TOTALE APATIA – Intervista a RuSsU
21 Aprile 2016
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Ciao ragazzi, grazie del tempo che ci dedicate, dunque voi siete in giro dal 1997, nel frattempo il mondo musicale è cambiato e non poco, che differenze trovate voi oggi rispetto agli inizi?
Ciao, grazie a voi. Nel 1997 registravamo un demo-tape, su cassetta appunto, si compravano nei primi grossi centri commerciali le audiocassette vergini e, armati di buona volontà, si facevano 100 copie di quella cassetta con lo stereo di casa. Oggi si registra un brano, si cerca subito un’etichetta pronta a produrti, si fa un video, si trovano date da Nord a Sud, anche all’estero..e i concerti, fine anni Novanta, per noi era ancora il “boom”..si organizzavano pullman di nostri amici-fans per venirci a vedere quando suonavamo lontano..oggi si fa il Live in streaming..ai concerti, tranne rare e speciali occasioni, vedi le solite facce, non c’è stato un ricambio di gente ai nostri concerti..solo gli amici e conoscenti continuano a “su/opportarci”.. tutto è più facile, non condannabile a mio parere. Anche io sfrutto la tecnologia, ma da un po’ c’è una saturazione al massimo, anche nel web è difficile attirare l’attenzione di nuove persone..forse il “collasso” dei social network è già vicino per chi, come me, lo usa principalmente per questioni promozionali della band..vedo un po’ scemata l’attenzione della gente più interessata a cercare in rete il nuovo video di Andrea Diprè!
Sempre su questo l’attività live è più facile al giorno d’oggi rispetto agli esordi? I luoghi dove suonare mi pare siano sempre di meno.
Sicuramente suonare è più facile, è vero che ne hanno chiusi molti di locali, anche storici e nelle grandi città però di spazi ne esistono davvero molti, alcuni attrezzati, alcuni meno, dipende un po’ dalle esigenze che una band ha..io , personalmente, organizzo da 20 anni ormai concerti e tratto direttamente io con i gestori/promoter..i posti ci sono, è il gestore, che, visti i tempi che corrono, è sempre meno disposto a rischiare..alcuni , invece, che hanno una fitta programmazione live e tengono botta..è più facile suonare ma è più difficile esigere qualcosa in cambio, oltre al palco..conosco molti locali live che ragionano ormai solo su numero di ingressi per remunerare un artista, una band..ci sono altri invece che sono dei club e ti ci vuole la tessera..lo stesso si può dire dei Circoli Arci..gli unici spazi ancora abbordabili sono alcuni centri sociali..anche se in alcuni casi c’è una lista d’attesa di anni ormai..
Avete aperto per gruppi come i Sick Of It All e i Punkreas, che ricordi avete di queste esperienze?
Con Sick Of It All, suonammo al vecchio Live Club di Trezzo d’ Adda, ma non come totale apatia, ma come Hatebreeders, tributo a Misfits, progetto parallelo ai Totale Apatia di me e il Cresta..ero particolarmento coinvolto nella serata in quanto ne ero anche il promoter..per cui il ricordo non fu tanto del live nostro ma di tutta la serata, uscita bene. Con i Punkreas invece l’amicizia che ci lega ormai da anni fa si che ogni loro nuovo tour ci sia almeno una tappa con noi..speriamo anche in questo loro nuovo, che parte questo week end..
Siete una band ancora ‘classica’ come composizione strumentale, che rapporto avete con l’elettronica?
L’elettronica non rientra nei miei ascolti quotidiani, quello che mi capita di sentire e può piacermi è un qualcosa che si avvicina all’Hardcore o la Dub-step, ritmi serrati insomma..conosco una band validissima a tal proposito, gli INCOMPRENSIBILE FC. .nostri amici
Progetti futuri? State già lavorando ad un nuovo album?
Fare uscire un nuovo videoclip,Finire il tour con l’estate poi ci ritroveremo l’anno prossimo per trovare il modo di festeggiare i 20 anni di attività!
Pensate di proseguire a mescolare brani in inglese ed in italiano o sceglierete una delle strade?
