SERENA ZANIBONI – Intervista alla cantante e pittrice
Raccontami tutto della cantante Serena Zaniboni.
Cantante, a dire il vero io nasco come pittrice ed illustratrice, poi, a tarda età, come cantante. Avevo sempre cantato, mi buttavano fuori dalla classe del liceo artistico perché cantavo in continuazione. A 24 ho iniziato a cantare seriamente, quindi molto tardi, studiando con due coach molto bravi.
E parliamo della Fabbrica del Cioccolato di cui hai cantato una versione bellissima.
Io leggevo Quentin Blake (illustratore della Fabbrica di Cioccolato e fisso illustratore di Roald Dahl), poi ho sempre sentito trip hop, musica nera, jazz, io ero alle superiori quindi ascoltavo cose tipo i Morcheeba. Poi ho cominciato a cantare e adesso, dopo 7 anni e di più forse, riesco ad unire le due cose perché non riesco a scegliere tra la pittura e la musica. Quindi faccio spettacoli musicali dove intanto dipingo, lavoro con i bambini su questi temi e così.
In inglese ed in italiano indifferentemente.
Io cerco di fare sempre il massimo, ma si sente che, insomma vengo anche da una città come Bologna con il suo accento. Poi l’italiano ha una grande storia di cantautori, sulle musiche di Dalla faccio anche del body-painting, poi Concato, Pino Daniele. Dal punto di vista internazionale mi piace molto la musica nord-europea come i Radio Citizen, per non dire dei Massive Attack ed i Thievery Corporation. E’ la propensione per la musica elettronica contaminata.
Ma hai in scaletta solo cover o ci aspettiamo una evoluzione?
No, no, arrivano, stiamo preparando un EP dove lo spettacolo sarà un live multimediale in cui io disegnerò gli ambienti cantando nel contempo.
Fai testi e musica?
Sì, i testi e le idee musicali, poi i miei validi collaboratori mi supportano per l’arrangiamento.
Questa è la vostra formazione base?
Come formazione fissa di Soul Back c’è Marco Dirani e Christopher DragOne, oppure una batteria elettronica, poi c’è Daniel Bestonzo, che come Marco Dirani è nella band di Annalisa Scarrone, che è di Milano e suona con noi. Poi stasera c’è Riccardo Roncagli che sono tanti anni che suona con noi.
Stasera siamo qui nell’ambito del progetto Aiutiamo il Bravo?
Se non ci si aiuta tra noi….. Il Bravo è uno dei pochi club “veri” rimasti in città, è doveroso sostenerne la causa.
Al momento cosa ti piace ascoltare? Hai cantato molto Sade stasera.
Al momento sono abbastanza fissata con Glasper, un pianista jazz incredibile che porta cose nuove, ed un poco tutto quello che sento di nuovo, cantanti strani, cose del genere. Con Sade ci sono cresciuta, mi piace tantissimo.
Progetti futuri?
Suonare i miei inediti unendoli alla mia arte.
MAURIZIO DONINI
https://www.facebook.com/events/1095490127171239
https://www.facebook.com/Bravo-Caff%C3%A8-Pagina-Ufficiale-142327499219141
https://www.facebook.com/serena.zaniboni.5
Il concerto al Bravo Caffè
Cantante, a dire il vero io nasco come pittrice ed illustratrice, poi, a tarda età, come cantante. Avevo sempre cantato, mi buttavano fuori dalla classe del liceo artistico perché cantavo in continuazione. A 24 ho iniziato a cantare seriamente, quindi molto tardi, studiando con due coach molto bravi.
E parliamo della Fabbrica del Cioccolato di cui hai cantato una versione bellissima.
Io leggevo Quentin Blake (illustratore della Fabbrica di Cioccolato e fisso illustratore di Roald Dahl), poi ho sempre sentito trip hop, musica nera, jazz, io ero alle superiori quindi ascoltavo cose tipo i Morcheeba. Poi ho cominciato a cantare e adesso, dopo 7 anni e di più forse, riesco ad unire le due cose perché non riesco a scegliere tra la pittura e la musica. Quindi faccio spettacoli musicali dove intanto dipingo, lavoro con i bambini su questi temi e così.
In inglese ed in italiano indifferentemente.
Io cerco di fare sempre il massimo, ma si sente che, insomma vengo anche da una città come Bologna con il suo accento. Poi l’italiano ha una grande storia di cantautori, sulle musiche di Dalla faccio anche del body-painting, poi Concato, Pino Daniele. Dal punto di vista internazionale mi piace molto la musica nord-europea come i Radio Citizen, per non dire dei Massive Attack ed i Thievery Corporation. E’ la propensione per la musica elettronica contaminata.
Ma hai in scaletta solo cover o ci aspettiamo una evoluzione?
No, no, arrivano, stiamo preparando un EP dove lo spettacolo sarà un live multimediale in cui io disegnerò gli ambienti cantando nel contempo.
Fai testi e musica?
Sì, i testi e le idee musicali, poi i miei validi collaboratori mi supportano per l’arrangiamento.
Questa è la vostra formazione base?
Come formazione fissa di Soul Back c’è Marco Dirani e Christopher DragOne, oppure una batteria elettronica, poi c’è Daniel Bestonzo, che come Marco Dirani è nella band di Annalisa Scarrone, che è di Milano e suona con noi. Poi stasera c’è Riccardo Roncagli che sono tanti anni che suona con noi.
Stasera siamo qui nell’ambito del progetto Aiutiamo il Bravo?
Se non ci si aiuta tra noi….. Il Bravo è uno dei pochi club “veri” rimasti in città, è doveroso sostenerne la causa.
Al momento cosa ti piace ascoltare? Hai cantato molto Sade stasera.
Al momento sono abbastanza fissata con Glasper, un pianista jazz incredibile che porta cose nuove, ed un poco tutto quello che sento di nuovo, cantanti strani, cose del genere. Con Sade ci sono cresciuta, mi piace tantissimo.
Progetti futuri?
Suonare i miei inediti unendoli alla mia arte.
MAURIZIO DONINI
https://www.facebook.com/events/1095490127171239
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Il concerto al Bravo Caffè
