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THOMAS SILVER – Intervista al fondatore degli Hardcore Superstar sul suo lavoro soli …

THOMAS SILVER – Intervista al fondatore degli Hardcore Superstar sul suo lavoro soli …

Thomas silver

Oltre seguire il suo concerto che trovate nelle nostre pagine, ecco l’intervista a Thomas Silver, fondatore ed ex chitarrista della rock band svedese Hardcore Superstar che ora vive nel nostro Paese.

Ciao Thomas, benvenuto dalla webzine Tuttorock, prima di tutto come va il tuo primo disco da solista “The Gospel According to Thomas”?
Ciao e grazie per questa intervista. Beh, sono tempi diversi per me rispetto a quando ero nella mia ex band. Allora la gente comprava ancora CD e non esisteva Spotify. Quindi, ovviamente, a causa di ciò le vendite degli album erano molto più alte allora. Immagino che per tutte le band e gli artisti questa sia la stessa situazione al giorno d’oggi. In questi giorni ci concentriamo tutti sul vinile e ovviamente anche su Spotify. The Gospel According to Thomas è disponibile anche su CD ma non sono state vendute molte copie. Le vendite del vinile sono state buone, la prima stampa è stata esaurita abbastanza velocemente e abbiamo fatto una ristampa. Ne rimangono pochi da acquistare su Rockhouse.se. È disponibile in vinile oro o viola. Molto bello. Ma non ho fatto questo album con intenzioni di vendita, l’ho fatto solo per il mio bene. Non mi importava se avesse venduto 2 copie oppure 2000. L’ho fatto per me. Sono ancora abbastanza stanco del business musicale.

In questo album parli della tua vita dopo gli Hardcore Superstar, quindi dal 2008 ad oggi, qual è la traccia a cui ti senti maggiormente legato in quest’ultimo episodio e quale quella dell’era della band che hai fondato nel 1997?
È una domanda difficile a cui rispondere. Mi piacciono tutte. Caught Between Worlds riassume ciò abbastanza bene. Se ti riferisci a quale canzone degli Hardcore Superstar mi piace di più, è altrettanto difficile rispondere. Mi piacciono di più gli ultimi due album che ho fatto con la band, ma tutti gli album hanno delle canzoni fantastiche. È difficile nominarne solo una, le amo tutte. È come chiedere a qualche genitore “qual’ è il tuo figlio preferito?”.

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Ti mancano il periodo degli Hardcore Superstar e gli altri membri di quella band o sei contento della tua scelta?
Sono ancora felice della mia scelta. Certamente ci sono momenti in cui mi mancano molto i ragazzi ma restiamo ancora in contatto abbastanza spesso. Sto ancora aspettando di trovare un punto d’incontro per fare alcuni concerti insieme, ne abbiamo parlato un pò e spero che accada. Penso che alcuni fan lo vorrebbero. Thomas Silver che apre i live degli Hardcore Superstar, suona bene. La cosa divertente è che probabilmente è Vic Zino (il chitarrista che ha sostituito Thomas ndr), o Vic Stronzino, come lo chiamo io, colui con cui ho più contatti. Naturalmente anche Adde. È ancora la metà del mio cervello. Abbiamo avuto una connessione musicale che non credo io possa mai più avere.

Hai suonato in concerti in tutto il mondo di fronte a molte persone, ora suoni in piccoli club in tutta Italia, ti senti sottovalutato per questo o non ti interessa?
A volte mi viene in mente il fatto di aver suonato allo Stadio Delle Alpi di Torino e in tutte quelle grandi location. Ma per essere totalmente onesto, quando si suona di fronte a un pubblico così grande, non si ha un vero collegamento con il pubblico. A volte c’è troppa distanza con la folla. Mi piace esibirmi in tutti i tipi di posti, anche quelli molto piccoli. Non ho un ricordo particolare di quei grandi spettacoli, ma ricorderò sempre quando gli Hardcore Superstar suonarono in un piccolo club in Germania davanti a tre persone e ad un cane.

