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SAM EAGLE – Intervista al cantante inglese

SAM EAGLE – Intervista al cantante inglese

In occasione dell’uscita del suo nuovo album “SHE’S SO NICE” il prossimo 16 aprile, ho intervistato SAM EAGLE.

Buongiorno Sam, piacere di averti sulle pagine di Tuttorock. Complimenti per il tuo disco che ho apprezzato molto. Vuoi iniziare raccontandoci quali sono stati i tuoi primi ascolti?
Grazie mille, è molto gentile quello che dici! Ho iniziato a occuparmi di musica con le mie prime band, da quando avevo circa 12 anni. Dopo diverse esperienze, intorno ai 16 anni, ho provato a creare la mia musica e registrarla tutta da solo. Allora non pensavo ancora a una carriera professionale, volevo semplicemente godermi il processo di creazione, come qualcosa di personale creato da me. Il tutto mi è piaciuto così tanto da convincermi a continuare a farlo. In fondo questa è la filosofia che ancora oggi guida la mia musica, voglio solo che la canzone che compongo sia sincera, ogni sua parte deve avere una ragione di essere, e lascio che il tutto avvenga in maniera assolutamente naturale. 

Spazi tra vari generi incrociandoli, in quale ti trovi meglio e quali influenze subisci nella composizione?
Sinceramente certo di non farmi catalogare in un genere particolare. Personalmente odio i paragoni, quindi, quando scrivo, cerco sempre di escludere le altre influenze il meglio che posso e di concentrarmi sulla canzone che ho in mente. Sono molto influenzato dalla natura. Crescere circondato dalla natura ha sicuramente influenzato la mia musica. Ora non è più così, ma mi è rimasta l’idea di mantenere gli strumenti e la voce tutti molto veri e naturali, in modo che l’enfasi sia più sulla musica che sulla produzione. Ultimamente mi sono allontanato da questo modo di lavorare a dire il vero, probabilmente perché il modo in cui molti di noi hanno vissuto la nostra vita nell’ultimo anno è stato attraverso molta tecnologia. Voglio ben presto ritornare al mio vecchio stile di scrittura e tornare a riprendere la naturalezza delle cose. 

Nel tuo EP ci sono voci femminili molto belle, come è nata l’idea?
Grazie ancora dei complimenti. Ad essere onesti, mi sembrava fosse la cosa giusta per quelle canzoni. Quando ho scritto Funkenheim, ho pensato a una parte per voce femminile praticamente nello stesso istante, e la mia amica Beth era la voce perfetta per la parte! Per la traccia “Think Twice” ho chiesto a una cantante di cui sono un grande fan da molto tempo di cantare, ho approfittato del fatto che volevo lavorare con lei da tanto tempo, ma non avevo ancora trovato la canzone giusta. Come dicevo prima, si tratta solo di fare ciò che è giusto per la canzone e la musica. 

Like this short intro e Big king le ho trovate nettamente diverse da Funkenheim e Think twice, devo dire di avere preferito, personalmente, queste ultime due canzoni. Sono nate da due momenti diversi?
Grazie nuovamente! Funkenheim è nata come una canzone in cui volevo davvero metterci dentro ogni idea musicale che avrebbe potuto funzionare bene al suo interno. La mia intenzione era divertirmi a creare una canzone molto libera, istintiva, per trovare la sua forma compiuta ci sono voluti circa 8 mesi. Think Twice l’ho scritta con la mia amica Ini, con la quale mi piace davvero lavorare. Avevamo solo queste due parti di chitarra che funzionavano insieme in un modo che sembrava davvero speciale. Quella canzone è molto semplice, perché doveva essere tutta incentrata sulle parole. Funkenheim è incentrato sulla canzone nel suo insieme. Like This e Big King penso siano canzoni più dirette, e probabilmente puntano più sulla creazione di un’atmosfera o di uno stato d’animo che non su di un significato specifico. 

