TOMMI KARPPANEN – INTERVISTA AI TAD MOROSE per parlare dell’uscita di “ST. DEMON …
Ciao e benvenuti tra le pagine di Tuttorock.net. Parliamo subito di “St. Demonius”, come è stato il processo compositivo dei brani?
Ciao Tuttorock.net! Fortunatamente questa volta il processo compositivo è stato molto semplice, gran parte dei brani sono stati scritti durante le prove, ognuno di noi ha portato qualche idea, è stato un vero lavoro di gruppo. Ma come sempre ci siamo dati una scadenza, affrettandoci solo quando siamo stati sicuri del risultato finale.
I Tad Morose hanno quasi 24 anni di carriera, siete soddisfatti di questo lungo percorso musicale?
Beh, si potrebbe rispondere a questa domanda in due modi diversi. Sì, nel senso che la band è sopravvissuta attraverso le difficoltà, cambi di line-up, e che ancora gode di una certa visibilità e continuiamo ancora oggi. Tuttavia ci sono sempre i lati oscuri di una carriera che dura da oltre due decenni. La lunga pausa dopo “Modus Vivendi” è stato per un momento veramente difficile, almeno considerando il tempo sprecato inutilmente.
Come mai è passato molto tempo da “Matters Of The Dark” a “Modus Vivendi”, quali sono stati i problemi che hanno causato questp lungo periodo di fermo?
Dopo “Modus Vivendi” 3 su 5 membri hanno lasciato la band. Uno dopo l’altro. Prima Urban Breed, poi Daniel Olsson e infine Anders Modd. Ci è voluto un po’ di tempo per ricostruire la band. Ma ad essere onesti, l’unica cosa che veramente tenevamo era la registrazione di “Revenant”. Penso che lo abbiamo registrato almeno 5 volte (con qualche canzone sostituii ogni volta). “Revenant” era veramente ossessionato dallo spirito di Jack Murphy.
“Revenant” è stata la rinascita dei Tad Morose?
Sì, ed è stato come una nuova luce che ci ha permesso di rilassarci su un divano, dopo tanto stress. Come definite voi il vostro genere musicale? Nel vostro sound oltre al Metal classico, si può ascoltare anche doom e progressive!Heavy Metal. Puro e semplice Heavy Metal, noi preferiamo così.
Quali sono invece le vostre influenze musicali?
Sono veramente tante, ma gruppi come Judas Priest, Black Sabbath, King Diamond, Savatage, Crimson Glory, Queensryche e Accept, soni sicuramente le principali..
Il disegno di copertina è molto bello, ha un significato particolare?
No, o sì! Ahahah!! L’edificio abbandonato simboleggia “il vuoto del nulla”. E sì, l’influenza arriva anche dalla copertina di “Them” di King Diamond.
Parlami ora dei testi, di cosa trattano?
Questa volta il testo è basato molto sullo stato dell’umanità. La nostra incapacità di migliorare noi stessi come specie sociale e la nostra propensione a mentire, distruggono e uccidono tutto intorno a noi, anche noi stessi.
A breve partirete per un tour europeo?.
Sì, saremo in Europa occidentale all’inizio di settembre. E ‘davvero bello essere nuovamente in tour.
Come è stata la vostra esperienza al Prog Power Festival?
Io personalmente non ero ancora nella band, ma mi capita di sedermi e ascoltare Peter (Moren, il batterista – nda) e Krunt (Andersson, il chitarrista – nda) che ricordano dei momenti indimenticabili e da quello che sento è stata veramente una splendida esperienza che piacerebbe rivivere anche a me.
Quale è l’album e la canzone che preferisci dei Tad Morose?
Personalmente penso adoro “Matters Of The Dark” , almeno dei brani più vecchi. Miglior canzone per me è “Forlorn”, da “St. Demonius”, perché è maledettamente energica e divertente da suonare dal vivo.
Grazie del tempo che ci hai concesso, è stato un vero piacere e chiudi l’intervista con un messaggio ai nostri lettori ed ai vostri fans italiani.
Grazie a Tuttorock e a te Fabio per l’intervista e per i nostri fan in Italia, voglio dire: Resistete, a breve saremo pronti a suonare dal vivo e ci vedremo presto e spesso!!
FABIO LOFFREDO
http://tadmorose.se
https://www.facebook.com/tadmorose
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!