiphop di Salerno composto da Annarella (Anna Fortunato, classe 2001) e Miriade (Miriam Nastri, classe 1997). Il duo Zetas nasce nel laboratorio TheSquare Salerno nel 2019, e debutta ufficialmente nella scena nel 2020 con il primo singolo prodotto da Tonico70, producer e manager del gruppo.
Ciao e benvenute su TuttoRock, venerdì 29 settembre è uscito il vostro album di debutto, da me apprezzatissimo, “Didattica”, che riscontri state avendo?
Ciao e grazie per averci invitate! Siamo contente che ti piaccia il disco. In effetti “Didattica” sta volando, sia sulle piattaforme che nei djset la nostra musica è molto passata e questa è una soddisfazione enorme per noi. Al di là del risultato, per noi questo album è già una vittoria.
Nonostante la vostra età molto giovane, il vostro è un rap che pesca dalle radici di questo genere, lontanissimo dalle mode di oggi, cosa che vi fa molto onore. Un percorso nato quando e come?
Da sempre facciamo rap individualmente ma nel 2019 nasce il progetto Zetas. Ci siamo avvicinate facendo musica al TheSquare, uno spazio a Salerno dove si praticano le discipline dell’hip hop. Molti ragazzi venivano per fare freestyle, rappare sui cypher e allenare la propria tecnica e possiamo dire che il TheSquare è stato molto importante per noi.
Com’è nata l’idea di fondare il duo Zetas?
Più che idea, fondare le Zetas è stata una conseguenza: ci siamo conosciute al TheSquare e mischiando i nostri rap nei cypher e nei mixtape, creare un duo di ragazze sembrava l’idea vincente. Da lì in poi è stato tutto in discesa.
Avete scelto il dialetto per i testi, non avete mai avuto dubbi dovuti al timore di non essere capite al di fuori della vostra città e regione?
Assolutamente no. Il dialetto non ci limita, anzi, crea la nostra identità e caratterizza il nostro stile. La musica napoletana nel mondo è un’istituzione e anche adesso in vetta alle classifiche ci sono canzoni in dialetto quindi per noi è una strada spianata. Le parole che usiamo sono forti e nella nostra lingua rendono molto più il concetto che vogliamo portare avanti, anche se a noi piace scrivere italiano. Sono due allenamenti diversi e li coltiviamo entrambi.
Come avviene solitamente il processo di creazione di un vostro brano?
Soprattutto mentre progettavamo l’album abbiamo ascoltato e campionato tantissima musica, dalla canzone classica italiana e napoletana al blues afroamericano. Di conseguenza, su queste strumentali di Tonico70 abbiamo buttato giù i nostri testi. Alcune tracce le abbiamo scritte insieme in venti minuti, altre separatamente in più tempo. Il nostro processo di creazione è molto vario e dipende dall’ispirazione che abbiamo.
Il videoclip di “Bomberz” è ispirato al film “I guerrieri della notte” del 1979, un’idea vostra o vi siete affidate completamente al regista Pierpaolo Perna?
Il video di “Bomberz”, come anche l’omonima traccia, è stata un’idea nostra e di Tonico70, mentre ascoltavamo la colonna sonora del film cult. Da lì ci siamo affidati al regista Pierpaolo Perna e al suo team che hanno sposato il nostro concept e con cui abbiamo avuto una grande sintonia.
Qual è il vostro più grande sogno musicale/culturale?
Il nostro sogno, ovvero quello che ci auguriamo è di lasciare un’impronta nel rap. Suonare davanti a tante persone e affermare la nostra musica, portare il nostro sound ovunque possibile e collaborare con artisti che sono importanti anche e soprattutto per noi.
Avete già pensato alla formazione con la quale vi presenterete dal vivo?
La formazione sarà quella di Miriade e Annarella ai mic e Tonico 70 ai piatti. Abbiamo iniziato così e continueremo in questo modo.
A proposito, avete già qualche data in programma?
Dopo aver presentato “Didattica” al Vinyl Village e all’ex Snia di Roma, prossimamente suoneremo in provincia di Avellino, e nel periodo natalizio ci sarà un grande evento a Salerno a cui parteciperemo.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Grazie a te per la disponibilità! “Didattica” è fuori ovunque, ascoltatelo e fateci sapere cosa ne pensate! Questo è Zetasound, direttamente from Salerno.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.