TEMPERANCE – Intervista alla band “IL METAL ITALIANO HA ANCORA MOLTO DA DIRE …
by tuttorock
23 Ottobre 2015
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Cinque componenti per un genere musicale assai peculiare e di difficile collocamento nel nostro Paese: il metal. Dopo i Lacuna Coil di Cristina Scabbia, siamo lieti di rivedere a capo di una band metal al maschile, una determinatissima lead-voice al femminile: Chiara. In breve tempo esperienze importanti e soddisfazioni hanno costellato la carriera dei Temperance, prima fra tutte l’apertura del concerto degli Splipknot al Postepay Rock in Roma, ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa ci hanno voluto raccontare…
Vi hanno definiti una band “che non perde tempo”. Raccontateci un po’ la vostra ascesa e in che modo avete bruciato le varie tappe che vi hanno portati fin qui.
Marco – Ciao Dafne! Siamo partiti subito in quarta. Dopo pochi giorni dalle prime prove tutti insieme, ormai nel settembre 2013, abbiamo deciso di lanciarci per comporre il materiale per il primo album. L’entusiasmo è stato tale che abbiamo finito i lavori di songwriting dopo poche settimane, chiudendoci poi in studio per registrare il tutto, avendo il master del disco esattamente 3-4 mesi dopo il primo incontro. Da li abbiamo subito trovato una label che potesse pubblicare il debut e abbiamo lavorato sodo per promuovere i nostri brani con una serie di date in Italia, Europa e poi con un tour in America. Tornati dalla California, ci siamo ritrovati carichissimi di tornare a scrivere nuovi brani e anche li in pochissimo tempo è venuto alla luce “ Limitless” uscito poco meno di un anno dopo il primo full-lenght. Abbiamo portato in giro l’album per molte altre date in Europa e ora siamo qui , ancora spinti dalla voglia di viaggiare.
Malgrado il nome inglese “Temperance”, voi siete italianissimi e -per di più- la lead-voice è tutta al femminile. Il genere da voi proposto è definito da voi stessi “modern melodic metal”. Vorrei doamandare innanzitutto a Chiara in che modo si è accostata a un genere così “particolare” e poco diffuso in Italia e poi, a tutti quanti i componenti della band, se ritenete vi sia spazio all’interno del pubblico musicale per il genere da voi proposto.
Chiara – Il mio percorso musicale è iniziato quando avevo dieci anni e, sentendo mio nonno suonare il violino, mi sono avvicinata alla musica e ho iniziato lo studio del pianoforte. Quindi posso dire di aver iniziato con la musica classica, passione che mi ha portata a iniziare in adoloscenza lo studio del canto lirico. Nello stesso periodo mi sono avvicinata anche alla musica metal (che, a mio parere ha molte cose in comune con la classica). A quell punto era piuttosto naturale che diventassi subito fan di band con grandi voci femminili come Nightwish e Within Temptation. Negli ultimi anni poi ho sempre cercato di ampliare la mia cultura musicale e di non limitarmi ai soli due generi da me tanto amati, ma mi sono anche avvicinata ad ascolti molto diversi, come il pop, ad esempio. E’ per questo che cerco di utilizzare tante tecniche diverse nelle canzoni dei Temperance, e penso che quello che suonaimo sia il genere perfetto per dare sfogo alle mie emozioni e per dare vita alle mie diverse sfaccettature.
Che attenzione date alla parte “visual” del vostro progetto? Cosa pensate dei videoclip e quanto valore gli date?
Marco – E’ sicuramente molto importante. Oggi giorno è obbligo per le band lavorare al meglio possibile sui social, piuttosto che sui canali primari come Youtube ecc. quindi è buono avere materiale video, sia lyric che official , per lanciare e promuovere la propria musica.
Chiara, come ti trovi ad essere una sola donna in un gruppo di uomini?
