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SIRENIA – Intervista a Morten Veland

SIRENIA – Intervista a Morten Veland

In occasione dell’uscita del nuovo album “1977” su etichetta Napalm Records, ho avuto il piacere di intervistare Morten Veland, fondatore dei Sirenia, band symphonic gothic metal norvegese attiva dal 2001.In occasione dell’uscita del nuovo album “1977” su etichetta Napalm Records, ho avuto il piacere di intervistare Morten Veland, fondatore dei Sirenia, band symphonic gothic metal norvegese attiva dal 2001.

Ciao Morten, benvenuto su Tuttorock, parliamo del nuovo album dei Sirenia, “1977”, che è il tuo anno di nascita, perché hai scelto questo titolo?

Ciao Marco, è stato lì che tutto è iniziato per me. E gli anni ’70 sono stati un decennio molto vicino al mio cuore. In quel periodo è nata la musica heavy metal e ci sono state cose interessantissime nel mondo della musica. Le band erano veramente sperimentali, c’erano molti nuovi stili musicali e molte band leggendarie sono nate in quegli anni, alcune anche un po’ prima ma hanno avuto la loro svolta o si sono affermate durante gli anni ’70 .

Anche questa volta sei partito prima dalla parte melodica e poi dai testi?

Sì, esatto, con questo album è stato lo stesso. E penso che sia sempre stato così da quando ho iniziato a scrivere canzoni, quando avevo 14 anni. La musica e le melodie normalmente mi vengono in mente mentre lavoro sulle canzoni, sugli arrangiamenti e su quel genere di cose, quindi ci sono sempre melodie che girano in fondo alla mia mente. Verso la fine del processo le affino un po’ per migliorarle e poi comincio a scrivere i testi e tutto è pronto. Non sono sicuro di come agiscano gli altri, voglio dire, so che ci sono persone nel metal che lo fanno come me ma, negli altri generi musicali, so che è più frequente scrivere prima i testi e poi fare le melodie. Immagino che probabilmente entrambi i modi siano abbastanza normali.

Che feedback hai avuto dall’album? Ti dico che mi piace molto tutto dall’inizio alla fine e non riesco a scegliere la mia traccia preferita.

Prima di tutto sono molto felice di sentire quello che hai detto sull’album. Penso che il feedback sia stato più o meno come sempre, molto contrastante. I Sirenia sono una band che esiste da 23 anni e questo è il nostro undicesimo album, quindi abbiamo pubblicato molta musica in passato e penso anche che ogni album sia abbastanza diverso dagli altri. Penso che i fan si aspettino cose diverse, alcuni sperano che suoni come quell’album e altri sperano che suoni simile a un altro album e quindi penso che tutti abbiano qualche tipo di aspettativa. E, naturalmente, il nostro obiettivo è sempre stato quello di pubblicare album diversi, provare a fare qualcosa di nuovo, qualcosa di un po’ diverso con ogni album, quindi immagino sia abbastanza normale in questo momento della nostra carriera ricevere feedback contrastanti. Ad alcune persone sembra piacere davvero e ad alcune persone sembra il contrario, il che immagino sia abbastanza normale.

Nel video di “Twist in my Sobriety” siete a bordo della nave del festival 70000 tons of metal, che esperienza è stata?

È stata un’esperienza fantastica. Questa è stata la seconda volta che abbiamo suonato a bordo di 70.000 tons of metal e sì, è stata un’esperienza davvero unica. È molto diverso da tutti gli altri festival in cui ho suonato. Essere su una nave da crociera che naviga nei Caraibi con uno scenario semplicemente magico insieme ad altre 50 o 60 band e qualcosa come 3000 fan, tutti insieme sulla barca, è incredibile. E c’è sempre qualcosa da fare, c’è sempre un concerto, c’è sempre una festa. La nave è assolutamente meravigliosa e ci sono bellissime sale da pranzo e il cibo è ottimo, le bevande sono fantastiche, tutti sono di ottimo umore. È un’esperienza molto speciale che penso che tutti dovrebbero assolutamente provare a vivere nella loro vita.

