SIRENIA – Intervista a Morten Veland, fondatore della symphonic gothic metal band no …
In occasione dell’uscita del nuovo album “Riddles, Ruins & Revelations” su etichetta Napalm Records, ho avuto il piacere di intervistare Morten Veland, fondatore dei Sirenia, band symphonic gothic metal norvegese attiva dal 2001.
Ciao Morten, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, come stai?
Sto bene. Sto cercando di non concentrarmi troppo sulla situazione di merda in cui ci troviamo tutti durante questa pandemia. Cerco di dedicare il più tempo possibile alla creatività e alla composizione di nuova musica.
“Riddles, Ruins & Revelations”, il vostro decimo album in studio, è stato pubblicato il 12 febbraio su Napalm Records. Quando sono state scritte le canzoni?
Le canzoni sono state scritte nel periodo tra l’uscita dell’album precedente e marzo 2020. Quindi tutte le canzoni erano più o meno finite quando la pandemia ha colpito l’Europa con tutta la sua forza.
Hai iniziato prima dai testi o dalle melodie?
Scrivo sempre prima le melodie. Credo che molti compositori lavorino al contrario, ma per me questo sembra essere il modo migliore.
C’è molta più elettronica in questo album rispetto ai precedenti. Pensi di sperimentare nuovi suoni anche in futuro?
Sì, credo che gli elementi elettronici abbiano giocato un ruolo più importante in questo album rispetto ai precedenti. Cerco sempre di portare qualcosa di nuovo e fresco in tavola in ogni album. Quindi continuerò a sperimentare anche in futuro.
Ho ascoltato il disco diverse volte e mi piacciono tutte le canzoni, ma se dovessi sceglierne una direi “Downwards Spiral”. Sei completamente soddisfatto di come suona quando hai ascoltato il disco?
È difficile essere soddisfatti al 100% di qualsiasi cosa, ma abbiamo decisamente spinto forte il più possibile. In retrospettiva troverai sempre alcune cose che vorresti cambiare o qualsiasi altra cosa, ma è così che va, non solo per la musica ma per molte cose. Detto questo, sono molto contento del risultato, il disco suona fresco e moderno e, cosa più importante, suona diverso dalle altre band che ci sono in giro.
C’è anche una cover molto riuscita della canzone “Voyage Voyage” dei Desireless, perché hai scelto questa canzone?
L’album in generale è in qualche modo ispirato agli anni Ottanta, quindi per me avrebbe avuto senso fare una cover di una canzone di quell’epoca. Sono un grande fan di questa canzone da quando è stata pubblicata nel 1986, e l’intera band l’ha ascoltata molto ultimamente. Ho quindi pensato che fosse la canzone giusta di cui fare una cover.
Chi ha realizzato la copertina dell’album?
Gyula Havancsak ha realizzato l’artwork, lui ha disegnato le ultime 4 copertine per noi. È un grande artista e lavoriamo molto bene insieme. Capisce davvero cosa stiamo cercando nell’artwork e riesce sempre a creare quella copertina che riflette perfettamente l’atmosfera dell’album.
20 anni di storia dei Sirenia, hai pensato a qualcosa per festeggiare?
Avevamo molti piani per quest’anno, ma sfortunatamente il Covid 19 ha posto fine a tutto. La maggior parte di quest’anno, sembra, sarà ancora fortemente influenzata dalla pandemia, spero comunque che le cose ricomincino a tornare alla normalità più avanti nel corso dell’anno, magari dopo l’estate. Speriamo di poter ancora fare qualcosa di speciale per i nostri fan e per celebrare il nostro ventesimo anniversario.
Quando hai fondato i Sirenia nel 2001, hai mai pensato che sareste diventati una delle più importanti band symphonic gothic metal del mondo?
Speravo di far conoscere la mia musica ai fan di tutto il mondo e mi sono dedicato completamente alla musica in tutti questi anni. Ho lavorato duramente sin dal primo giorno, e poiché in questi giorni pubblichiamo il nostro decimo album questa è un’altra prova, immagino. 🙂 Mi sento molto fortunato ad essere stato in grado di andare avanti per così tanti anni facendo quello che amo fare.
Come in quasi tutte le band, avete dovuto subire vari cambi di formazione, ora pensi che i Sirenia abbiano una line-up stabile?
Sì, la nostra formazione sembra molto stabile e solida. Tutti gli altri ragazzi nella band sono eccezionalmente professionali e li considero tutti tra i miei migliori amici. Il clima sociale nella band è perfetto. Non li vedo da molto tempo, quindi mi mancano davvero tutti i miei compagni di band. Spero che la pandemia finisca presto, così potremo tornare a viaggiare, fare tournée ed esibirci dal vivo.
Purtroppo i live sono ancora fermi, quali sono i tuoi progetti musicali futuri?
