SANDFLOWER – Intervista alla band lombarda
In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Abbatti le mura” (Overdub Recordings), ho avuto il piacere di intervistare i Sandflower, band che prende forma nella provincia di Milano nel 2004. Una serie di sfumature sonore rende la proposta estremamente personale: dalla psichedelia all’alternative rock passando dal prog al post-rock fino ad arrivare alla fragorosità del post-metal, con la scelta fortemente voluta di mantenere i testi in italiano.
Non sono mancate partecipazioni di prestigio a festival importanti supportando band internazionali come Stereophonics e Sigur Ros (i-Days festival) Iron Savior (Liffrock festival) Extrema (B.est festival).
All’attivo due EP (2006 e 2007), due LP (il primo ed omonimo “Sandflower” uscito nel 2014 e “Greve” uscito nel 2020).
Ciao ragazzi, benvenuti su Tuttorock, parliamo subito di “Abbatti le mura”, questo vostro nuovo singolo da me apprezzatissimo, che riscontri state avendo?
Ciao Marco, grazie innanzitutto per l’opportunità di questa intervista.
Il singolo è uscito da pochi giorni e siamo molto contenti del riscontro che sta avendo: diverse persone ci stanno contattando per esprimere il proprio apprezzamento.
Un brano nato come e quando?
Il brano è stato concluso l’anno scorso e ha avuto una gestazione abbastanza breve rispetto ad altri; volevamo che avesse un impatto immediato su chi lo avrebbe ascoltato. Una curiosità sul brano: lo abbiamo abbozzato con Federico alla batteria in una sessione di prove senza Giuseppe.
Il brano è accompagnato da un bellissimo video, di chi è stata l’idea e da chi è stato realizzato?
Il video è stato realizzato da Mattia Castiglia (Materia Arts) e ideato da noi. Mattia è stato davvero bravo a guidarci sul set e approfittiamo per ringraziarlo nuovamente.
Fondamentale è stata la partecipazione delle molte persone che hanno “prestato” la propria bocca alla causa.
Ringraziamo inoltre Davide Tavecchia (Twilight Studio) per aver messo a disposizione lo studio per le riprese del video.
Vi faccio la stessa domanda riguardo alla copertina, che ritengo perfetta.
Anche la copertina del singolo è stata ideata da noi. In questo caso è stato Julian a curarne la realizzazione.
Attraverso il buco nel muro si scorge un’anticipazione della copertina del disco.
Il testo è come sempre in italiano, nonostante la vostra sia una proposta musicale di respiro internazionale, come spiegate questa scelta?
La lingua italiana è da sempre il nostro modo di esprimerci. Non è certamente la più “musicale” delle lingue (per come, di solito, viene intesa la musicalità delle lingue) e anche per questa ragione rappresenta bene il nostro tentativo di sperimentare in musica.
Quando e come nascono i Sandflower?
L’incontro tra Enrico e Julian avviene in un locale della Brianza nei primi anni duemila. Decidono in seguito di formare un gruppo musicale che attinga, per ispirazione e stile, al movimento di Seattle dei primi anni Novanta.
Si aggiunge quasi subito alla voce Federico, amico d’infanzia di Julian.
Completa la formazione definitiva Giuseppe alla batteria, conosciuto da Enrico in università e unitosi al trio un anno dopo, nel 2005.
20 anni di carriera che festeggerete con un disco?
Non siamo fanatici di anniversari e celebrazioni ma ti confermiamo che a breve uscirà il nostro nuovo disco, da cui abbiamo estratto “Abbatti le mura”. Vent’anni insieme rappresentano per ciascuno di noi una parte molto importante delle nostre vite.
Dei tanti concerti che avete fatto, ce n’è uno che vi è particolarmente rimasto nel cuore?
Difficile ricordarseli tutti; probabilmente citeremmo ai primi posti non tanto il concerto più grande o importante ma una di quelle serate nei circoli brianzoli (eravamo più giovani e sicuramente più inesperti) che finivano alle luci dell’alba sbronzi e felici.
Se vogliamo proprio citarne uno dei maggiori, diremmo gli I-Days Festival del 2016 in apertura a Stereophonics e Sigur Ros: tantissime persone come non ne avevamo mai viste prima.
Grazie mille per il vostro tempo, volete aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?
Continuate a seguirci sui social e a sostenerci; condividete il video e aiutateci a diffondere “Abbatti le mura”.
Sui nostri canali, a breve arriveranno altre novità…
Grazie a te, Marco, e a Tuttorock per averci ospitato.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.