“Twist in my Sobriety” è una cover della canzone originale di Tanita Tikaram, cosa rappresenta per te questo brano?

La canzone è stata pubblicata negli anni ’80, che è probabilmente il mio decennio preferito quando si tratta di musica. È una canzone che ricordo di aver sentito alla radio, penso sia uscita nel 1988 quindi avevo all’epoca qualcosa come dieci anni. Ricordo che veniva trasmessa molto spesso, era molto popolare in Norvegia. Mi è subito piaciuta e ancora oggi amo moltissimo quella canzone e penso che abbia un’atmosfera davvero oscura e malinconica che mi piace molto. E questo è anche uno dei motivi per cui ho pensato che sarebbe stato figo fare una cover con i Sirenia perché, sai, fondere quel tipo di vibrazione con il nostro tipo di suono pensavo sarebbe stato un buon abbinamento perché la maggior parte della nostra musica può essere considerata abbastanza oscura. E anche l’estensione vocale si adatta molto bene alla nostra cantante Emmanuel, che penso abbia fatto un lavoro fantastico anche su quella canzone.

Il sound degli anni ’80 emerge sempre dalle melodie delle canzoni dei Sirenia, sono il periodo musicale che ti ha ispirato maggiormente?

Amo molto gli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90, quel periodo rappresenta la mia infanzia e la mia adolescenza, quindi molta della musica di quell’epoca mi trasmette molta nostalgia. È per questo che mi piace inserire elementi degli anni ’80 e ’90, perché personalmente sento di avere questa nostalgia istantanea nella musica quando uso questi suoni o questi elementi. Musicalmente quel periodo mi è sempre stato vicino al cuore e penso che l’abbiamo usato praticamente fin dall’inizio. Penso che, forse, anche nell’album di debutto si possano trovare alcune influenze degli anni ’80 e ’90.

Nel video di “Deadlight” siete in un’antica villa molto bella, dov’è?

È in Francia. Continuo sempre a dimenticare il nome della città, probabilmente perché più persone me lo chiedono e sono piuttosto pessimo nel ricordare i nomi. È qualcosa in cui non sono molto bravo.

Abbiamo girato il video appena fuori Parigi e ricordo che quando siamo andati al castello abbiamo dovuto guidare per qualcosa come 4 o 5 ore da Parigi. Abbiamo guidato in direzione est per arrivare a quest’altra città dove si trovava il castello.

Se dovessi scegliere i cinque album più importanti della tua vita, quali mi diresti?

È sempre molto difficile. Anch’io continuo a cambiare molto, e soprattutto ciò che amo degli anni ’80 non sempre sono interi album ma canzoni. Se dovessi, ad esempio, scegliere una band preferita degli anni ’80 probabilmente direi i Depeche Mode. Mi piacevano molto i Pink Floyd negli anni ’80, penso che fossero al loro meglio durante quel periodo. C’è così tanta roba buona in quegli anni, ad esempio i Sisters of Mercy che sono sempre stati una grande ispirazione per me ed era una delle mie band preferite quando ho fondato le mie prime band dal 1992.

Inoltre, ricordo i Guns N’ Roses quando li ho scoperti negli anni ’80, ero un grande fan anche di loro. All’epoca ascoltavo molto rock, Alice Cooper, AC/DC. Beh, i W.A.S.P. inoltre, sono una delle mie band preferite. Probabilmente potrei sedermi e parlarne per ore e ore e dimenticherei comunque qualcosa, sai? Ma scegliere alcuni album preferiti è troppo difficile.

E le band di oggi?

Sta diventando davvero difficile suonare in maniera originale oggi, tutto è stato praticamente già fatto prima. Ci sono tantissime band là fuori, è molto facile far uscire la tua musica oggi. Negli anni ’80, ad esempio, avevi bisogno di un’enorme etichetta discografica anche solo per poter pubblicare la tua musica, oggi praticamente tutti possono registrare la propria musica e metterla online, quindi penso che oggi sia davvero difficile suonare originali. Devi davvero dedicarci molto tempo e impegno, questo è certo.

