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WALKYRYA – Intervista alla thrash metal band lucana

WALKYRYA – Intervista alla thrash metal band lucana

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Nascono in provincia di Potenza verso la fine degli anni 90 i Walkyrya, ottima thrash metal band e l’ultimo album uscito oramai due anni fa, “The Invisible Guest”, li ha confermati maestri nel saper unire thrash metal, potenza e ottime linee melodiche. Abbiamo parlato con i quattro componenti della band.

Ciao ragazzi e benvenuti su Tuttorock. Presentatevi ai nostri lettori, come nasce la band?
Vince Santopietro: Grazie e saluti a voi di Tuttorock. I WALKYRYA nascono nel 1998, come band, per mano di due amici di vecchia data Vince Santopietro (ex Kongregha) e Donato Gallicchio (ex Nothung); nel tempo sono susseguiti diversi musicisti sino alla fuoriuscita del cofondatore Donato Gallicchio avvenuta nel 2015 e, dalla stessa data sino ad oggi, la band ha avuto una formazione più stabile che ne ha definito anche il sound.

Avete 20 anni di esperienza alle spalle, come vedete evoluto il vostro sound?
Vince Santopietro: In 20 anni, come sottolineavo nella precedente risposta, si sono susseguiti diversi musicisti ed ognuno di loro ha contribuito al sound della band con il proprio bagaglio di esperienze musicali. In principio la band nasce come Heavy Metal classico, strizzando l’occhio agli anni 80e primi 90, nel tempo si è fuso a tratti con un Hard Rock stile europeo, sino a giungere all’attuale sound che vede un’identità più consona a quello che in principio fu l’idea della band, cioè Thrash Metal con influenze passate fuse a quelle moderne.

Avete avuto alcuni cambi di line-up, quella di oggi è quella giusta?
Federico Caggiano: Si assolutamente come confermato in precedenza da Vince l’attuale formazione è costituita da un incastro funzionale e, detta tra virgolette, il feeling perfetto e la giusta chimica tra i membri della band.

Come definite il vostro sound?
Aran Morion: Ognuno di noi membri della band ha apportato un pò della propria esperienza e gusti musicali, diciamo che in definitiva il nostro sound è l’ unione del passato e presente del Thrash Metal.

Ora sembra che il periodo lockdown stia terminando, voi come lo avete vissuto?
Tiziano Casale: Naturalmente ognuno di noi lo ha vissuto con le proprie famiglie dedicandosi alle attività casalinghe che magari nella normalità vengono dimenticate. Come band abbiamo tenuto viva la fiamma attraverso i social e la partecipazione ad interviste e dibattiti musicali in video conferenze.

Riprenderete a suonare dal vivo?
Federico Caggiano: Assolutamente si non appena si torna ad un livello di normalità, i Walkyrya hanno bisogno del loro pubblico e della linfa vitale, fondamentale, che solo i live sanno sprigionare.

Le vostre influenze musicali?
Vince Santopietro: Lo descrivo a nome della band. Le nostre influenze sono Metal a 360°, death metal, thrash metal sia old style che moderno , Heavy Metal. Le band che ci hanno influenzato sono i Testament, Pantera, Machine Head, Sepultura, Accept, Slipknot.

Progetti futuri? State preparando nuovi brani?
Federico Caggiano: Già prima del lockdown avevamo scritto qualcosa di nuovo, addirittura due nuovi brani li avevamo suonati e testati dal vivo nella tournée di fine anno 2019 in est Europa, mentre altri due nuovi brani scritti durante il mese di aprile ed in fase di arrangiamenti. Il progetto per questi mesi è di scrivere nuovo materiale che speriamo tra fine anno o al massimo nel 2021 facciano parte di un nuovo e fiammante album.

Potete anticipare qualcosa?
Aran Morion: Rispetto all’ultimo album “The Invisible Guest” il suono si è più appesantito, abbiamo aggiunto parti più groove mentre la voce di Vince si fa più cupa, considerando sempre un pizzico di melodia che contraddistingue la band.

Voi venite dalle bellezze della Basilicata, ma cosa vuol dire essere un gruppo metal in quella regione
Vince Santopietro: La nostra regione viene considerata “selvaggia” per via della diversità naturale che sovrasta il lato urbano costituito da due piccole città e diversi paesini con pochi abitanti, detto questo ci si trova davanti ad una terra avventurosa da scoprire, esplorare e vivere in relax ma dalle mille difficoltà in campo musicale e non solo. Nonostante la Basilicata ospita uno dei più importanti festival Metal del centro sud Italia, l’Agglutination Metal Festival, ancora scarseggiano le possibilità riguardo band Metal che vogliono farsi strada. Mancano le strutture e gli spazi adatti, la Basilicata è   penalizzata dalle vie di comunicazione per via della posizione scomoda, anche per territorio, rispetto al resto del Paese.

Come vedete il metal italiano di oggi?
Vince Santopietro: Essendo il più anziano della band ed aver vissuto il Metal negli 80’s e 90’s posso confermare che nonostante il progresso in campo multimediale che ha reso tutto più veloce aumentando anche gli standard di qualità, ha perso in feeling umano penalizzando il pubblico che spesso assume un atteggiamento disorientato, distratto o peggio ancora non presente.

Di cosa trattano i vostri testi?
Vince Santopietro: In passato abbiamo toccato temi legati ad eventi storici della nostra regione, quali il brigantaggio, ed ai Nativi Americani mentre l’attuale tematica, ben evidenziata nell’ultimo album “The Invisible Guest” tratta della paura analizzata come concetto in generale, paura del buio e delle sue creature nascoste a fissarci, paura di fallire, paura del nuovo, paura di osare di amare di odiare, ecc. ecc.

Chiudete l’intervista a vostro piacimento, un invito o un messaggio per entrare nel vostro mondo musicale.
Walkyrya: Siamo i Walkyrya e siamo una delle tante band dell’underground italiano che ha voglia di lasciare un segno nelle emozioni di chi ascolta Metal. Scopriteci e cercateci come Walkyrya band sui social network, instagram, facebook, twitter , youtube, ma soprattutto ascoltate il nostro ultimo lavoro “The Invisible Guest” disponibile sia in formato cd che digitale su piattaforme Spotify, Amazon, deezer, Apple music. Restate sintonizzati nuova musica bolle in pentola.

FABIO LOFFREDO

Band:
Vince Santopietro: Voce
Federico Caggiano: Chitarra
Aran Morion: Basso
Tiziano Casale: Batteria

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