SMOKING ROGERS – Intervista all’alternative rock band romana
In occasione dell’uscita del disco di esordio “Comfort Zone”, prevista per il 20 luglio su Seahorse Recordings, ho intervistato la band alternative rock romana Smoking Rogers.
Ciao ragazzi, benvenuti su Tuttorock, parlatemi un po’ di questo vostro album di debutto, “Comfort Zone”, un disco d’esordio che ho apprezzato moltissimo, quando avete scritto i brani?
Ciao a tutti, siamo felici che tu abbia apprezzato l’album, non ci crederai ma ci sono brani nel disco che hanno qualcosa come quindici anni o forse di più, brani che hanno subito rielaborazioni varie per poi arrivare qui in questo disco, insieme ad altre canzoni di più recente scrittura. Nel momento in cui abbiamo avuto un’idea precisa sul suono che volevamo ottenere e che ci rappresentasse alla meglio abbiamo raccolto tutto, smussato, scremato e prodotto l’album registrandolo in presa diretta, aggiungendo sovraincisioni solo dove ritenevamo strettamente necessario.
Cos’è per voi questa comfort zone di cui parlate?
La nostra comfort zone è la band stessa, e tutto l’immaginario che gira intorno ad essa, compreso l’aspetto visivo. Le prove, la scrittura, i suoni, le parole, sono la nostra zona di comfort che ci permette di uscire dal concetto classico di comfort zone, è la nostra comfort zone da viaggio, sia mentale che fisico, ahahaha.
Quando scrivete un brano partite prima da un riff, da un testo o dipende dai casi?
Dipende, a portare le idee in forma embrionale solitamente sono Valeria e Lorenzo, poi lavoriamo collettivamente alla stesura del brano definitivo, ma a volte jammando e partendo da un riff di basso o chitarra, o perché no da un tempo di batteria, sono nati dei brani, poi c’è il discorso testi che per noi è molto importante, e che non arriva necessariamente in un secondo momento, abbiamo una vena cantautoriale che sentiamo sempre il bisogno di esprimere.
Il vostro sound attraversa almeno tre decenni di musica rock, 70, 80 e 90, chi vi ha trasmesso questa passione?
Alcuni di noi vengono da famiglie numerose nel quale la musica era ed è colonna portante della quotidianità, inevitabilmente ne siamo rimasti influenzati poi, sai, come spesso accade, nell’adolescenza leggevamo le biografie dei nostri miti, scoprivamo cosa li aveva influenzati maggiormente e andavamo a cercare quella musica più “vecchia”, pensiamo sia un ciclo continuo che nella musica accade in modo naturale ma al tempo stesso affascinante.
Come vi siete conosciuti e quando avete deciso di formare gli Smoking Rogers?
Ci conosciamo dai tempi delle scuole superiori, tempi in cui avevamo le nostre prime esperienze musicali, ma questa band nasce in tempi più recenti, da un idea di Valeria Di Maggio, Lorenzo Cicerchia e Andrea Camboni, nostro primo bassista e co-autore, ai quali si è aggiunto quasi da subito Teo Lisac alla batteria, da lì in poi c’è stato un susseguirsi di bassisti, approfittiamo per citare e salutare Elisabetta di Giovambattista, che ha inciso l’album e che subito dopo ha lasciato il posto ad Alessandro Scerpa. Nell’ultimo periodo abbiamo deciso di aggiungere la seconda chitarra (anzi terza se contiamo la chitarra acustica spesso presente nei nostri brani e suonata da Valeria), ruolo ricoperto da Maurizio Lollobrigida, che già si era unito alla band in veste di produttore artistico dell’album.
La vostra proposta è molto internazionale, se si dovesse presentare l’occasione, sareste pronti a lasciare definitivamente, o comunque per un periodo lungo, Roma per volare oltreoceano?
Assolutamente sì, anzi, speriamo vivamente che questo accada, stiamo iniziando proprio ora ad affacciarci all’estero.
Immagino vi stiate concentrando su come e dove portare la vostra musica dal vivo, avete già qualche data in programma?
Con tutte le difficoltà del periodo sì, stiamo cominciando a piazzare delle date. Cominceremo il 24 luglio qui a Roma, il resto è tutto in pianificazione.
Un Festival o un palco sul quale vi piacerebbe particolarmente suonare?
Domanda difficile, ce ne sono molti, sicuramente il Primavera Sound. Sarebbe bellissimo se Manuel Agnelli tornasse ad organizzare il Tora! Tora!, quello, a livello nostrano, sarebbe un bel palco per noi.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Grazie a te per lo spazio, e un saluto sincero a tutti. Vogliamo aggiungere un sincero ringraziamento alla Seahorse Recordings e alla NeeCee Agency che hanno capito e sposato la nostra idea e il nostro concetto musicale e stanno facendo un lavoro egregio.
MARCO PRITONI
Band:
Voce, chitarra acustica: Valeria Di Maggio
Voce, chitarra elettrica: Lorenzo Cicerchia
Chitarra elettrica: Maurizio Lollobrigida
Basso, cori: Alessandro Scerpa
Batteria: Teo Lisac
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Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.