RUN CHICKEN RUN – Intervista all’heavy metal band romana
Si vogliono divertire e vogliono divertire, i Run Chicken Run nascono a Roma nel 2014 e dopo varie esperienze, specialmente live, stanno per approdare al terzo album. Ne ho parlato con la band. Di seguito il resoconto dell’intervista.
Ciao e benvenuti su Tuttorock. Una vostra breve storia, come nascono i Run Chicken Run?
Ciao a tutti! I Run Chicken Run nascono dall’incontro di Leonardo, Michele e Paolo. Dopo vari assestamenti Mattia si è inserito nel gruppo. Siamo una band Hard Rock a cui piace divertirsi e far divertire!
Molto particolare il nome della band, Run Chicken Run, mi ha fatto subito venire in mente il cartone animato “Galline In Fuga”, ma penso non abbia niente a che vedere con il cartone animato. La domanda quindi è, ma come vi è venuto in mente?
Solo dopo aver scelto il nome abbiamo visto la somiglianza con il cartone. Ovviamente non centra niente anche se, ragionandoci a posteriori, qualche punto d’incontro potremmo trovarlo! Michele ed io lavoriamo per una rinomata azienda avicola. Il caso vuole che, nei giorni in cui abbiamo iniziato a suonare insieme, stavamo visionando un macchinario. Abbiamo visto, al termine della giornata produttiva, un pollo essersi salvato dalla triste fine. Il nome della band è venuto spontaneo: RUN CHICKEN RUN. Potremmo stare a parlare ore del significato filosofico, ma soffermiamoci sul pratico.
Avete alcuni anni di carriera alle spalle, cambi di line-up, quanto si è evoluta la band secondo voi?
La band si è evoluta notevolmente, soprattutto dopo le varie esperienze live di un certo livello. Con Mirko Santacroce prima, e Simone Medori dopo, abbiamo avuto ed abbiamo tutt’ora un ottimo rapporto. Entrambi hanno dato molto alla band e ne hanno in qualche modo influenzato lo stile. Ora con Mattia è tutto naturale, i brani vengono fuori bene e le sue influenze si amalgamano perfettamente con il resto della band.
Come sono nati i brani del nuovo album?
I brani del nuovo album, come tutti gli altri, nascono dalla mente di Michele. Ogni volta arriva in sala prove con un brano nuovo e dieci minuti dopo è pressochè pronto. Posso anticipare che il quarto album è pronto da registrare!
Paragonatelo ai due precedenti, una mini recensione del terzetto.
“Kill The Coffe” è l’album qualitativamente (dal punto di vista della registrazione) meglio riuscito. Anche sul lato tecnico è stato quello più impegnativo. L’esperienza dei primi due ha giocato un ruolo fondamentale: abbiamo cercato di sfruttare gli “errori” fatti in passato per avere un album soddisfacente per noi stessi in primis, e per gli altri. Le canzoni sono tutte hard rock, tutte molto energiche. Se con “Don’t Forget The Wine” abbiamo cercato di fare qualcosa “di più” rispetto al nostro stile, con “Kill The Coffee” siamo tornati all’energia e alla spontaneità di “Open The Grill”.
Che tematiche trattate nei vostri testi?
I testi sono quasi tutti leggeri, cercando di rendere la nostra musica più divertente possibile. Parlano di realtà quotidiane e di situazioni in cui la maggior parte delle persone può ritrovarsi.
Le vostre influenze principali?
Potrei citare AC/DC, Guns N’ Roses, Black Sabbath, Airbourne.. la verità è che ogni membro della band ha le sue proprie influenze e in ogni brano cerchiamo di miscelare i nostri bagagli. Solitamente funziona tutto in maniera spontanea.
Suonate molto dal vivo, quanto è importante per voi e se avete in programma nuovi concerti a supporto dell’album.
Suonare dal vivo è vitale. Qualsiasi cosa, dalla registrazione dei brani alle prove in sala, è mirata al Live. La nostra “mission” è divertirci e far divertire. La risposta del pubblico è la più grande soddisfazione nonché lo stimolo per proseguire. Per quanto riguarda i prossimi concerti saremo di supporto come spalla a tutto il tour italiano di Chris Slade a partire dal 4 Novembre.
Avete anche aperto i concerti di molte band, tra cui i Diamond Head. Qualche aneddoto da raccontare?
Ogni volta è un’emozione unica. Dai sound check, al post concerto. E’ impressionante vedere la professionalità e (spesso) la disponibilità dei grandi artisti.
Chiudete l’intervista come volete, un messaggio per ascoltare la vostra musica.
Intanto grazie per questa intervista a te Fabio e a tutto lo staff! Un saluto a tutti i lettori e mi raccomando, ascoltate i Run Chicken Run e divertitevi! Ci vediamo nei locali!
FABIO LOFFREDO
Band:
Michele Montesi: Voce e chitarra
Leonardo Piccioni: Chitarra e cori
Paolo Scarabotti: Basso
Mattia Bastari: Batteria
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Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!