THE PROWLERS – Intervista al batterista Claudio “Dr. K” Cappabianca
Hanno iniziato come cover band degli Iron Maiden nel 1996 e nel 1999 il primo demo, poi una serie di album che li ha visti maturare sempre di più, fino al nuovo album uscito da pochissimo “Closing Circle”, un titolo che piace poco però perché questo potrebbe essere il loro ultimo album. Ne ho parlato con il batterista Claudio “Dr. K” Cappabianca, di seguito l’intervista.
Ciao ragazzi e benvenuti su Tuttorock. Come state?
Tutto bene, grazie!!
E’ uscito da poco il vostro nuovo album “Closing Circle”, come è stato il processo compositivo?
E’ stato lungo e laborioso! Diciamo che, grazie alla tecnologia, adesso è possibile inviare file audio sui quali lavorare senza doversi per forza vedere in sala prove, il che è un bel risparmio di tempo! Ovviamente provare i brani insieme è stato comunque fondamentale per gli arrangiamenti.
C’è sempre una ricerca musicale nel vostro sound. Se non sbaglio eravate partiti come cover band degli Iron Maiden, per arrivate oggi ad un sound che a me pare incorpori anche prog e AOR e una continua ricerca melodica. E’ così?
Esattamente. Non vogliamo essere la “brutta copia” degli Iron Maiden, cerchiamo sempre di mettere del nostro nelle composizioni, infatti abbiamo influenze non solo dal NWOBHM, ma anche dal Power e dal Prog.
Siete sempre sostenitori degli Iron Maiden?
Certo! Chi non lo è??
Che messaggio c’è nei testi dei vari brani?
Alcuni brani raccontano la vita in modo ironico, come Rush Hour che parla di come un motociclista evita il traffico in una grande città (siamo di Roma, ne sappiamo qualcosa o I’ll never be a rich man che parla di un padre che dice al figlio che non sarà mai ricco perché troppo onesto. Walter White l’ho scritta ancora sotto shock dopo aver visto la serie TV Breaking Bad, altri sono riflessioni, storie inventate…
C’è un nuovo ingresso nella line up, il chitarrista Massimo Canfora, perché questa scelta?
I rapporti col nostro precedente chitarrista si sono interrotti, conoscevamo già Massimo e gli abbiamo proposto di sostituirlo e lui ha accettato. Anche il bassista è cambiato, Enrico Sandri è un ottimo musicista, anche lui con tanta esperienza live e in studio.
Ha portato nella band nuove esperienze?
Sicuramente si, Massimo suona in molte band ed ha una grande esperienza, sia a livello live che compositivo.
“Closing Circle” il titolo, il suo significato?
E’ un po’ un titolo conclusivo… non sappiamo se realizzeremo mai altri album in futuro, chi lo sa… ma diciamo che questo album esprime al massimo la nostra maturità compositiva e di musicisti.
Stiamo superando questa pandemia e si torna a suonare dal vivo, voi siete pronti?
Sinceramente no! AHAHHA! Non abbiamo avuto la possibilità di ripassare bene i brani e li dovremo re-imparare prima del prossimo concerto che, speriamo, sia al più presto!!
Come si evolverà il vostro sound del futuro? Avete già qualche idea?
Come dicevo sopra ancora non sappiamo se scriveremo nuovi brani per questa band, ma se dovesse succedere non credo che il sound cambierebbe molto.
Come vedete la situazione dell’heavy metal italiano?
Ci sono molte ottime band in Italia, ma ormai la concorrenza è tantissima ed è molto difficile farsi notare da un pubblico sempre più esigente ed in cerca di cose “diverse” e stimolanti.
Chiudete l’intervista come volete, un messaggio a chi leggerà per entrare nel vostro mondo musicale.
Siamo una band composta ormai da musicisti “maturi”, con molta esperienza e diverse influenze, cerchiamo di dare tutto quello che abbiamo nelle composizioni, senza per forza scimmiottare band più famose. Pensiamo che il nostro album meriti almeno un paio di ascolti. Un saluto a tutti e speriamo di lasciarci alle spalle questa pandemia per sempre!!
FABIO LOFFREDO
Band:
Fabio Minchillo: Voce
Massimo “Reckless Fable” Canfora: Chitarra
Enrico Sandri – Basso
Claudio “Dr. K” Cappabianca: Batteria e voce
Massimiliano “Max” De Stefano: Tastiere
https://www.theprowlers.com/
https://www.facebook.com/theprowlersband/
https://twitter.com/The_Prowlers
https://www.youtube.com/user/ProwsTV
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!