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SAINKHO NAMTCHYLAK – Intervista all’artista siberiana

SAINKHO NAMTCHYLAK – Intervista all’artista siberiana

In occasione dell’uscita del nuovo album “WHERE WATER MEETS WATER: BIRD SONGS & LULLABIES” (Ponderosa Music Records), ho avuto il piacere di intervistare l’artista siberiana Sainkho Namtchylak, classe 1957. La sua musica è un intreccio di tradizione e innovazione che attinge alla musica popolare siberiana e mongolica per arrivare a sonorità moderne, il tutto legato dalla sua voce pura e incantevole.

Buongiorno Sainkho, benvenuta su Tuttorock, innanzitutto come stai?

Stanca ma felice, grazie!

“WHERE WATER MEETS WATER: BIRD SONGS & LULLABIES” è il tuo nuovo album, perché hai scelto le isole abbandonate intorno a Venezia per raccontare la storia dell’acqua?

È stata un’idea di Ian Brennan e Titti. L’ho trovata molto insolita ed ero curiosa del suono finale. Il risultato è semplice, onesto e molto ambient.

Che sensazioni hai provato visitando Poveglia dove c’è un famoso ospedale psichiatrico abbandonato?

Non lo so, era un posto strano e dall’aspetto deprimente. Probabilmente molti spiriti stanno ancora volando lì, ma non ho visto niente, solo una strana sensazione, come se qualcuno ti stesse guardando…

Quando e come è avvenuto il tuo approccio alla musica?

Se intendi in generale parlando della mia biografia, la musica è sempre stata parte della mia fantasia dai primissimi anni fino ad ora, ma non divido musica e vita… è tutt’uno, la musica è vita e la vita è musica. Musica diversa. Felice, triste, sola, adorabile o arrabbiata, lontana o molto vicina, strana o molto familiare… direi che tutto è musica.

Quanto tempo dedichi ogni giorno all’esercizio delle corde vocali?

Non mi piace questa formula e non canto dalla mattina fino a tarda notte. Canto quando ho bisogno di cantare perché cantare è meditazione e ogni meditazione ha bisogno di tempi e spazi speciali. Non sempre è davvero possibile.

Vivi in Europa dal 1997, riesci ogni tanto a tornare nel tuo Paese?

Sì, ci sono tornata spesso ma ora non è così facile entrare perché ho bisogno del visto per entrare, cosa molto difficile e costosa.

Hai già programmato qualche show per presentare questo disco?

Ho presentato l’album con il mio concerto da solista al Museo Arte Orientale di Torino e il pubblico è stato eccellente. È un ottimo posto per l’acustica, poi ho tenuto un altro concerto promozionale a Bologna in un rock club, ma non è stato così bello. Il pubblico è stato molto gentile e mi ha trattato in modo amichevole, non si aspettavano la perfezione, forse è per questo che si stavano semplicemente godendo la serata con me e non cercavano un suono perfetto.

Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere l’intervista?

Grazie per il vostro interesse per il mio canto. Amo l’Italia e il pubblico italiano. È sempre un grande piacere incontrare nuovi e vecchi amici che hanno assistito ai miei primi spettacoli e che hanno interesse e amore per l’ascolto della mia voce. Grazie! Vi amo tutti!

MARCO PRITONI

** ENGLISH VERSION **

On the occasion of the release of the new album “WHERE WATER MEETS WATER: BIRD SONGS & LULLABIES” (Ponderosa Music Records), I had the pleasure of interviewing the Siberian artist Sainkho Namtchylak, born in 1957. His music is a mix of tradition and innovation that draws on music popular Siberian and Mongolian to get to modern sounds, all linked by his pure and enchanting voice.

Good morning Sainkho, welcome to Tuttorock, first of all how are you?

Tired but happy, thank you!

“WHERE WATER MEETS WATER: BIRD SONGS & LULLABIES” is your new album, why did you choose the abandoned islands around Venice to tell the story of water?

It was an idea from Ian Brennan and Titti. I find the idea very unusual and I was curious how it will be sounding at the end. It’s came out to be simple, honest and very ambient.

What sensations did you feel visiting Poveglia where there is a famous abandoned psychiatric hospital?

I don’t know, it was strange and looking depressing place. Probably many spirits are still flying there but I didn’t see anything just strange feeling like if someone is looking from a place after you….

When and how did your approach to music happen?

If you mean in general about my biography, music was always part of my fantasy from very early years until now, but I don’t divide music or live… it’s all one, music is life and life is music. Different music. Happy, sad, lonely, lovely or angry, fare away or very near, strange or very familiar… I would say all is music.

How much time do you spend each day exercising your vocal cords?

I don’t like this formulation and I don’t sing from morning till late night. I sing when I need to sing because singing is meditation any meditation need special timing and space. Not often it is really possible.

You have lived in Europe since 1997, do you sometimes manage to return to your homeland?

Yes I was often visiting but now it’s not that easy to enter because I need visa to enter and it’s very difficult and very expensive.

Have you already planned shows to present this record?

I did present album with my solo concert at Museo Arte Orientale in Torino and audience was excellent. It is a very good place for acoustic so program then after I had one more promotional concert in Bologna at rock club but that was not that good.  Audience was very very kind and friendly treats me, they didn’t expect for perfection may be that’s why they just was enjoying evening with me and not looking for perfect sounding program.

Thank you very much for your time, do you want to add something to close the interview?

Thank you for your interest to my singing. I love Italy and Italian audience. It is always a great pleasure to meet new and old friends who had been witnessing my first shows and who has interest and love to listen to my voice. Thank you! I love you all!

MARCO PRITONI