SCIMMIASAKI – Intervista alla rock band italiana
In occasione dell’uscita di “Trionfo”, primo full-lenght album della rock band italiana, abbiamo raggiunto la band per un’intervista, ciò che segue è il resoconto della chiacchierata.
Benvenuti tra le pagine di Tuttorock, raccontatevi ai nostri lettori, come nascono gli Scimmiasaki?
Gli Scimmiasaki nascono dall’amicizia, che è una delle cose più belle della quale si può vantare una band. Spesso capita che si formino gruppi “a tavolino” scegliendo i musicisti migliori o con un’attitudine al palco spiccata. Nulla di sbagliato, intendiamoci.. anzi. Solo che un conto è stare tutto il giorno insieme a professionisti, un conto è stare insieme agli amici che amano quello che fanno proprio come te.
Perché questo nome particolare?
Questo invece è stato deciso a tavolino. Nel senso che, durante una cena bella lunga, ad un certo punto il Maestro (Giacomo, voce) se ne esce fuori con questa Scimmia Saki vista pochi giorni prima in un documentario sui primati Sud Americani. Ce ne siamo innamorati subito e, qualcuno, ha proposto di chiamarci la band. Da buoni cazzoni come potevamo dire di no?
Come nasce un vostro brano? Dalla musica o dai testi?
Generalmente non abbiamo un modus operandi fisso. Diciamo che dipende a chi viene l’idea: se parte da Giacomo, solitamente, si parte dalla musica. Se invece la proposta viene da Santian (batteria) allora si parte principalmente dal testo.
Musicalmente da quali gruppi o da quale sound vi ispirate?
Al giorno d’oggi, dopo tutta questa musica prodotta è sempre più difficile trovare un sound innovativo o, quantomeno, originale. L’unico modo, crediamo, sia lasciarsi contaminare da tutto ciò che ci piace e che riteniamo interessante, cercando di far convergere il tutto in un sound personale.
Parliamo ora dei testi, che tematiche trattano?
Dipende. In Trionfo ci sono testi che trattano di tematiche sentimentali, come la title track o “Caro mio” per esempio, ma anche di tematiche sociali come la frustrazione di vivere in un mondo che sembra non ascoltare i propri bisogni reali, la nevrosi causata dai social network, il concetto di “Vittoria” che ha questa società. Diciamo che rimbalziamo tra l’amore per qualcuno e l’amore per una società più giusta e più sociale.
Da “Collasso” a “Trionfo”, due titoli agli antipodi? Ci spiegate il significato?
Effettivamente, pur non essendo premeditato, ci è piaciuta molto questa “escalation”. la cosa, dal collasso al trionfo, ci fa un po’ pensare la struttura dei nostri testi, dove ci capita spesso di iniziare trattando problematiche di vario genere (sentimentali, sociali, culturali, ecc ecc) per poi, però, inserire sempre una luce in fondo alla strada. Una luce che si raggiunge solo con l’impegno costante e la coscienza. Solo così possiamo passare dal Collasso generale al Trionfo dei nostri sensi
Siete una band giovane, cosa pensate della musica attuale?
C’è tanta roba figa come tanta roba di merda. Un po’ come tutto il mondo. Ps: noi ovviamente siamo nel primo gruppo
Quanto è importante internet e i social per una band come voi?
Tantissimo.. se dovessimo considerare anche il nostro parere diremmo anche troppo.
Però c’è un ritorno a tematiche vintage, come il ritorno al vinile, cosa ne pensate?
Per quanto riguarda il Vinile, crediamo che sia un bene. Al di fuori dei discorsi riguardo le mode o le tendenze, crediamo che sia il modo più fedele per ascoltare la musica senza la compressione del digitale. Poi dai.. è affascinante!
Vi siete fatti le ossa suonando molto dal vivo, quanto è importante per voi?
Direi tanto. Amiamo il contatto col pubblico e consideriamo il live, la massima espressione di un artista. I concerti sono molto più onesti e genuini dei dischi. Soprattutto in questi periodi dove il digitale é in grado di far fare un disco pop anche ad una Gallina.
Cosa vi aspettate da questo nuovo album?
A proposito della risposta precedente: ci aspettiamo di suonare molto.. il più possibile. Poi se dovessero arrivare anche un mucchio di soldoni non ci dispiacerebbe. Per questi ultimi, mi sá che non corriamo il pericolo! 🙂
Con chi vorreste condividere il palco?
Non sapremmo cosa rispondere. Ci sarebbe da fare una lunga lista alla quale, sinceramente, non abbiamo mai pensato più di tanto. Così, su due piedi, ti dico i Flaming Lips. Fanno un live molto divertente e colorato. Poi ovviamente perché sono dei Geni
Chiudete l’intervista come volete, un messaggio a chi leggerà, ad entrare nel vostro mondo musicale.
Spengete i social, accantonate Netflix e andate a vedere la musica live.
FABIO LOFFREDO
Band:
Giacomo: Voce e chitarra
Peppe: Chitarra e voce
Niki: Basso
Santian: Batteria
https://www.facebook.com/scimmiasaki/
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!