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RON GALLO – Intervista sul nuovo album PEACEMEAL

RON GALLO – Intervista sul nuovo album PEACEMEAL

Nuovo capitolo discografico di Ron Gallo: la nuova hit è Can We Still Be Friends?che anticipa il disco PEACEMEAL, in arrivo il 5 marzo per New West Records.

Ciao Ron, è un piacere ritrovarti, con Tuttorock eravamo gli unici giornalisti presenti al tuo bellissimo concerto al Lughè nel 2018, ma c’era tantissima gente entusiasta. La tua carriera ha visto momenti musicali diversi, più leggeri e altri molto malinconici. Risenti molto del mondo che ti circonda?
Ciao! Quello spettacolo di Lughè è stato particolarmente speciale per me. Quella è stata davvero la prima volta che ho avuto una vera conversazione con Chiara (e ora siamo sposati!). Quella sera ho anche mangiato un fantastico dessert preparato da una delle madri della crew del Lughè, chiamata “Latte Brulée”. Ad ogni modo, sono sicuramente influenzato dal mondo che mi circonda, penso che lo siamo tutti. Credo di risentirne più di quanto vorrei. Lo sono sempre stato ed è da lì che vengono le canzoni, immagino. 

Virgin Radio ti passava tantissimo e nell’ambiente si parlava di te come del nuovo James Taylor, come vedi la tua carriera al momento?
James Taylor!? Il mio secondo nome è James e sento che è il massimo che abbiamo in comune. 

Mi piace tantissimo il tuo approccio alla chitarra, trovo molto interessante la tua maniera di suonarla, che rapporto hai con lo strumento? La tua chitarra preferita?
Non mi considero un vero chitarrista. Lo vedo principalmente come uno strumento per scrivere canzoni e per me una sorta di accompagnamento. Non sono mai stato una di quelle persone che vogliono essere un virtuoso dello shredding, ma sono più interessato al tipo di suoni bizzarri e primordiali che posso trarne. Però con il nuovo disco ho deciso di imparare molti accordi jazz e imparare a suonare in modo più tecnico e con finezza piuttosto che con il rumore e il caos. 

Quali sono stati i tuoi primi ascolti che ti hanno fatto amare la musica?
Puff Daddy and The Family, Ma$e, Coolio e altri hip-hop degli anni ’90 sono stati i miei primi CD da bambino. Poi mi sono appassionato alla musica pop-punk crescendo nel South New Jersey, dove è nata la musica pop-punk, emo, hardcore e screamo. 

Ho visto al live un grande amore dei fans nei tuoi confronti, cosa ne pensi dell’Italia?
Io amo l’Italia. L’Italia per me è un esempio di vita. Amo lo spirito delle persone. L’Italia mi ha dato i migliori pasti della mia vita, la persona più importante e il senso di un’altra cultura, tutto questo ha avuto un grande impatto su di me. 

Il tuo nuovo singolo mi pare esprimere leggerezza e positività, cosa ti ha ispirato il tuo nuovo album in arrivo e cosa ci possiamo aspettare?
Questo album nasce dopo un periodo di tempo in cui mi sono allontanato dai tour per trascorrere la mia in Italia, conducendola in modo assolutamente normale. Un lasso di tempo in cui ho reimparato quello che mi piace veramente e quello che volevo dire con tutta la sincerità possibile. Direi di non aspettarmi mai nulla in particolare, sto costruendo il mio intero mondo musicale volendo essere in continuo cambiamento ed esprimendo tutto ciò che sembra genuino. Ci saranno elementi di tutta la musica che mi piace, e non solo un unico genere, per cui: pop, jazz, hip-hop, influenze R&B. Adoperando il mio particolare modo di guardare il mondo, ottimismo, gioia e un poco di umorismo, che al riguardo non guasta mai. Sono anche diventato più personale di prima, rispetto i miei primi due dischi. 

In questo momento è difficile fare progetti, ma hai idee in merito? Quando si potrà ti vedremo in tour?
La situazione cambia continuamente, ma se tutto andasse bene, potremmo suonare qualche concerto in Italia entro luglio, incrociamo le dita. 

MAURIZIO DONINI

Band:
Ron Gallo

FB: facebook.com/rongallomusic
WEBSITE: http://rongallomusic.com
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/rongallo

** ENGLISH VERSION **

Hi Ron, it’s a pleasure to see you again, with Tuttorock we were the only journalists present at your beautiful concert at Lughè in 2018, but there were a lot of enthusiastic people. Your career has seen different musical moments, lighter and others very melancholy. Are you very affected by the world around you?Ciao!  That Lughe show was particularly special for me.  That was really the first time I had a proper conversation with Chiara (and now we are married!) also had an amazing dessert that night made by one of the Lughe crews mother called a “Latte Brulee”.  Anyway, I am definitely affected by the world around me for sure, I think we all are.  I think I am more affected by it then I would like to. Always have been and that’s where songs come from I guess. 

Virgin Radio passed you a lot and in the world there was talk of you as the new James Taylor, how do you see your career at the moment?
James Taylor!? My middle name is James and I feel like that is the most we have in common.  

I really like your approach to the guitar, I find your way of playing it very interesting, what relationship do you have with the instrument? Your favorite guitar?
I don’t consider myself a real guitar player. I see it mostly as a songwriting tool and a noisemaker to me.  I’ve never been one of those people that wants to be a shredding virtuoso but am more interested in what kind of bizarre and primal sounds I can pull from it.  But with the new record I have embraced learning lots of jazz chords and learning how to play more technically and with finesse rather than noise and chaos. 

What were your first plays that made you love music?
Puff Daddy and The Family, Ma$e, Coolio and other 90’s hip-hop were my first CD’s as a kid.  Then I got really into pop-punk music growing up in South New Jersey where pop-punk, emo, hardcore, screamo music was born. 

I saw a great love of the fans towards you at the live, what do you think of Italy?
I love Italy.  Italy to me is an example of living. I love the spirit of the people.  Italy has given me the best meals of my life, the most important person and a sense of another culture that has been a great impact on me. 

Your new single seems to me to express lightness and positivity, what inspired your upcoming new album and what can we expect?
This album stems from a period of time I took off from touring to spend in Italy and live a normal paced life.  A time where I relearned what I really like and what I wanted to say with a clean slate.   I would say to never expect anything with me because that’s kind of what I am building my whole musical world around – to be everchanging and do whatever feels genuine – but there will be elements of everything I like not just one thing – pop, jazz, hip-hop, r&b influences, whatever my strange way of looking at the world is, upbeat, joy and some humor about it all. I also got more personal than I have before with the first two records. 

It is difficult to make plans right now, but do you have any ideas about it? When will we see you on tour?
The conversation seems to change everyday but in an ideal world we may play a few shows in Italy by July, fingers crossed. 

MAURIZIO DONINI