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wolfsinger – iNTERVISTA Ad Haron Wolf & Raffaella Singer

wolfsinger – iNTERVISTA Ad Haron Wolf & Raffaella Singer

Alla FONTANA RISTOBAR , a Burolo, in occasione del concerto dei Crying Steel incontro gli organizzatori di questo e di tanti altri eventi. Sono  due persone straordinarie, RAFFAELLA SINGER e HARON WOLF. Scoprite chi sono, leggendo questa mia intervista..

Allora ? Con chi inizio? 
R .  Inizia con Haron ! Parlo sempre io ! Che poi va a finire che  dicono che noi donne siamo chiaccherone !
H.  Eh.. io non sono abituato a parlare… ma va bene, dai!

Chi siete ? Cosa fate? Perchè tutte queste cose meravigliose?
H. Ah ah ! Grazie. Le serate , come questa, le facciamo per pura passione. E perchè in Italia manca ormai questa mentalità di aiutarsi a vicenda, tra  i gruppi, tra i  promoter e gli organizzatori, e tra i vari addetti del settore.

Verissimo. Lo dicevamo prima anche con Marc Magnus. Manca soprattutto  la solidarietà tra musicisti. 
H. Già, purtroppo questo è l’andamento. Per quanto mi riguarda, questa cosa l’ho notata soprattutto negli ultimi dieci anni.  Ed è brutto vedere gruppi che si danno addosso , facendo questa specie di “guerra tra  poveri”, ed è una cosa senza senso. Se le forze si potessero unire, sarebbe davvero   diverso. E si farebbe davvero la differenza. Cercando di radunarci, di aiutarci a vicenda,  noi infatti coi nostri progetti riusciamo spesso  a raccogliere qualche frutto in più. In questa serata ad esempio abbiamo riunito fotografi, operatori video, tecnici, giornalisti, e il tutto si svolge davvero in un  clima di totale collaborazione.
 
Raffaella, dimmi.. La tua opinione in merito suppongo sia assolutamente in linea con quella di Haron
R. Sono assolutamente d’accordo. E sono i progetti in cui si  uniscono le forze, che fanno la differenza . E lo puoi toccare con mano stasera. E a proposito di unione delle forze: noi abbiamo avuto la pazza idea,  un paio di anni fa,  di organizzare un  festival metal dedicato a band con voci femminili, che si chiama METAL QUEEN BURNING NIGHT.

Il termine “pazza idea” mi piace. Suppongo abbiate incontrato qualche difficoltà..
R. Il nostro problema più grosso è stato quello innanzitutto di trovare una location, perchè comunque avevamo tre band ogni serata, quindi persone da sistemare e alloggiare. E  alla fine abbiamo trovato un ottimo supporto in questo locale di Burolo, LA FONTANA, e in Jean, il titolare, che anche lui è musicista.   Quindi siamo partiti col progetto.

Descrivimelo..
R. Il festival riunisce band che vanno dall’ Hard Rock all’ Heavy Metal, con voci esclusivamente femminili.
 
Meraviglioso..
R. Eh sai, anche prima si parlava della lotta tra band. La gente, figurati, a cosa pensa quando si tratta di donne. La rivalità, e tutte queste cose. In realtà si è creata un’ atmosfera stupenda, e tutte le ragazze che hanno partecipato hano veramente socializzato tra di loro..

Quindi, solidarietà femminile, a dispetto di quelli che dicono che le donne si fanno la guerra..  Anche perchè, e lo provo ogni giorno sulla mia pelle, siamo donne che lavorano in un mondo e in un contesto prettamente maschilista, e se non siamo solidali tra di noi, è finita..
R.  Questa atmosfera ha messo in evidenza le nostre capacità, la nostra voglia di suonare e di divertirsi. Le ragazze hanno anche cantato dei brani insieme, sul palco, ed è stata davvero una bella cosa. In realtà me l’aspettavo, perchè noi donne siamo molto più solidali tra di noi di quanto la gente pensi. 

