Tracce: la rassegna per orecchie curiose – Intervista a Marco Fauciello
Amici di TuttoRock chi mi conosce sa che amo farvi scoprire realtà che si prodigano a portare avanti proposte musicali non scontate, o addirittura decisamente ambiziose.
Questa è la volta di Tracce una rassegna di sede a Terracina (LT) ormai all’attivo da più di dieci anni, della quale sono venuto a sapere tramite amici musicisti, come il pianista Bruno Bavota e il polistrumentista Alessandro Baris, ospiti dei prossimi appuntamenti della suddetta.
Allora potete immaginare come non abbia aspettato neanche un secondo per scoprirne di più al riguardo. E così ho contattato il fondatore e direttore artistico Marco Fauciello per farmela raccontare personalmente.
Di seguito il contenuto dell’intervista realizzata.
Ciao Marco, parlami un po’ di Tracce. Come nasce?
Tracce è una rassegna di musica dal vivo che nasce da una passione, quella per la musica ovviamente, ed è stata messa in piedi come conseguenza di una serie di avvenimenti personali. Bisogna risalire al lontano 2008 quando insieme ad un amico, con il quale ero solito percorrere molti chilometri sulla Pontina per seguire i nostri gruppi preferiti, colsi la possibilità di portare a Terracina la band belga dei Zita Swoon, progetto parallelo dei dEUS. Fu precisamente il 1 Settembre del 2008 quando riuscimmo a portare sulla spiaggia, nello stabilimento di proprietà del mio amico, questa band di 13 elementi. Dopo quella serata, che ebbe un successo clamoroso, mi iniziò a venire in mente l’idea di far venire i gruppi qui sul nostro territorio anziché macinare sempre l’asfalto per andarli a vedere. Avevo cominciato poi a collaborare con dei locali per far suonare lì delle band, e ho avuto l’onore di essere il direttore artistico per due anni della festa della Madonna del Carmine, patrona di Terracina. Il passo successivo è stato quello di costituire un’associazione culturale e da lì a poco Tracce è venuta alla luce. Dal 2012 ha questa forma di vera e propria rassegna che va da Aprile a Ottobre, all’interno della quale inseriamo i live degli artisti che nell’anno trascorso avevano catturato maggiormente i nostri ascolti.
Ovviamente tutto ciò non sarebbe possibile senza l’aiuto dei miei cari “compagni di avventura” Diego Roma e Pierfederico Pernarella.
Guardando un po’ agli eventi che avete organizzato ho notato un ampio spettro di generi musicali. Secondo quale criterio scegliete gli artisti da proporre all’interno della rassegna?
Non abbiamo mai voluto mettere paletti riguardo al genere musicale.
I progetti che decidiamo di portare sui nostri palchi sono progetti che hanno suscitato in noi delle emozioni. Poi che queste emozioni arrivino dal rock o dall’elettronica, dal neo-classical o dal folk non importa. Il nostro auspicio è che la nostra proposta possa emozionare il pubblico che viene alle serate. Si tratta di una scommessa ma ci piace che sia così.
Questa eterogeneità di suoni si rispecchia nel pubblico, presumibilmente altrettanto variegato, che segue Tracce?
Quello che negli anni abbiamo voluto trasmettere alla gente è l’essere curiosi e il lasciarsi andare, fidandosi delle nostre proposte. La quasi totalità degli artisti che abbiamo ospitato non sono noti al grande pubblico, quindi le persone spesso vengono senza conoscere ciò che ascolteranno. Grandissima parte dei nostri appuntamenti sono a ingresso libero quindi ciò che chiediamo sono appunto la curiosità e un po’ di fiducia.
E dopo 11 anni in cui abbiamo avuto sempre un ottimo riscontro possiamo dire di esserci riusciti.
Nell’imminente ci sono due serate che definirei imperdibili per gli amanti di un certo tipo di minimalismo, caratterizzato da contaminazioni elettroacustiche.
Puoi parlarci innanzitutto di quella di mercoledì 20 Settembre?
Mercoledì prossimo saranno nostri ospiti Daniela Pes e Alessandro Baris.
Daniela è forse l’artista che quest’anno mi ha colpito maggiormente tra le nuove proposte italiane, e non solo. Il suo album “Spira” l’ho trovato estremamente affascinante, prodotto da Jacopo Incane aka Iosonouncane che è sempre una garanzia. Questo è sicuramente un filone, quello delle nuove leve al femminile, che mi piace portare avanti. Negli anni passati abbiamo avuto con noi Maria Chiara Argirò, Marta Del Grandi, Kety Fusco per citare solo le più recenti. Delle musiciste giovanissime che utilizzano un linguaggio nuovo e personale.
Alessandro invece lo conosco da tempo, altro artista assolutamente interessante.
Cercavamo l’occasione giusta per averlo con noi già da qualche anno e finalmente ci siamo riusciti.
La serata sarà a ingresso libero, con inizio alle 21.00, e si svolgerà sotto l’atrio comunale, che è una terrazza al centro storico affacciata su Terracina.
Per quanto riguarda la serata del 5 Ottobre sarà la volta di Bruno Bavota e Chantal Acda, giusto?
Esattamente. Bruno Bavota è un amico di vecchia data di Tracce, questa sarà la sua terza partecipazione alla rassegna. Il disco che ha realizzato con Chantal Acda “A Closer Distance” mi è piaciuto moltissimo. Il concerto vedrà oltre all’esecuzione dei brani di quell’album anche altri appartenenti ai rispettivi repertori di Bruno e Chantal. Ho pensato per l’occasione a una location estremamente suggestiva come quella della Chiesa del Purgatorio, sempre a Terracina. Anche qui l’ingresso sarà gratuito..
Grazie Marco per questa piacevole chiacchierata, non resta che beccarsi ai concerti di Tracce, ciao!
Grazie Francesco ti aspetto e mando un saluto ai lettori di TuttoRock!
Intervista a cura di Francesco Vaccaro
Studente di Ingegneria delle Telecomunicazioni presso l'università La Sapienza di Roma, da sempre animato dalla passione per la musica. Nel 2012 entra nel mondo dell'informazione musicale dove lavora alla nascita e all'affermazione del portale Warning Rock. Dal 2016 entra a far parte di TuttoRock del quale ne è attualmente il Direttore Editoriale, con all'attivo innumerevoli articoli tra recensioni, live-report, interviste e varie rubriche. Nel 2018, insieme al socio e amico Cristian Orlandi, crea Undone Project, rassegna di musica sperimentale che rappresenta in pieno la sua concezione artistica. Una musica libera, senza barriere né etichette, infiammata dall'amore di chi la crea e dalle emozioni di chi la ascolta.