Per ora mi concentro sulla promozione del nuovo album dei Sirenia il meglio che posso e passo molto tempo a comporre nuova musica. Ho intenzione di pubblicare quest’anno nuova musica dal mio progetto solista Sirenia, e forse anche da un altro progetto.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi dire qualcosa ai vostri fan italiani?
Vorrei salutare tutti i nostri fan italiani, vi prego di stare al sicuro in questi tempi folli. Ci auguriamo di rivedervi tutti non appena la situazione lo consentirà, nel frattempo, godetevi il nostro nuovo album “Riddles, Ruins & Revelations”.
MARCO PRITONI
Band:
Chitarre, basso, voci, tastiere, programmazioni: Morten Veland
Chitarra solista: Nils Courbaron
Voci: Emmanuelle Zoldan
Batteria: Michael Brush
https://sirenia.no/
https://www.facebook.com/sirenia
https://www.instagram.com/sireniabandofficial/
https://www.youtube.com/channel/UCnseTpmd1i1TlyXb_4vmLbA
https://label.napalmrecords.com/sirenia
** ENGLISH VERSION **
On the occasion of the release of the new album “Riddles, Ruins & Revelations” on Napalm Records label, I had the pleasure of interviewing Morten Veland, founder of Sirenia, the Norwegian symphonic gothic metal band active since 2001.
Hi Morten, welcome to the pages of Tuttorock, how are you doing in general?
I am ok. Trying to not focus too much on the shit situation we all find ourselves in during this pandemic. I try to spend as much time as possible on being creative and composing new music.
“Riddles, Ruins & Revelations”, your tenth studio album, has been released on February 12th via Napalm Records. When were the songs written?
The songs were written in the period from the release of the previous album and up until March 2020. So all the songs were more or less finished by the time the pandemic hit Europe with full force.
Did you start with the lyrics or the melodies first?
I always write the melodies first. I believe that a lot of composers work the other way around, but for me this seems to be the best way.
There is much more electronics on this album than the previous ones. Do you plan to experiment with new sounds also in the future?
Yes, I believe that the electronic elements played a bigger part in this album than in previous ones. I always try to bring something new and fresh to the table with every album. So I will continue to experiment in the future as well.
I have listened to the record several times and I like all the songs, but if I had to choose one, I would say “Downwards Spiral”. Did you completely satisfied with how it sounds when you listened to the record?
It is hard to be 100% satisfied with anything, but we definitely pushed it as hard as we could. In retrospect you will always find some things that you would like to change or whatever, but that is the way it goes, not only for music but for many things. That being said I am very happy with the result, it sounds fresh and modern, and most important it sounds different from the other bands out there.
There is also a very successful cover of Desireless’s song “Voyage Voyage”, why did you choose this song?
The album in general is somewhat inspired by the eighties, so to me it would make sense to do a cover from a song from this era. I have been a big fan from this song since it was released back in 1986, and it is a song that the whole band has listened to a lot lately as well. I had a vision that this song would be fitting for us to do a cover version of.
Who made the album cover?
Gyula Havancsak made the artwork, he has designed the 4 last covers for us. He is a great artist, and we work very well together. He really understands what we are looking for in the artwork, and he always manages to create a cover that perfectly reflects the atmosphere of the album.
20 years of history of Sirenia, have you thought of something to celebrate this?
We had a lot of plans for this year, but unfortunately Covid 19 put an effective stop to it all. Most of this year looks like it will be strongly affected by the pandemic still. I hope however that things will begin to go back to normal later in the year, maybe after summer. We hope that we will still be able to do something special for our fans, and to celebrate our 20th anniversary.
Did you ever think when you founded Sirenia in 2001 that you would become one of the most important symphonic gothic metal bands in the world?
I had hopes of bringing my music out to music fans around the world. And I have been dedicating myself fully to the music all of these years. I have been working hard since the first day, and as we release our tenth album these days that is another proof I guess. 🙂 I feel very fortunate to have been able to go on for so many years, doing what I love to do.
As in almost all bands, you have had to go through various lineup changes, now do you think Sirenia are in the stable lineup?
Yes, our lineup feels very stable and solid. All of them are exceptionally professional and I consider all of them among my very best friends. The social climate in the band is perfect. I have not seen them in a long time, so I really miss all of my band mates. I hope that the pandemic will be over soon, so we can get back to travelling and touring and perform our music live.
Unfortunately live shows are still stopped, what are your future musical projects?
For now I focus on promoting Sirenia’s new album the best I can, and I spend a lot of time composing new music. I have intentions of releasing new music from my solo project Sirenia this year, and maybe from another project too.
Thank you very much for your time, do you want to say something to your Italian fans?
I would like to say cheers to all our Italian fans, please stay safe in these crazy times. We hope to see you all again as soon as the situation allows so. In the meantime please enjoy our new album ‘Riddles, Ruins & Revelations’.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.