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SICK N’BEAUTIFUL – Intervista alla cantante Herma

SICK N’BEAUTIFUL – Intervista alla cantante Herma

Alieni? E’ bello crederlo!!” E’ bello vederli in sede live ed è molto piacevole ascoltarli nelle loro pubblicazioni discografiche. “Strarstruck” è il nuovo ottimo album recensito su queste pagine (leggi qui la recensione). Alieni? No, loro sono una band romana con tante idee, ma lasciamoci trasportare nel loro Pianeta e nella loro asgtronave. Ne ho parlato con la cantante Herma, di seguito l’intervista.

Ciao e benvenuti su Tuttorock. Prima di parlare di “Starstruck”, io vorrei tornare indietro quando con la vostra astronave siete arrivati nel Pianeta Terra.
Acheron, meglio conosciuto come LV-426, e’ la piccola luna dove fu  immatricolata originariamente la nostra studionave BFS9000. Una ex-colonia di terraformers, e’ divenuta ora un centro di scambi commerciali di media importanza tra i pianeti del sistema Zeta Reticuli. Il nostro equipaggio e’ formato da freaks dalle origini piu’ diverse, da galassie differenti. Circa tre anni fa, la studionave ha subito una terribile avaria che ci ha costretti ad un atterraggio di emergenza sulla Terra, nei pressi di Roma. Da allora non siamo stati piu’ in grado di far ripartire i motori. Suoniamo nella speranza di raccogliere i fondi necessari per le riparazioni e ricominciare i nostri viaggi. I nostri dedicatissimi fans ci aiutano in ogno modo possibile…

Come vi è venuto in mente di formare una band come i Sick N’Beautiful, da dove è venuta l’idea, il perché il nome della band e il perché il verde come colore. Tre domane in una!!
E’ successo tutto in maniera molto organica, ma anche molto veloce. Semplicemente, abbiamo voluto creare un universo in cui ci piacesse vivere ogni giorno, composto dalle cose che più ci attraggono: rock, metal, sci-fi, horror, condito con sesso, motori, l’occulto, l’oltretomba, i fumetti … e anche un po’ di romanticismo qua e la’… con tanta “attitude” di figure forti femminili degne dei film di Russ Meyer!

SICK N’ BEAUTIFUL, perche ci descrive benissimo, io sono quella SICK chiaramente, e gli altri tutti Beautiful!

Verde – perche gli alieni sono verdi per antonomasia!

Per quanto riguarda il look ognuno di voi ne ha uno diverso, quale è il significato di ognuno?
Non c’e’ un significato preciso, credo… Semplicemente quello che ci piace… Ognuno dei nostri  look è una estensione della nostra personalità…

Parlerei ora del nuovo album “Starstruck”. Quale è stato il processo compositivi dei vari brani?
Durante la pandemia, “Big Daddy” Ray ed io abbiano praticamente passato il lockdown sbarrati nel nostro studio a buttare giù idee. Quando finalmente siamo riusciti a ritrovarci tutti insieme con la band, 90% del materiale era già stato scritto. Da quel momento in poi abbiamo potuto lavorare agli arrangiamenti e alla produzione in maniera molto ben focalizzata.

Ci sono novità nel sound da quanto ho sentito, siete d’accordo e se si, quali sono?
STARSTRUCK è un album più pesante e aggressivo, figlio di tempi oscuri. Pandemia, guerra, cambiamenti climatici estremi… E’ difficile per un artista non rimanere influenzato pesantemente da questi eventi che stanno segnando la nostra epoca. Per quello che abbiamo potuto, abbiamo cercato di mantenere un po’ del party mood che comunque ci è caro, ma la musica ha una mente tutta sua e ci ha trascinato per la sua strada…

C’è una storia nei vari brani? Quale è il significato dei testi?
STARSTRUCK non è un concept album anche se a tratti potrebbe sembrarlo. Non mi piace “descrivere” i testi, penso che così come la musica siano fatti per essere “vissuti” da chi ascolta . Scriviamo per immagini, e ci piace pensare che gli ascoltatori arrivino da soli a quello che abbiamo immaginato – oppure cha arrivino a conclusioni totalmente diverse, va bene lo stesso!