Avete già programmato un tour? Verrete anche in Italia?

Abbiamo, credo, 4 o 5 festival estivi in Europa in arrivo come prima cosa, e poi inizieremo il tour, credo, il 1 settembre. Non ho ancora visto tutte le date, quindi non sono molto sicuro di tutti i paesi che visiteremo in questo tour, ma penso che ci sia un’ottima possibilità per l’Italia a settembre, perché di solito veniamo sempre da voi. E ora che ci penso meglio, sono abbastanza sicuro che in realtà uno dei festival sia in Italia, quindi sì, verremo di sicuro quest’estate.

Ci piace sempre suonare in Italia, abbiamo sempre avuto ottime esperienze lì.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie Marco, è stato bello parlare con te oggi. Vorrei invitare i miei fan italiani a venire a dare un’occhiata al mio progetto solista, Mortemia, dove sto collaborando con molti cantanti del panorama metal e credo di aver pubblicato al momento 15 singoli e altri ne stanno arrivando. E, naturalmente, i Sirenia non vedono l’ora di venire in Italia quest’estate e forse anche più tardi, magari più volte.

MARCO PRITONI

Band:

Chitarre, basso, voci, tastiere, programmazioni: Morten Veland

Voci: Emmanuelle Zoldan

Live:

Chitarra: Nils Courbaron

Batteria: Michael Brush

Photo Credits: Cécile Delpoïo

https://sirenia.no/
https://www.facebook.com/sirenia
https://www.instagram.com/sireniabandofficial/
https://www.youtube.com/channel/UCnseTpmd1i1TlyXb_4vmLbA
https://label.napalmrecords.com/sirenia

** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of the new album “1977” on Napalm Records label, I had the pleasure of interviewing Morten Veland, founder of Sirenia, the Norwegian symphonic gothic metal band active since 2001.

Hi Morten, welcome to Tuttorock, let’s talk about the new Sirenia album, “1977”, which is your year of birth, why did you choose this title?

Hi Marco, it was where it all began for me. And you know the 70’s was a decade pretty close to my heart. In the 70’s heavy metal music was born and there was so much cool stuff going on in the music world at that time. Bands were really experimental, there was a lot of new musical styles invented in the 70’s and a lot of legendary bands came up during those years, some of them even a little bit before but they had their breakthrough or they established themselves during the the 70’s.

Also this time did you start from the melodic part first and then with the lyrics?

Yes, that’s correct, with this album it was the same. And I think it’s been like that always with me since I began writing songs when I was 14 years. The music and the melodies normally comes to my mind while I’m working on the songs, working on arrangements and that kind of stuff so there’s always melodies spinning in the back of my mind. Towards the end of the process I fine tune them a little bit to get them as good as possible and then I start writing the lyrics and everything is ready. I’m not sure how others are doing it, I mean, I know there’s people in metal doing it the same way as me but in other genres, I also feel that it’s very normal to to write the lyrics first and then make the melodies afterwards. So I guess it’s probably both ways are quite normal.

What feedback did you get from the album? I say you I love the whole album from the beginning to the end and I can’t choose my favorite track.

First and foremost I’m very happy to hear what you said about the album. I think the feedback is been pretty much like it always is, it’s very mixed. Sirenia being a band now that has been around for 23 years and this is our 11th album so we have released a lot of music in the past and I also think that every album is quite different. I think the fans are expecting different things, some fans are hoping that it sounds like that album and some fans are hoping it sounds similar to another album and so I think they all have some kind of expectations. And of course, our goal has always been to release different albums, try to do something new, something a little bit different with every album. So I guess it’s pretty normal at this time in our career to get mixed feedbacks. Some people seem to really like it and some people seems to really dislike it, which I guess is quite normal.

In the video of “Twist in my Sobriety” you are on board the ship of 70000 tons of metal, what experience was it?

