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SDANG! – iNTERVISTA A Nicola & aLESSANDRO

SDANG! – iNTERVISTA A Nicola & aLESSANDRO

SDANG! (con il punto esclamativo) nasce come gruppo di svago durante i preparativi per il tour dell’album “Giuradei” dei fratelli omonimi. Di passaggio per Bologna ho avuto la fortuna di conoscere questi due simpaticissimi e bravissimi musicisti.

Come è nato il progetto Sdang! ?
Abbiamo voluto realizzare qualcosa di diverso, dopo avere suonato tanto con un tipo di musica che non richiedeva particolare abilità tecnica, tipo cantautorato. Volevamo fare qualcosa che richiedesse un maggiore livello di attenzione agli strumenti, questo senza nulla togliere a quanto abbiamo già fatto finora.

Ma voi mi risulta che abbiate una preparazione tecnica di base notevole.
Dopo tanti anni che si suona, iniziare un progetto nuovo, magari dopo 10-15 anni che suoni, lo fai con la coscienza del caso. Non è più il gruppetto dei 16 anni, ma all’entusiasmo unisci l’esperienza. Suonando con i Giuradei abbiamo imparato anche come funziona la musica dal vivo, i locali e così via.

Con i Giuradei avete suonato tanto?
A.: io da 6 anni, poi da 3 è arrivato Nicola.
N.: abbiamo fatto 200-240 date assieme, con Ettore e i Giuradei abbiamo fatto tanto rock poetico come lo chiamano, tra Vasco e De Andrè per capirsi.

A.: Ettore è molto bravo a scrivere, è un bel personaggio, suo fratello Marco suona il piano, arrangiatore, molto bravo a tradurre Ettore in musica. Sono due personaggi molto bravi con cui abbiamo avuto l’opportunità di suonare tanto.

Avete collaborato con Colin Edwin dei Porcupine Tree.
A.: C’è stata la curiosità di provarci, con un personaggio fuori portata, abbiamo registrato 12 brani come progetto Endless Pain, ed abbiamo fatto 3 date qui in Italia con Nicola alla chitarra nei live.

Il nome Sdang! come l’avete scelto?
Voleva essere uno schiaffo, un’espressione di potenza, una sorta di risveglio.

La vostra musica direi che si mette nel filone post-rock, siete d’accordo?
C’è del post-rock, dell’heavy metal, del grunge, c’è del prog, forse è tutto questo, non abbiamo deciso di fare un determinato genere, ma di lasciare che sia la musica a creare un genere.

Questo è il vostro primo disco?
Sì, esatto, un EP per la precisione.

E vi si trova su iTunes, Spotify e via dicendo?
Esatto, poi chi vuole il cd basta che ci mandi una mail, commercialmente è l’unica cosa che ti ripaga delle spese.

Cosa ne pensate di questi nuovi sistemi di distribuzione digitale della musica.
N.: Bisogna conoscerli e non prendersela, la tecnologia fa bene. E’ vero che è molto svantaggioso dal punto di vista dei guadagni i passaggi su Youtube e simili. Economicamente solo la vendita del cd ti supporta, io quando sento qualcosa che mi piace vado a comprare il cd per supportare l’artista.
A.: sono come le radio di una volta, quando avevo 16-17 anni e non esisteva internet e Spotify ascoltavi la radio e sfruttavi quel canale lì.
N.: ad esempio le playlist di Spotify, che io non uso, ma molta gente sì, in pratica vai a richiesta, è una radio on demand.

Mi pare che in Italia tiri più il nome che la sostanza, gruppi bravissimi suonano davanti a poca gente solo perché non sono conosciuti, voi come la vedete?
Anche con i Giuradei abbiamo suonato davanti a 200 persone come a poche, che però erano molto attente e prese, il che è molto bello, è chiaro che per chi organizza il concerto è meglio avere il locale pieno. Adesso a Brescia vanno molto i Secret Concert, vai a suonare in case ad esempio davanti a 20 persone, che pagano e sono lì per sentirti suonare, tutto molto bello. Il nostro amico Giorgio Marcelli dei Kaufmann mi raccontava di come sia forte suonare davanti a gente che intanto non è che beve birra e ti ascolta in sottofondo, sono lì per te.

E dal vivo quindi vi trovate bene?
N.: La difficoltà è magari di non essere molto scenici perché comunque lui è seduto alla batteria ed io sono molto attento a quello che suono, poi mancano i testi, per cui puntiamo tutto sulla musica. E devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti con bei concerti dove c’era gente ed alla fine abbiamo anche venduto un buon numero di dischi.

MAURIZIO DONINI

Members:
Nicola Panteghini (Chitarra)
Alessandro Pedretti (Batteria)

https://www.facebook.com/sdangband
http://www.tuttorock.net/recensioni/sdang-il-giorno-delle-altalene