Oh, ma  che bello.  Senti, ci saranno altre edizioni?
R. Sicuramente sì !! E vorremmo estenderlo a molte più band.  Poi sul nostro sito si possono trovare tutte le info per partecipare.

Haron, dimmi un po’: voi due, artisticamente,  chi siete e cosa fate? Raccontiamolo. Parliamo dei WOLFSINGER.
H. Noi siamo un gruppo, il cui  nome  ovviamente nasce dall’unione dei nostri due nomi.  Il progetto è nato due anni fa, per volontà mia e di Raffaella, che siamo i fondatori. Dopo qualche cambio di line-up ci siamo stabilizzati, con Alberto alla chitarra e Cristiano alla batteria. Proponiamo Heavy Metal classico, cercando però di essere originali.  Abbiamo collaborato, per la realizzazione dell’ EP ” Jump on the head” con un ragazzo tedesco, Stephan  Georg, il  chitarrista dei Tight.   E nello stesso EP ci ha lavorato anche Rudy Graf, ex Warlock , che è stato anche chitarrista di Doro Pesch
R. Quindi, diciamo che non si parla dell’ultimo ignorantone..

Ah ah ! Esatto.. 
H. Assolutamente ! Una grande persona, umile e disponibile… Anzi, un esempio per quelli che pensano di essere un  dio in terra, e che l’umiltà non sanno nemmeno cosa sia..

Ma, sai  che quando io lavoro come direttore di palco nei festival, ho notato proprio questa cosa? Ho trovato più arroganza nei ragazzini che nei  musicisti più importanti . Il fatto magari di non mettersi a disposizione, di avere pretese assurde.. Ma chi sei? David Gilmour? Ma devi solo essere contento che a vent’anni sei su un palco, davanti a della gente che è venuta ad ascoltarti! Quindi, attacca quel jack, e non rompere !! .. Scusate… ogni tanto mi lascio prendere un attimo..  (ridiamo)
H. Esatto !  Posso confermare questa cosa… Succede spesso anche a me, quando organizzo i festival..

Beh,  è davvero bello il fatto che questa gente, che ha fatto cose importanti , metta a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze.
H. Verissimo ! Rudy si è messo a disposizione di un progetto come il nostro, che siamo comunque di recente formazione.

A propostio di progetti, parliamo del vostro futuro. Cos’avete in cantiere?
R. Sì, noi stiamo componendo, e abbiamo già cinque brani pronti.  Avevamo pensato di fare un EP, ma vista la passione e anche la velocità con la quale stanno uscendo questi brani, probabilmente arriveremo  a pubblicare un album.

Grandi!! Chi scrive i vostri pezzi?
R. Tutti noi della band. Ovvio che le linee vocali e le parti melodiche sono mie, ma da lì parte il lavoro di tutti. A livello di arrangiamento e di tutto il resto.  

Un bel lavoro corale. Che è sempre importante. Un’ ultima domanda, che faccio a tutti: cosa volete fare da grandi? 
R. E’ una domanda bellissima ! Perchè a me qualcuno, poco tempo fa,  ha detto : ma come? Alla tua età ti metti a fare Heavy Metal? E l’ho mandato a … vabbè, a fare un giro .. No, perchè io per tanti anni ho fatto tutto quello che ho dovuto fare per potermi mantenere, vivere,  mantenere la mia situazione economica, come tutte le persone fanno. Finalmente posso fare quello che mi piace. E lavorare per raggiungere  i miei obiettivi. E infatti poi questa persona si è chiusa la bocca da sola, quando ha visto che cos’abbiamo realizzato.   Noi da grandi quindi vogliamo continuare così.
H. Confermo quello che ha detto lei. Si va avanti !! 

Ecco.  Ma che belli che siete, però ! Mi piace questo spirito. Grazie ancora ragazzi.
R & H. Grazie  a te!

FRANCESCA MERCURY
 
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metalqueen@wolfsinger.it
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