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THE HALO EFFECT – Intervista al bassista Peter Iwers

THE HALO EFFECT – Intervista al bassista Peter Iwers

Ho avuto il piacere di intervistare Peter Iwers, ex bassista degli In Flames che, insieme ad altri quattro membri del passato della melodic death metal band svedese ha formato i The Halo Effect, che presentano l’album di debutto “Days Of The Lost” (Nuclear Blast).

Ciao Peter, benvenuto su Tuttorock, come stai?

Ciao Marco! Sto benissimo, sta andando alla grande. Sono seduto nel patio di casa mia, ho appena fatto una grigliata con i bambini e sto bevendo una birra. La temperatura è buona, cosa molto rara a Göteborg.

Parlami un po’ di questo nuovo progetto che vede membri provenienti da varie line up degli In Flames, quando hai deciso di dare vita a The Halo Effect?

Circa due anni e mezzo fa, Niclas mi ha chiamato e mi ha detto che aveva un’idea, fondare una nuova band, quindi io e lui abbiamo incontrato Daniel con cui ho un’azienda, produciamo birra. Eravamo al birrificio e Nick è venuto da noi, ci siamo seduti e abbiamo parlato della possibilità di fare qualcosa insieme e anche di parlare con Michael. Michael è partito dalla Russia da vero amico, voleva far parte del progetto e, come si è scoperto, anche lui e Niclas ne avevano già parlato. Poi abbiamo chiesto a Jesper se voleva farne parte, perché siamo tutti buoni amici. Abbiamo suonato insieme talmenter tanti anni, ci conosciamo da così tanto tempo, poterlo fare di nuovo insieme sarebbe stato davvero spettacolare. E così abbiamo iniziato ad ascoltare alcune idee che Niclas aveva in mente e poi abbiamo creato delle nuove canzoni e ci è sembrato naturale scrivere insieme e fare musica. Stavamo pensando a come sarebbe suonato o come sarebbe stato anche solo fare qualcosa di molto rilassante, quindi abbiamo dato il via alle operazioni. Eravamo quasi pronti per uscire e informare il mondo sulla nuova band, poi è arrivata la pandemia e tutto è stato chiuso. Quindi abbiamo usato questo tempo per continuare a scrivere musica e prenderci il nostro tempo, intendo registrare demo, registrare l’album, tornare in studio e ritoccare alcune cose. E quando la pandemia finalmente ha iniziato a rallentare, abbiamo potuto effettivamente iniziare a parlare della pubblicazione.

Ascoltando il disco ho sentito il tipico sound di Göteborg trasportato ai giorni nostri, una sensazione molto bella, l’hai provata anche tu ascoltandolo?

Credo di sì. Non abbiamo mai veramente pensato a un certo modo di scrivere, anche la musica in passato con altre band, sai, è sempre venuta in maniera molto naturale. Poi siamo stati considerati parte del Göteborg sound, il che è ovviamente un grande onore. Anche quando abbiamo scritto le canzoni per The Halo Effect, non abbiamo pensato ad un particolare modo di scrivere, abbiamo semplicemente scritto musica ed era naturale che essa suonasse in un certo modo.

Come sono state accolte le vostre canzoni negli show che avete fatto finora?

Abbiamo fatto solo un concerto ed è stato fantastico. Prima di tutto, essere di nuovo sul palco con i miei buoni amici e farlo insieme, avere l’opportunità di suonare in un grande festival senza nemmeno aver pubblicato l’intero album, non ti posso nemmeno descrivere quanto siamo tutti grati per questo. Sembra che alla gente piacciano davvero i nuovi brani e ne sono molto felice perché anche a noi piacciono, sai, abbiamo fatto musica che vogliamo ascoltare noi stessi. Niclas è un po’ come un direttore in questa band, ha scritto molte idee e poi è venuto da tutti noi individualmente, è un genio. Gli ho mostrato le mie idee e Daniel e Jesper hanno mostrato le loro. Niclas è davvero bravo nel modo in cui trae idee dalle persone e nel trasportarle nelle canzoni. Sembra davvero uno sforzo di gruppo al 100%, anche se Niclas è ovviamente la mente che sta dietro a tutto.

Quindi tutte e dieci le canzoni sono principalmente nate dalle idee di Niclas?

No, non necessariamente, ma lui ha aiutato a far emergere le idee di tutti. Per esempio, se io avessi un’idea, lui la ascolterebbe, noi la inseriremmo in altri riff o in una canzone e ne ricaveremmo una traccia. Molte idee sono venute da Daniel, Niclas ha parlato con lui e poi ne hanno ricavato delle canzoni. Siamo andati in studio e abbiamo scritto delle cose e poi Niclas ha aggiunto delle cose che aveva in mente Mikael. Quindi tutti hanno contribuito. Direi che Niclas è sicuramente il ragno della ragnatela, per così dire.