Con Totale Apatia è stato un po’ un azzardo, il nostro fanbase è composto da chi ha vissuto l’esplosione del punk rock made in Italy (punkreas, pornoriviste, peter punk, derozer, moravagine…) come noi, che ne siamo stati parte…era solo una prova da superare, nata dalla prima idea che era di farne solo 1 di brano in lingua inglese..poi mi son fatto prendere un po’ la mano…per il futuro magari ci studieremo un’altra prova, mi piacerebbe una cosa alla “thedecline” dei NOFX! Ma in italiano.
Il nome Totale Apatia da cosa è nato?
Adolescenza, pomeriggi doposcuola, nebbie, oratorio o campo di calcio..poi è arrivata la musica, e il punk rock..siamo nati, diciamo, per sfidare e combattere il nostro nome..
Cosa ne pensate della distribuzione digitale della musica?
Ogni mezzo per divulgare musica, gratuito o meno, è bene accetto solo che siamo al collasso, troppo in poco tempo e l’ascolto diventa più selettivo..a me, ultimamente, bastano 10 secondi di un brano che se non mi piace ne ascolto subito un altro..ci siamo troppo abituati ad avere tutto in poco tempo…. mi piacerebbe avere 24 ore al giorno possibilità di ascoltarmeli tutti i brani..
Del fenomeno dei talent che visione avete?
Come sopra ogni mezzo è lecito..anche i talent, pur riconoscendo che sono il manifesto della musica usa e getta…. la vita di un artista che vi ha partecipato può trarne vantaggi magari all’inizio darti visibilità ma i patti sono chiari…. te non sarai mai te stesso, non scriverai i brani che canterai, non andrai nelle trasmissioni che vorrai…. altri lo faranno per te e così il tuo declino non sarà nemmeno lento…. ho incontrato in venti anni di concerti talenti che non hanno avuto bisogno di un talent per girare il mondo con la loro musica, scritta e suonata da loro….
Per chiudere poco seriamente, ma i nomi della band ve li ha suggeriti Walt Disney?
Aha ahhhahhh..grande! Si se fosse doppiato in dialetto bresciano si! 🙂
MAURIZIO DONINI
Band:
Russu (chitarra e voce)
Cresta (basso)
Ringhio (batteria e cori)
Ventu (Chitarra e cori)
Ciao, grazie a voi. Nel 1997 registravamo un demo-tape, su cassetta appunto, si compravano nei primi grossi centri commerciali le audiocassette vergini e, armati di buona volontà, si facevano 100 copie di quella cassetta con lo stereo di casa. Oggi si registra un brano, si cerca subito un’etichetta pronta a produrti, si fa un video, si trovano date da Nord a Sud, anche all’estero..e i concerti, fine anni Novanta, per noi era ancora il “boom”..si organizzavano pullman di nostri amici-fans per venirci a vedere quando suonavamo lontano..oggi si fa il Live in streaming..ai concerti, tranne rare e speciali occasioni, vedi le solite facce, non c’è stato un ricambio di gente ai nostri concerti..solo gli amici e conoscenti continuano a “su/opportarci”.. tutto è più facile, non condannabile a mio parere. Anche io sfrutto la tecnologia, ma da un po’ c’è una saturazione al massimo, anche nel web è difficile attirare l’attenzione di nuove persone..forse il “collasso” dei social network è già vicino per chi, come me, lo usa principalmente per questioni promozionali della band..vedo un po’ scemata l’attenzione della gente più interessata a cercare in rete il nuovo video di Andrea Diprè!
Sempre su questo l’attività live è più facile al giorno d’oggi rispetto agli esordi? I luoghi dove suonare mi pare siano sempre di meno.
Sicuramente suonare è più facile, è vero che ne hanno chiusi molti di locali, anche storici e nelle grandi città però di spazi ne esistono davvero molti, alcuni attrezzati, alcuni meno, dipende un po’ dalle esigenze che una band ha..io , personalmente, organizzo da 20 anni ormai concerti e tratto direttamente io con i gestori/promoter..i posti ci sono, è il gestore, che, visti i tempi che corrono, è sempre meno disposto a rischiare..alcuni , invece, che hanno una fitta programmazione live e tengono botta..è più facile suonare ma è più difficile esigere qualcosa in cambio, oltre al palco..conosco molti locali live che ragionano ormai solo su numero di ingressi per remunerare un artista, una band..ci sono altri invece che sono dei club e ti ci vuole la tessera..lo stesso si può dire dei Circoli Arci..gli unici spazi ancora abbordabili sono alcuni centri sociali..anche se in alcuni casi c’è una lista d’attesa di anni ormai..