Chiara – Devo dire che come situazione sia effettivamente particolare e che è non sempre facilissimo essere l’unica ragazza della band, ma sono molto contenta del rapporto che ho con i ragazzi, che non mi mettono in disparte e cercano sempre di farmi sentire a mio agio. Direi che a volte i ragazzi mi trattano un po’ come la sorellina di tutti, e ciò comporta sia essere magari più soggetta agli scherzi degli altri, ma allo stesso tempo di essere a volte un po’ più coccolata dal resto della band, anche se in definitiva siamo un gruppo molto compatto ed affiatato e non sentiamo tutta questa differenza di genere
Siete stati la band d’apertura degli “Slipknot” al “Postepay Rock In Roma”, in sostituzione dei King 810; com’è stata quest’esperienza?
Marco – Bellissima assolutamente. Sapevamo di essere molto fuori contesto , ma abbiamo voluto prendere la palla al balzo per poterci mettere alla prova nei confronti di due mostri sacri del metal degli ultimi 20 anni. Il pubblico ha risposto bene ed è sicuramente la soddisfazione più bella che può arrivare in determinate situazioni.
Avete riferimenti stilistici?
Marco – Noi cinque ascoltiamo un sacco di musica, diversa tra tutti noi , ed è naturalmente inevitabile essenza influenzati dai nostri ascolti giornalieri ecc. Detto questo però , anche avendo tante passioni all’infuori del metal, rimane sempre marginale l’apporto ad es. di jazz, o classica , piuttosto che fusion. Generi che fanno parte del nostro quotidiano ma che non sentiamo naturale nel nostro approccio compositivo. Per parlarti invece di band più vicine al nostro genere, ti potrei sicuramente citare Edguy, Kamelot, ma anche Savatage, Angra e molti altri.
Nel panorama musicale odierno del genere metal, avete qualche band da segnalarci o che preferite particolarmente?
Marco – Proprio in questi giorni ho rivisto in sede live i Leprous, che reputo una delle band migliori della scena degli ultimi anni. Ma a parte loro ci sono davvero una miriade di band di talento oggi giorno all’interno dell’underground italiano anche, come ad esempio gli Starsick System, piuttosto che gli Hollow Haze.
Quali saranno le vostre prossime date live?
Marco – A breve annunceremo altre date italiane previste per dicembre , prima di annunciare molte novità per il 2016 . Vi consigliamo quindi di restare sintonizzati sui nostri canali.
Ringraziando Marco, Chiara & Co. Per la disponibilità non possiamo far altro che augurare il meglio a questa band carica di energia rock!
Dafne D’Angelo
www.temperance.it
https://www.facebook.com/temperanceofficial
Vi hanno definiti una band “che non perde tempo”. Raccontateci un po’ la vostra ascesa e in che modo avete bruciato le varie tappe che vi hanno portati fin qui.
Marco – Ciao Dafne! Siamo partiti subito in quarta. Dopo pochi giorni dalle prime prove tutti insieme, ormai nel settembre 2013, abbiamo deciso di lanciarci per comporre il materiale per il primo album. L’entusiasmo è stato tale che abbiamo finito i lavori di songwriting dopo poche settimane, chiudendoci poi in studio per registrare il tutto, avendo il master del disco esattamente 3-4 mesi dopo il primo incontro. Da li abbiamo subito trovato una label che potesse pubblicare il debut e abbiamo lavorato sodo per promuovere i nostri brani con una serie di date in Italia, Europa e poi con un tour in America. Tornati dalla California, ci siamo ritrovati carichissimi di tornare a scrivere nuovi brani e anche li in pochissimo tempo è venuto alla luce “ Limitless” uscito poco meno di un anno dopo il primo full-lenght. Abbiamo portato in giro l’album per molte altre date in Europa e ora siamo qui , ancora spinti dalla voglia di viaggiare.
Malgrado il nome inglese “Temperance”, voi siete italianissimi e -per di più- la lead-voice è tutta al femminile. Il genere da voi proposto è definito da voi stessi “modern melodic metal”. Vorrei doamandare innanzitutto a Chiara in che modo si è accostata a un genere così “particolare” e poco diffuso in Italia e poi, a tutti quanti i componenti della band, se ritenete vi sia spazio all’interno del pubblico musicale per il genere da voi proposto.