It was a fantastic experience. This was the second time that we played on board 70,000 tons of metal and yeah, it’s a very unique experience. It’s very different from all the other festivals that I’ve been playing on. Being on a cruise ship sailing around in the Caribbean with a scenery just magical and on board with like 50 or 60 bands in total and then something like 3000 fans, all together on the boat, it’s amazing. And there’s always something going on, there’s always a concert, there’s always a party. The ship is absolutely beautiful and there are beautiful dining halls and the food is great, the drinks are great, everybody’s in a great mood. It’s a very special experience that I think everybody should definitely try to to experience that in their life.

“Twist in my Sobriety” is a cover of the original song by Tanita Tikaram, what does this song represent for you?

The song was released in the 80s, which is of course probably my favorite decade when it comes to music. It’s a song that I remember hearing on the radio when it was released, I think it came out in 1988 so I was at the time something like ten years. I remember it was played a lot on the radio too because the song was really popular in Norway. I instantly liked it and still today I really love that song and I think it has a really dark and melancholic vibe to it that I really like. And that’s also one of the reasons why I thought it would be cool to do a cover version with Sirenia because, you know, blending that kind of vibe with our kind of sound I thought would be a good match because most of our music can be quite dark too. And also the vocal range fits very well for our singer Emmanuel, which I think did a fantastic job on that song too.

The sound of the 80s always emerges from the melodies of Sirenia’s songs, are they the musical period that most inspired you?

I really love especially especially the 80s and the first half of the 90s, that period represents my childhood and my teenage years so a lot of the music from that era has a lot of nostalgia in it for me. It’s why I like to bring in elements from the 80s and the 90s, because I personally feel that I get this instant nostalgia in the music when using these sounds or these elements. It’s always something that has been close to my heart musically and I think we’ve been using it pretty much since the very beginning. I think maybe even on the debut album you can find some influences from 80s and 90s.

In “Deadlight” video I can see a very beautiful old house, where is it?

It’s in France. I always keep forgetting the name of the city, probably because more people is asking me about it but yeah, I can be quite bad with remembering names. That’s something that I’m not very good at.

We shot the video just outside Paris and I remember when we went to the castle we had to drive for something like 4 or 5 hours from Paris. We drove in eastern direction to come to this other city where the castle was.

If you had to choose the five most important albums of your life, which ones would you tell me?

It’s always very difficult. I keep changing a lot too, and above all what I love about the 80s are not always whole albums but songs. For example, if I had to pick a favorite band from the 80s it would probably be Depeche Mode. I really liked Pink Floyd in the 80’s, I think they were at their best during that time. There is so much good stuff in those years, for example Sisters of Mercy who have always been a big inspiration for me and was one of my favorite bands when I started my first bands since 1992.

Also, I remember Guns N’ Roses when I discovered them in the 80’s, I was a huge fan of them too. At the time I was listening to a lot of rock, Alice Cooper, AC/DC. Well, the W.A.S.P. besides, they are one of my favorite bands. I could probably sit and talk about it for hours on end and still forget something, you know? But choosing some favorite albums is too difficult.

And about bands of today?

It’s getting really hard to play original nowadays, pretty much everything has been done before. There are tons of bands out there, it’s very easy to get your music out today. In the 80’s for example you needed a huge record label just to be able to release your music, nowadays pretty much anyone can record their music and put it online so I think today it’s really hard to play originals. You really have to put a lot of time and effort into it, that’s for sure.

Have you already planned a tour? Will you also come to Italy?

We have, I think, 4 or 5 summer festivals in Europe coming up first, and then we’ll start the tour on, I think, 1st September. I haven’t seen all the dates yet, so I’m not really sure about all the countries we will visit on this tour, but I think there is a very good possibility for Italy in September, because we usually always come to you. And now that I think about it, I’m pretty sure one of the festivals is actually in Italy, so yeah, we’ll be coming this summer for sure.

We always enjoy playing in Italy, we’ve always had great experiences there.

Thank you very much for your time, do you want to add something to close the interview?

Thank you Marco, it was nice talking to you today. I would like to invite my Italian fans to come and check out my solo project, Mortemia, where I’m collaborating with many singers in the metal scene and I think I have released 15 singles at the moment and more are coming. And, of course, Sirenia are looking forward to coming to Italy this summer and maybe even later, maybe more times.

MARCO PRITONI