C’è tanta teatralità e cinematografia nei vostri brani, specialmente nei video, molto curati, dei piccoli cortometraggi, come nascono?
Nascono in genere da idee folli che ci ostiniamo a voler realizzare anche se i nostri mezzi non sono certo “hollywoodiani”! Fortunatamente nel tempo abbiamo maturato una certa esperienza, ed i risultati stanno migliorando, direi… 🙂 Scherzi a parte, per noi video ed immagini vanno insieme da sempre, ogni canzone viene immaginata e arrangiata in maniera “cinematica”. L’unica cosa che ci ha impedito (almeno finora) di creare video per ogni singola canzone, è proprio la limitazione del budget…

So che state effettivamente girando un film?
Si, durante la produzione di STARSTRUCK anche no abbiamo “sentito” che alcuni brani si collegavano fra loro particolarmente bene. Abbiamo scelto quattro di questi brani che verranno inclusi in un mini-movie finanziato in gran parte dai nostri fans via Kickstarter!

La colonna sonora sarà di brani nuovi e di materiale già conosciuto?
Saranno quattro brani estratti da STARSTRUCK.

Anche i vostri concerti sono pittoreschi, come create un live, setlist a parte?
Di base, esiste un “canovaccio” che seguiamo – specialmente per l’uso degli effetti speciali, ci sono tappe “tecniche” che vanno obbligatoriamente rispettate – anche per eliminare ogni pericolo per il pubblico e noi stessi. A parte questo poi, adattiamo lo show a seconda della grandezza del palco, alla lunghezza del set, e alle richieste della venue o del promoter…

Come definite voi il vostro genere musicale e quali sono le vostre influenze musicali?
Ci è stato detto che il nostro potrebbe essere il “suono dell’astronave di Satana”! E’ una descrizione che credo ci si addica parecchio! ahahhaha – Noi ci definiamo semplicemente Metal, perché è pesante, usiamo la doppia cassa, chitarre droppate, assoli shred e testi trasgressivi – ma sono certa che in tanti siano riluttanti a classificarci come metal! Nella band abbiamo così tante influenze diverse influences – pop, progressive, hard rock, electronica, alternative. Se riesci, prova ad immaginarti KISS, Marilyn Manson, Rob Zombie, Alice Cooper, Nine inch Nails, Foo Fighters contaminati dagli artisti più svariati come Garbage, the B-52’s, Kate Bush, No Doubt, Lady Gaga.  C’e’ chi ci sente Aerosmith, chi Green Day, chi Katy Perry… I fan riescono a scorgere le sonorità più improbabili, e, in linea di massima, direi che hanno ragione!

Avete altri progetti futuri?
La situazione COVID purtroppo è ancora tutta in divenire. Mettere insieme tour continua ad essere un’impresa alquanto complessa, sia per le nband che per i promoter. Non ci sono i voli, il carburante è alle stelle. C’e’ unaguerra in Europa… Tutto questo è molto triste e speriamo che si torni presto ad una sorta di “normalità”, se così vogliamo definirla. Nonostante tutto, al momento ci sono un po’ di date europee che dovrebbero concretizzarsi. Teniamo le dita incrociate… Continuate a seguirci per tenervi aggiornati!

Nel vostro Pianeta, che sicuramente sarà migliore del nostro, c’è posto anche per me e per chi segue la vostra musica?
Siamo nomadi. La nostra casa è dove ci fermiamo a suonare! Quindi direi certamente si, chiunque è benvenuto!

Grazie e complimenti per la vostra musica, per il vostro progetto particolare e originale e vi chiedo di chiudere l’intervista come volete per i vostri fan un messaggio.
Certo! Grazie per sostenere tutta la musica underground! Anche se ora siamo sotto contratto con Frontiers Records, per quasi dieci anni abbiamo lottato per tenere vivo il progetto, affidandoci semplicemente all generosità dei fan. Non girano più tantissimi soldi nella musica, se escludiamo i grandissimi nomi ovviamente. Le band più giovani fanno tutto quello che fanno per pura passione più che per qualsiasi altra cosa. Quindi GRAZIE – il vostro sostegno e il vostro rispetto sono tutto per noi e per altri artisti come noi.

See you on the road and stick with the Sick!!!!

FABIO LOFFREDO