Chiara – Il mio percorso musicale è iniziato quando avevo dieci anni e, sentendo mio nonno suonare il violino, mi sono avvicinata alla musica e ho iniziato lo studio del pianoforte. Quindi posso dire di aver iniziato con la musica classica, passione che mi ha portata a iniziare in adoloscenza lo studio del canto lirico. Nello stesso periodo mi sono avvicinata anche alla musica metal (che, a mio parere ha molte cose in comune con la classica). A quell punto era piuttosto naturale che diventassi subito fan di band con grandi voci femminili come Nightwish e Within Temptation. Negli ultimi anni poi ho sempre cercato di ampliare la mia cultura musicale e di non limitarmi ai soli due generi da me tanto amati, ma mi sono anche avvicinata ad ascolti molto diversi, come il pop, ad esempio. E’ per questo che cerco di utilizzare tante tecniche diverse nelle canzoni dei Temperance, e penso che quello che suonaimo sia il genere perfetto per dare sfogo alle mie emozioni e per dare vita alle mie diverse sfaccettature.
Che attenzione date alla parte “visual” del vostro progetto? Cosa pensate dei videoclip e quanto valore gli date?
Marco – E’ sicuramente molto importante. Oggi giorno è obbligo per le band lavorare al meglio possibile sui social, piuttosto che sui canali primari come Youtube ecc. quindi è buono avere materiale video, sia lyric che official , per lanciare e promuovere la propria musica.
Chiara, come ti trovi ad essere una sola donna in un gruppo di uomini?
Chiara – Devo dire che come situazione sia effettivamente particolare e che è non sempre facilissimo essere l’unica ragazza della band, ma sono molto contenta del rapporto che ho con i ragazzi, che non mi mettono in disparte e cercano sempre di farmi sentire a mio agio. Direi che a volte i ragazzi mi trattano un po’ come la sorellina di tutti, e ciò comporta sia essere magari più soggetta agli scherzi degli altri, ma allo stesso tempo di essere a volte un po’ più coccolata dal resto della band, anche se in definitiva siamo un gruppo molto compatto ed affiatato e non sentiamo tutta questa differenza di genere
Siete stati la band d’apertura degli “Slipknot” al “Postepay Rock In Roma”, in sostituzione dei King 810; com’è stata quest’esperienza?
Marco – Bellissima assolutamente. Sapevamo di essere molto fuori contesto , ma abbiamo voluto prendere la palla al balzo per poterci mettere alla prova nei confronti di due mostri sacri del metal degli ultimi 20 anni. Il pubblico ha risposto bene ed è sicuramente la soddisfazione più bella che può arrivare in determinate situazioni.
Avete riferimenti stilistici?
Marco – Noi cinque ascoltiamo un sacco di musica, diversa tra tutti noi , ed è naturalmente inevitabile essenza influenzati dai nostri ascolti giornalieri ecc. Detto questo però , anche avendo tante passioni all’infuori del metal, rimane sempre marginale l’apporto ad es. di jazz, o classica , piuttosto che fusion. Generi che fanno parte del nostro quotidiano ma che non sentiamo naturale nel nostro approccio compositivo. Per parlarti invece di band più vicine al nostro genere, ti potrei sicuramente citare Edguy, Kamelot, ma anche Savatage, Angra e molti altri.
Nel panorama musicale odierno del genere metal, avete qualche band da segnalarci o che preferite particolarmente?
Marco – Proprio in questi giorni ho rivisto in sede live i Leprous, che reputo una delle band migliori della scena degli ultimi anni. Ma a parte loro ci sono davvero una miriade di band di talento oggi giorno all’interno dell’underground italiano anche, come ad esempio gli Starsick System, piuttosto che gli Hollow Haze.
Quali saranno le vostre prossime date live?
Marco – A breve annunceremo altre date italiane previste per dicembre , prima di annunciare molte novità per il 2016 . Vi consigliamo quindi di restare sintonizzati sui nostri canali.
Ringraziando Marco, Chiara & Co. Per la disponibilità non possiamo far altro che augurare il meglio a questa band carica di energia rock!
Dafne D’Angelo
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