Sono già stati pubblicati 4 video, ne uscirà un altro prima dell’album?

Ci sarebbe un’altra canzone da pubblicare prima dell’album, non sono esattamente sicuro quando ma la casa discografica l’ha in programma.

E riguardo all’artwork dell’album cosa puoi dirmi?

Adrian Baxter, Mikael è un fan della sua pittura, delle sue copertine, si è messo in contatto con lui ed ecco i risultati. Penso che sia davvero fantastico. Ha fatto anche cover individuali per ogni singolo che abbiamo pubblicato, è un artista davvero talentuoso.

Hai lasciato gli In Flames nel 2016, è una scelta di cui ti penti o la rifaresti?

Non lo so. Mi sono divertito moltissimo con gli In Flames per 20 anni, ma quando è arrivato il momento di lasciare ho sentito che questa era la decisione giusta da prendere, quindi non me ne pento. Ho amato ogni momento in cui mi sono trovato in quella band, ma quando ho deciso di andarmene, era davvero il momento giusto per farlo. Ho sempre amato stare sul palco e ho sempre amato suonare, ma ho deciso che era giunto il momento per me di guardare avanti, ovviamente ero triste di non poter più incontrare tutti i fan e di non poter più suonare ai concerti ma la decisione era necessaria per me e per il mio benessere. Ma ora sono felice di tornare a suonare di nuovo.

Che tipo di musica ti piace oggi?

Ascolto molta musica, ascolto di tutto, dipende dall’umore in cui mi trovo. Ascolto molto jazz, molta roba degli anni ’60 e ’70. Ascolto anche molte cose nuove, come l’ultimo album dei Mastodon, è fantastico, amo quella band, penso che siano grandiosi. Amo anche i Gojira, mi piace la buona musica e non mi interessa molto di che stile sia, se è buona, è buona. Poi, ascolto molta musica italiana quando preparo la pizza, amo la pizza e ne preparo molta per la mia famiglia. E spesso quando bevo del vino rosso ascolto un po’ di musica italiana vecchia scuola. Mi piace davvero tutto!

Suonerete qui in Italia?

Penso proprio di sì. Non ho guardato il calendario, faremo questo tour con i Machine Head che arriverà in Italia, ne sono abbastanza sicuro. Amo l’Italia, non vengo lì da tre anni, ma tornerò sicuramente a prescindere. Sono stato un sacco di volte in Toscana e mi piace davvero molto. Sto aprendo il programma, sembra che saremo lì da voi il 4 ottobre!

Che tipo di show si devono aspettare i fan italiani?

Penso che saremo la band di apertura, non possiamo fare molto. Avremo un bel palco ben allestito, potete aspettarvi molta felicità. Sai, saremo di nuovo sul palco insieme, questa cosa mi ha fatto sorridere per tutto lo show allo Sweden Rock e, pensare di tornare di nuovo in Italia, che è un paese che io amo davvero, è fantastico! Speriamo di poter condividere il nostro amore per la musica con voi ragazzi.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa?

Grazie a te Marco! Sai che non vedo l’ora di tornare in Italia e non vedo l’ora di venire a suonare per voi ragazzi. Sarà fantastico e non vedo l’ora di venire nel tuo bellissimo paese anche come turista. Immagino che molte persone lo dicano, ma sono davvero un grande fan dell’Italia e mi piacerebbe trasferirmi lì in futuro perché è un paese molto bello. Vorrei ringraziare tutti per il grande supporto per The Halo Effect e per la mia carriera in passato. Vi sono molto, molto grato. Grazie mille!

MARCO PRITONI

Band:
Mikael Stanne – voce
Niclas Engelin – chitarra
Jesper Strömblad – chitarra
Peter Iwers – basso
Daniel Svensson – batteria

facebook.com/thehaloeffectse

instagram.com/thehaloeefctse/ 

twitter.com/thehaloeffectse

** ENGLISH VERSION **

I had the pleasure of interviewing Peter Iwers, former bassist of In Flames who, together with four other past members of the Swedish melodic death metal band formed The Halo Effect, which present the debut album “Days Of The Lost” (Nuclear Blast).

Hi Peter, welcome to Tuttorock, how are you in general?

Hi Marco! I’m great, I’m doing fantastic. I’m actually sitting on my patio at home, I just did some barbecue with the kids and having a beer. The temperature is nice, which is very rare for Gothenburg.

Tell me a little about this new project that sees members from various In Flames line ups, when did you decide to give life to The Halo Effect?