Avete aperto per gruppi come i Sick Of It All e i Punkreas, che ricordi avete di queste esperienze?
Con Sick Of It All, suonammo al vecchio Live Club di Trezzo d’ Adda, ma non come totale apatia, ma come Hatebreeders, tributo a Misfits, progetto parallelo ai Totale Apatia di me e il Cresta..ero particolarmento coinvolto nella serata in quanto ne ero anche il promoter..per cui il ricordo non fu tanto del live nostro ma di tutta la serata, uscita bene. Con i Punkreas invece l’amicizia che ci lega ormai da anni fa si che ogni loro nuovo tour ci sia almeno una tappa con noi..speriamo anche in questo loro nuovo, che parte questo week end..
Siete una band ancora ‘classica’ come composizione strumentale, che rapporto avete con l’elettronica?
L’elettronica non rientra nei miei ascolti quotidiani, quello che mi capita di sentire e può piacermi è un qualcosa che si avvicina all’Hardcore o la Dub-step, ritmi serrati insomma..conosco una band validissima a tal proposito, gli INCOMPRENSIBILE FC. .nostri amici
Progetti futuri? State già lavorando ad un nuovo album?
Fare uscire un nuovo videoclip,Finire il tour con l’estate poi ci ritroveremo l’anno prossimo per trovare il modo di festeggiare i 20 anni di attività!
Pensate di proseguire a mescolare brani in inglese ed in italiano o sceglierete una delle strade?
Con Totale Apatia è stato un po’ un azzardo, il nostro fanbase è composto da chi ha vissuto l’esplosione del punk rock made in Italy (punkreas, pornoriviste, peter punk, derozer, moravagine…) come noi, che ne siamo stati parte…era solo una prova da superare, nata dalla prima idea che era di farne solo 1 di brano in lingua inglese..poi mi son fatto prendere un po’ la mano…per il futuro magari ci studieremo un’altra prova, mi piacerebbe una cosa alla “thedecline” dei NOFX! Ma in italiano.
Il nome Totale Apatia da cosa è nato?
Adolescenza, pomeriggi doposcuola, nebbie, oratorio o campo di calcio..poi è arrivata la musica, e il punk rock..siamo nati, diciamo, per sfidare e combattere il nostro nome..
Cosa ne pensate della distribuzione digitale della musica?
Ogni mezzo per divulgare musica, gratuito o meno, è bene accetto solo che siamo al collasso, troppo in poco tempo e l’ascolto diventa più selettivo..a me, ultimamente, bastano 10 secondi di un brano che se non mi piace ne ascolto subito un altro..ci siamo troppo abituati ad avere tutto in poco tempo…. mi piacerebbe avere 24 ore al giorno possibilità di ascoltarmeli tutti i brani..
Del fenomeno dei talent che visione avete?
Come sopra ogni mezzo è lecito..anche i talent, pur riconoscendo che sono il manifesto della musica usa e getta…. la vita di un artista che vi ha partecipato può trarne vantaggi magari all’inizio darti visibilità ma i patti sono chiari…. te non sarai mai te stesso, non scriverai i brani che canterai, non andrai nelle trasmissioni che vorrai…. altri lo faranno per te e così il tuo declino non sarà nemmeno lento…. ho incontrato in venti anni di concerti talenti che non hanno avuto bisogno di un talent per girare il mondo con la loro musica, scritta e suonata da loro….
Per chiudere poco seriamente, ma i nomi della band ve li ha suggeriti Walt Disney?
Aha ahhhahhh..grande! Si se fosse doppiato in dialetto bresciano si! 🙂
MAURIZIO DONINI
Band:
Russu (chitarra e voce)
Cresta (basso)
Ringhio (batteria e cori)
Ventu (Chitarra e cori)
http://www.tuttorock.net/recensioni/totale-apatia-generazione-di-fenomeni
http://www.totaleapatia.it
https://www.facebook.com/TOTALE-APATIA-97304660957
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Maurizio Donini
CEO & Founder di TuttoRock - Supervisore Informatico, Redattore della sezione Europa in un quotidiano, Opinionist in vari blog, dopo varie esperienze in numerose webzine musicali, stanco dei recinti mentali e di genere, ho deciso di fondare un luogo ove riunire Musica, Arte, Cultura, Idee.