Come hai vissuto e stai vivendo la situazione attuale? Questo influisce anche sulla tua composizione?
Creativamente è un momento in cui è molto difficile trovare le idee. Per essere ispirato devi vivere nuove esperienze, il che è molto difficile di questi tempi. Mi sono tenuto impegnato con molti altri progetti, creando contenuti, il che ha richiesto molto lavoro e a volte è difficile combattere con così tanti altri contenuti che sono già presenti nel mondo, poiché tutti stanno facendo la stessa cosa. Penso che la vita stia andando troppo veloce in una direzione sbagliata, tuttavia, penso che sia importante non perdere di vista la cosa più importante, che è la musica. Voglio davvero concentrarmi sul riconnettermi con tutto questo adesso. 

Cosa possiamo aspettarci dal prossimo EP in uscita a breve?
Molta varietà. Molti stati d’animo e idee diverse. È quello che cerco sempre di portare nella mia musica: voglio evitare di ripetermi. Penso che la canzone che lo chiude, “Turn Me Over”, sia probabilmente quella di cui sono più orgoglioso di aver mai scritto, sono veramente entusiasta che la possiate finalmente ascoltare. 

MAURIZIO DONINI

Band:
Sam Eagle

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** ENGLISH VERSION **

Good morning Sam, nice to have you on the pages of Tuttorock. Congratulations on your record which I really appreciated. Do you want to tell our readers what you listened to as a young man? Did the music that sparked your passion make you decide to be a professional musician? Your rock heroes?
Thank you very much, that’s very kind of you to say! Sure – my first experiences with music were in bands since I was about 12. After several bands, at around 16 I had a go at making my own music and recording it myself. I didn’t write the first few songs with any real intention other than to just enjoy the process of making something of my own and keep things as simple as possible. I loved it, and so continued. I still ensure that I keep that philosophy in the music I make today, that I just do what’s right for the song and nothing else, every part must have a reason for being there, let it just happen naturally and honestly. 

Spaces between various genres by crossing them, which one are you best in and what influences do you suffer in the composition?
To be honest I actively try to not fit into a genre or box. I personally hate comparisons, and so when I write I always try to shut out other influences the best I can and focus on the song for what it is. I’m influenced a lot by nature. Growing up around a lot of nature has definitely affected my music. It’s less so now, but I would originally always keep the instruments and vocals all very dry and natural, so that the emphasis is more on the music rather than production. I’ve moved away from that lately – probably because the way a lot of us have lived our lives over the past year has been through a lot of technology. I want to reconnect with my old style of writing again, and get back to keeping things natural.

In your EP there are very beautiful female voices, how did the idea come about?
That’s kind of you to say. To be honest it just felt right for the songs. When I wrote my song Funkenheim, I had a part in my head for the section pretty much instantly, and my friend Beth just had the perfect voice for the part! For the track ‘Think Twice’ I asked a singer who I’ve been a massive fan of for a long time to sing, as I’d wanted to work with her for so long, but hadn’t found the right song. Again, it’s just all about doing what’s right for the song & the music.

Like this short intro and Big king I found them distinctly different from Funkenheim and Think twice, I must say that I personally preferred these last two songs. Were they born from two different moments?
Thank you, I’ve got to say same here! Funkenheim was a song that I really just wanted to throw every musical idea I could possibly make work in there, and to just have fun making a very free song – it came together over a period of about 8 months. Think Twice I wrote with my friend Ini, who I really love to write with. We just had these two guitar parts that worked together in a way that just felt pretty special. That song is very simple, as it needed to be all about the words. Funkenheim is all about the song as a whole. Like This & Big King I think are more straight forward songs, and probably more about creating an atmosphere or mood than a specific meaning. 

How did you live and are you experiencing the current situation? Does this also affect your composition?
Creatively it’s a difficult time to stay inspired. To be inspired you need to be having new experiences, which is very difficult these days. I’ve been keeping busy with a lot of other projects, creating content – which has been a lot of work, and sometimes it’s difficult to battle with so much other content that’s out there, as everyone’s doing the same. I think life has sped up though, which I don’t think is a good thing. However, I think it’s  important to not lose sight of the important thing though, which is the music. I really want to focus on reconnecting with that now. 

What can we expect from the next EP coming out soon?
Plenty of variety. Lots of different moods and ideas. That’s what I always try to bring in my music – I try to not repeat myself. I think the final song called ‘Turn Me Over’ is probably the song that I’m most proud of ever writing, so I’m very excited for it to be out there. 

MAURIZIO DONINI