About two and a half years ago, Niclas called me and told me he had an idea, to start a new band, so he and I met Daniel. I have a company with Daniel, we produce beer. We were at the brewery and Nick came out and we sat down and talked about the possibility of doing something together and also talking to Michael. Michael left Russia as a close friend, he wanted to be part of the project and, as it turned out, he and Niclas had already talked about it too. Then we asked Jesper if he wanted to be a part of it, because we are all good friends. We’ve been playing together for so many years, we’ve known each other for so long, to be able to do it again together would have been truly spectacular. And so we started listening to some ideas that Niclas had and then we created new songs and it felt natural to write together and make music. We were thinking about what it would sound like or what it would be like to just do something very relaxing, so we started. We were almost ready to go out and inform the world about the new band, then the pandemic came and everything was shut down. So we used this time to keep writing music and take our sweet time. I intend to record demos, record the album, go back to the studio and touch up some things, we took our time. And when the pandemic finally started to seem over, we could actually start talking about the publication.

Listening to the record I heard the typical Gothenburg sound transported to the present day, a wonderful feeling, did you also have the same feeling listening to it?

I think so.  We have never really thought about a certain way of writing whatever, music in the past as well, you know, with other bands, came out always very natural. And then it was considered to be part of the Gothenburg sound, which is a huge honour, obviously. When we wrote songs for The Halo Effect, we didn’t really think about a certain way of writing either. We just wrote music and it was natural that it was going to sound a certain way.

How have your songs been received in the shows you have done so far?

We only done one show and it was amazing. First of all, being on stage with my good friends again and doing this together, getting the opportunity to play on a big stage at a big festival without even having released the whole album, I can’t even begin to describe how grateful we all are. It seems like people really like it and I’m very happy about that because we like it, you know, we made music that we want to listen to ourselves. Niclas is kind of like the musical master in this band, he wrote a lot of ideas, and then he came to all of us individually, he is a genius. I showed him my ideas and Daniel and Jesper showed their ones. Niclas is really good in how he gets ideas out of people and creating putting them into songs. This really feels like a 100% group effort, even though Niclas is obviously the mastermind behind it.

So all the ten songs came from Niclas ideas?

No, not necessarily but he helped to bring out ideas of everybody. For instance, if I had an idea, he could listen to it and we put it into some other riffs or into a song and we made a song out of it. A lot of ideas came from Daniel, he talked to him and then they made songs out of it. We came in the studio and we wrote some stuff and then Niclas just added some stuff that Mikael had. So everybody contributed. I’d say that Niclas is definitely the spider in the web, so to speak.

4 videos have already been released, will another be released before the album release?

There would be one more song to release before the album, the record company has a plan for that, I’m not exactly sure when.

And about the artwork of the album what can you say?

Adrian Baxter, Mikael is a fan of his painting, his covers, he got in touch with him and here are the results. I think it’s really cool. He’s also done individual covers for every single we’ve released, so he’s a really talented artist.

You left In Flames in 2016, is it a choice you regret or would you do it again?

I don’t know. I had a fantastic time with In Flames for 20 years but when it was time to leave, I felt this was the right decision to do. So I don’t regret. I loved every moment I was in that band but when I decided to leave, it was time to leave. I always loved being on stage and I always loved playing music, but I just decided that it was time for me to move on and obviously I was sad to not be able to meet all the fans anymore and not be able to play the shows anymore but the decision to leave was necessary for me and for my well-being. But now I’m happy to be back playing music again.

What kind of music do you like today?

I listen to a lot of music, I listen to everything, it depends on what mood I am in. I listen to a lot of jazz, a lot of old 60s and 70s music. I listen to a lot of new stuff as well, like Mastodon latest album, it is fantastic, I love that band, I think they’re great. I love Gojira too, I like good music and I don’t really care too much about what style it is, if it’s good, it’s good. And I mean, I listen to a lot of Italian music when I bake pizza, I love pizza and I do a lot of it for my family. And often when I drink some red wine I listen to some old school Italian music. I really like everything!

Will you play here in Italy?

Yeah, I think we will. I haven’t looked at the schedule, but yeah, we’re doing this tour with Machine Head and it will come to Italy, I’m quite sure. I love Italy, I haven’t been able to go for three years, but I will definitely come back regardless. I’ve been a lot of times in Tuscany of a lot of times and I really love it there. I’m opening the schedule, looks like we’d be there on the 4th of October.

What kind of shows should Italian fans expect?

I think we are the opening band, we can’t do too much. We will have a really nice stage set up, you can expect a lot of happiness. You know, we will be on stage together again, this made me smile throughout the whole show of Sweden Rock and thinking about coming to Italy again, which is a country that I really love, is amazing and hopefully we will be able to share our love for the music with you guys.

Thank you very much for your time, would you like to add something?

Thank to you Marco! You know I can’t wait to come back to Italy and I can’t wait to come and play for you guys. That’s will be amazing and I can’t wait to to come to your beautiful country as a tourist as well. I guess a lot of people say this, but I am truly a big fan of Italy and I’d like to move to Italy in the future because it’s so beautiful. I’d like to thank everybody for some great support for The Halo Effect and for my career in the past. I’m very, very grateful. Thank you very much!

MARCO PRITONI