Che differenza hai trovato nel lavorare nell’ambiente musicale in Svezia e farlo in Italia?
Trovo che la Svezia sia un pò noiosa. Almeno per me, al momento. Non si sono preoccupati così tanto dell’uscita del mio disco solista. E’ difficile trovare luoghi dove poter fare concerti. Immagino di dovermi far crescere la barba e di indossare forse i pantaloni a zampa di elefante (ride ndr).  La Svezia sta seguendo le nuove tendenze ma allo stesso tempo si attacca alle vecchie. Attualmente è una specie di revival dell’hard rock degli anni 70, con tonnellate di gruppi tutti uguali tra loro. Una persona in Svezia, con la quale stavo parlando di un possibile concerto nel suo club, disse, riguardo alla mia pagina Facebook: “Non hai abbastanza follower”. Io gli ho risposto che Gesù aveva solo 12 seguaci! Eccoti la Svezia (ride ndr).

Puoi dirmi qualcosa dei tuoi piani futuri?
Non so davvero cosa sarà del mio futuro. Penso che farò un altro album, forse qui in Italia, non lo so. Per ora stiamo suonando il più possibile. Potrebbe esserci un maxi vinile con due brani acustici e due brani nuovissimi nel prossimo futuro, rimanete sintonizzati! Forse ci trasferiremo in una città più grande, come Perugia o, si spera, Firenze. Ho molti amici nel capoluogo toscano e non è così lontano da qui. In questo momento non ho alcuna intenzione di tornare in Svezia ma, se la mia ragazza vorrà spostarsi, la seguirò. Lei mi ha seguito ovunque e ha rinunciato a cose della sua vita per me, quindi è ora che io faccia lo stesso per lei. Lei è tutto per me.

Da quanto tempo vivi in Italia e quanto è stato convincente Daniele Petri, il tuo attuale bassista, per il tuo trasferimento?
Ormai vivo in Italia da quasi un anno e Daniele Petri è il motivo principale per cui sono venuto qua. Inizialmente dovevo essere qui solo per alcune settimane, ma è così dannatamente difficile dire addio agli italiani. Ci vuole un’eternità. Quindi ho finito per prendere un appartamento nel vostro Paese. La mia ragazza mi ha raggiunto poco tempo dopo e piace molto ad entrambi vivere qui. Dopo un pò ho trovato degli amici e degli appoggi fantastici e ovviamente tutta la mia band è italiana, con Luca Montegiove alla chitarra e Luca Cetroni alla batteria. I ragazzi della RedSeven mi stanno costruendo gli amplificatori più incredibili e sono diventati davvero degli amici fantastici per me. Anche il genio Luigi Valenti, che costruisce le mie chitarre, è un grandissimo amico. Tuoro sul Trasimeno è un posto molto piccolo e in inverno è come una città di zombie, ma mi piace.

Grazie mille per questa intervista, vuoi dire qualcosa ai lettori di Tuttorock?
Grazie per avermi ospitato sulle pagine di Tuttorock, spero di incontrarvi presto. Inoltre, in generale, non fatevi ingannare dai messaggi di propaganda!

MARCO PRITONI

https://www.facebook.com/thomassilverband/
https://www.instagram.com/silver.thomas/
https://www.youtube.com/watch?v=dyLfIXgvU7w
https://www.youtube.com/watch?v=lva9usVsgys

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ENGLISH VERSION

 

THOMAS SILVER – Interview by Marco Pritoni

Hi Thomas, welcome by the webzine Tuttorock, first of all how your first solo record “The Gospel According to Thomas” is going?
Hi and thanks for having me. Well, its different times for me compared to when i was in my former band. Back then people still bought CDs and there was no such thing as Spotify. So of course because of that the album sales was a lot bigger back then. I guess for all bands and artists this is the same situation. These days we all focus on Vinyl and of course also Spotify. The Gospel According to Thomas is also available on CD but it hasn’t sold any extreme numbers. The vinyl sales has been good, the first print was sold out pretty fast and we made another pressing. There is a few left to buy at Rockhouse.se. It is available in gold or purple vinyl. Very cool. But i did not make this album with any other intention then that i just needed to do it for my own sake. I did not care if it sold 2 copies or 2000. I did this for me. I am still pretty tired of the whole music business thing. 

