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SUPER BESSE – Intervista al cantante Maksim Kulsha

SUPER BESSE – Intervista al cantante Maksim Kulsha

Super Besse band

In occasione dell’Europavox Festival 2019 al Teatro Comunale di Bologna, ho intervistato la band bielorussa dei SUPER BESSE.

Quali sono stati i vostri primi ascolti che vi hanno indirizzato verso la musica? Dichiarate esplicitamente il vostro amore per i Joy Division.
Ho ascoltato molta musica, ma il primo “Wow! Cos’è questa musica?”, è stato con il primo LP degli Interpol. Lo avrò ascoltato dozzine e dozzine di volte, è stato un vero spasso e lo è ancora. Successivamente ho scoperto molta musica in questo campo, come Joy Division, The Cure, Bauhaus, DAF ecc. Che potremmo chiamare post-punk. Al momento stiamo cambiando il nostro suono in un’area più elettronica che potrei definire cold wave.

Voi cantate in russo, non usare l’inglese vi ha creato problemi andando in tour all’estero?
Scriviamo in russo perché a mio avviso è una lingua più aggressiva, qualcosa di speciale per la nostra musica. Parliamo fluentemente il russo, in realtà è la nostra seconda lingua madre. Quando facciamo un tour in Europa o in Asia, non ci sono problemi, le persone ascoltano solo la nostra musica, se sono curiose possono prendere i testi e tradurli.

Quale è la situazione musicale nel vostro paese?
In Bielorussia potresti trovare band e artisti molto carini come: Dlina Volny, Molchat Doma, Mustelide, Petlia Prestrastija, inoltre ci sono molti meravigliosi dj-artisti come Lena Sizova, SDS (Pasha Tereshkov), Artyom Dorokhov, Kraut, Morgotika, Minskiy Personazh. Sono tutti musicisti davvero fantastici. Spero che sempre più pubblico possa godere dei loro suoni.

Come nascono le vostre canzoni?
Non saprei dire se è una specie di sentimento romantico e fantastico a ispirare una canzone. È sempre come un qualcosa di improvviso e particolare che avviene all’interno della testa o del cuore, poi cerchi di descriverlo con parole e note musicali. E quando mi rendo conto di averlo fatto per bene, la cosa mi reca un grande piacere, il mio corpo e le mie mani tremano, è una gioia estrema, quasi una droga. Quindi direi che la mia ispirazione per creare una canzone è data dal fatto che non potrei vivere senza fare musica, dipendo da essa.

Voi avete già suonato in Italia?
Sì, abbiamo suonato a Bologna Europavox, è stato un piacere per noi quella volta e doppio piacere ricevere l’invito a suonare la seconda volta.

Come siete arrivati a partecipare a Europavox?
Abbiamo suonato al Festival musicale di Vilnius, dove siamo stati notati dalla direzione di Europavox, dopo di questo abbiamo ricevuto un invito a suonare in diversi festival e vetrine Europavox. E’ davvero un piacere lavorare con loro! Scoprono incredibili musicisti di talento e li aiutano a diffondere la loro musica in Europa.

E’ la seconda volta che, unici, partecipate al Festival Europavox. Siete orgogliosi di questo?
Assolutamente! Il festival è stato organizzato a un livello super alto, tutti i problemi e l’organizzazione del backstage sono stati risolti perfettamente da un management eccezionale. Le persone che lavorano in questo festival sono di mentalità aperta e meravigliose. Ci piace!

Cosa promettete al pubblico che verrà a vedervi allo storico Teatro Comunale?
Stiamo preparando qualcosa di speciale. Il prossimo anno pubblicheremo il nostro nuovo LP che suonerà con il nostro nuovo sound, e al Teatro Comunale porteremo proprio le canzoni di questo nuovo disco. Ovviamente ci saranno i nostri vecchi successi come Holod o Tak Silno. Sono sicuro che sarà divertente! 

MAURIZIO DONINI

** ENGLISH VERSION **

What were your first plays that led you to music? Explicitly declare your love for Joy Division.
I listened to a lot of music, but first «wow what’s that» was about Interpol first LP. I listened to this dozens and dozens times I guess, it was a blast and still it is. After that I discover a lot of music in this field like Joy Division, The Cure, Bauhaus, DAF etc. that we could call post-punk. For now we are changing our sound to more electronic and cold wave area.

Do you sing in russian language, do you not use English has created problems for you by going abroad?
We sign in Russian, for my thought it’s more aggressive language, something special for our music. We speak Russian fluently, its our second mother tougne actually. When we make tour in Europe or Asia, there is no any problems with it, people just listen to our music, if they curious they could check lyrics and translate.

What is the musical situation in your country?
In Belarus you could find very nice bands and artists like: Dlina Volny, Molchat Doma, Mustelide, Petlia Prestrastija, also there are a lot of wonderful dj-artists like Lena Sizova, SDS (Pasha Tereshkov), Artyom Dorokhov, Kraut, Morgotika, Minskiy Personazh. All of them are really awesome musicians. I hope that more and more audience will catch their sound.

In what ways do you take inspiration to give birth to your songs?
I would not say it’s kind of romantic and awesome feelings to start making the song. It’s always like decease or alien inside of your head or chest, and you are trying to describe it in words and music moves. And when I realize that I did it correctly, I could receive great pleasure, my body and hands are trembling, it’s like relief or drugs. So I would say my inspiration to create a song it’s just the situation that I could not live without making music, addiction to it.

Have you already played in Italy?
Yes, we played in Bologna Europavox, it was a pleasure for us that time and double pleasure to receive invitation to play second time.

How did you get to participate in the Europavox Festival?
We played in Vilnius Music Festival show where we were checked by Europavox management, after that we received an invitation to play at several Europavox festivals and showcases. Really pleasure to work with them! They discover amazing talented musicians and help them to spread their music around Europe.

It is the second time you have participated in the Europavox Festival. Were you the only ones, proud of this?
Of course! Festival was organized in a super hight level, all backlines, backstage questions fixed if we had some, very nice management, people who works in this fest are open minded and wonderful. We love it!

What do you promise the public that will come to see you at the historic Teatro Comunale?
We prepare something special – next year we release our new LP with our new sound, and at Teatro Comunale we will play songs from this album, Of course there would be our old songs like Holod or Tak Silno. I’m sure it will be fun!

MAURIZIO DONINI