In this album you talk about your life after Hardcore Superstar, so, from 2008 to today, what is the track you feel most attached to in this last episode and which one of the era of the band you founded in 1997?
It’s a difficult question to answer for me. I like them all. Caught Between Worlds sums it up pretty good. If you are referring to which HCSS song i like the best, it is just as difficult to answer. I like the two last albums i did with the band the most but all albums have some great songs. It’s hard to name just one.  Its like saying who is your favorite child. I love them all.

How long have you lived in Italy and how convincing was Daniele Petri, your current bassist, for your transfer?
I have now lived hear almost exactly one year and Daniele Petri is the major reason i came here. It was originally only for a few weeks that I should be here but it’s so damn hard to say goodbye to Italians. It takes forever. So i ended up getting an apartment here. My girlfriend came shortly after and we really enjoy living here. After a little time i got some awesome friends here, fantastic endorsements and of course my entire band is Italian. Luca Montegiove on guitar and Luca Cetroni on the drums. The guys from RedSeven amps are building me the most amazing amplifiers and they have really become fantastic friends to me. Also the genius Luigi Valenti, who builds my guitars is an incredibly good friend. Tuoro sul Trasimeno is a very small place and in the winter its like a zombie town. But i like it.

Do you miss the Hardcore Superstar period and the other members of that band or are you happy with your choice?
I am still happy with my choice. Certainly there is moments when i miss the guys a lot but we still stay in touch pretty often. I am still waiting to get that opening spot for some gigs. We have talked about it a little and i hope it will happen. I thinks some fans would like that line up. Thomas Silver opening up for Hardcore Superstar, sounds like a nice bill. Funny thing is that its probably Vic Zino, or Vic Stronzino as i call him, i have most contact with. Of course also Adde. He is still half my brain. We had a musical connection i don’t think i will ever have again.

You played in concerts around the world in front of many people, now you play in small clubs around Italy, do you feel undervalued for this or you don’t care?
Sometimes i get reminded of the fact that i have played Stadio Delle Alpi in Turin and all those big venues. But to be completely honest, when playing in front if that big of an audience you get no real connection. Its to far from the stage to the crowd sometimes. I like performing in all sorts of places. Even the very small ones. I have almost not a single memory from those huge shows but i will always remember when HCSS played a small club in Germany in front of three people and a dog. 

What difference did you find in working in music in Sweden and doing it in Italy?
I feel that Sweden is a bit boring. At least for me,at the moment. They have not cared so much about my release. Hard to get gigs. I guess i have to grow a beard and wear bellbottoms maybe. Hahaha. Sweden is following trends and are sticking with the old at the same time. At the moment its a kind of a 70 hard rock revival. Tons of bands like that in Sweden. One person in Sweden, who i was speaking to about a gig at his club said regarding my Facebook artist page; You don’t have so many followers! I answered that Jesus only needed 12! That is Sweden for you. Hahaha

Please tell me a little about your future plans.
I don’t really know how the future looks. I think i will make another album, maybe here in Italy, i don’t know. For now we are playing as much as we can. There might be a 4 song maxi vinyl in the near future. With two acoustic songs and two brand new songs. Stay tuned for that. Maybe we will move to a bigger city, like Perugia or hopefully Firenze. I have many friends in Firenze and its not so far from here. Right now i have no plans to move back to Sweden. But if my girlfriend wants to move i will also move. She has followed me everywhere and giving up stuff in her life for that, so its about time i do the same for her. She is my everything.

Thank you very much for this interview, do you want to say something to the Tuttorock webzine readers?
Thanks for having me in Tuttorock webzine and hope to meet you all very soon. Also, don’t believe the hype!

MARCO PRITONI

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