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ROBERTO MOLINELLI – Intervista su PUCCINI è JAZZ

ROBERTO MOLINELLI – Intervista su PUCCINI è JAZZ

PUCCINI IN JAZZ @ Teatro Auditorium Manzoni Bologna 1 novembre 2024: Organizzato dalla Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna , all’interno del BOLOGNA JAZZ FESTIVAL. Il jazz incontra Puccini e un quartetto incontra l’orchestra. Due linguaggi musicali e due formazioni apparentemente lontane trovano in questo concerto-evento una comunione di note che svelerà come alcune fra le arie più famose tratte dalle opere pucciniane (da ‘Tosca’ a ‘Madama Butterfly’ a ‘La Bohème’) possano condurre il pubblico in un territorio nuovo e in parte inesplorato.

Buongiorno Roberto, iniziando dalla fine, spendiamo due parole sul tour che hai portato nei teatri con le musiche di Freddie Mercury e Queen, un grande successo di critica e pubblico. Che impressioni ne porti?
Il progetto Barcelona Opera Rock regala ogni volta, in ogni concerto che abbiamo realizzato, grande coinvolgimento ed energia. Coinvolgimento del pubblico e coinvolgimento di tutti gli artisti presenti sul palco: cantanti, musicisti, coro, band. Palco e pubblico insieme in una fusione perfetta! La musica di Freddie Mercury è così carismatica che non ci si stanca mai, i concerti potrebbero durare giornate intere. Io resto ammaliato da questa energia e dalla genialità di Freddie Mercury di voler andare oltre passando dal rock ad altri generi, come il gospel, il blues, la romanza lirica. 

Veniamo a questo nuovo progetto, Puccini è jazz, dopo l’orchestra e il rock, fai incontrare la classica e il jazz, come è nata l’idea?
Sono stato coinvolto dalla Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, quindi un’orchestra prestigiosa, e da un altrettanto prestigioso sassofonista di fama internazionale, residente a Bologna, che è Piero Odorici. Loro mi hanno proposto il progetto ed io ho subito sposato l’idea con il massimo entusiasmo. Puccini, tra l’altro è un autore che non vanta tantissime rielaborazioni anche in campo classico poiché la musica di Puccini non è virtuosismo. Anche da parte dei cantanti non puoi ascoltare agilità e virtuosismi vocali come invece accade con altri autori come Bellini, Rossini, Donizetti, anche Verdi, dove è più semplice creare variazioni e rielaborazioni. La musica di Puccini è melodia, è musica emozionale, partire dall’emozione diretta e da quello che comunicano la parola, il canto e l’atmosfera che lui crea. Ecco che per me, arrangiando le parti orchestrali di questo Puccini è jazz, è stata una doppia sfida: quella di far diventare le melodie immortali di Puccini come degli immortali standard jazzistici e l’altra la sfida di intraprendere una rielaborazione di un autore che in realtà non è stato troppo oggetto di queste operazioni. 

La prima in un luogo storico come il Teatro Auditorium Manzoni nel pieno centro di Bologna, sei già stato qui? Cosa si prova a salire su palchi così importanti? Anche dopo tanti anni emozioni e timori sono sempre presenti?
Emozioni e timori sono sempre presenti, soprattutto per un artista come me che propone ogni volta, o almeno per la maggior parte delle occasioni, nuovi progetti. C’è sempre tensione ed emozione quando si sale su un palcoscenico, quando si dirige musica di repertorio scritta 100,200,3000 anni fa, ma ancor più questa tensione c’è quando si propone al pubblico un nuovo progetto scritto da te. Già al momento della scrittura nasce la sfida nel pretendere il massimo da sé stessi per la responsabilità che si ha verso la creazione di qualcosa di nuovo.  Il pensiero forte che mi ronza in testa ogni volta è quello di raggiungere il pubblico, di arrivare al cuore delle persone in modo che finito il concerto ognuno possa andare a casa con un sorriso, con qualcosa in più, qualcosa di bello e che faccia star bene. 

Nomi come Odorici e Gatto, per dire, sono notissimi, come hai scelto il quartetto che sarà sul palco con la Filarmonica?
Il quartetto jazz è stato scelto dal sassofonista Odorici, che ha suonato con tutti i più grandi artisti italiani ed internazionali del jazz; quindi, sono tutti suoi amici e colleghi di tante collaborazioni avute negli anni passati, alcuni valenti jazzisti bolognesi ed altri come Gatto arriveranno a Bologna per questo nostro progetto. Proprio con Roberto Gatto in passato ho realizzato altre collaborazioni. Per me è una grande gioia essere sul palco con loro, grandi stars del jazz, e con l’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, una delle più importanti orchestre della città di Bologna e dell’Emilia-Romagna, conosciuta anche a livello internazionale. L’idea sarà poi di lavorare su questo progetto dopo la nostra prima al Manzoni, in modo da realizzarlo in altri importanti festival jazzistici nazionali ed internazionali, non solo nei palcoscenici e festival “classici”, per una musica senza confini.

Come si svilupperà lo spettacolo? Si vede uno storytelling che accompagnerà lo spettacolo?
Lo spettacolo si svilupperà in una la successione di arrangiamenti per quartetto jazz ed orchestra delle più note, ed anche meno note all’ascolto, pagine pucciniane come Crisantemi, E lucevan le stelle, Intermezzo di Manon Lescaut, La Messa di Gloria di un giovanissimo Giacomo Puccini per coro e orchestra, qui rielaborata per la nostra formazione. Della Messa di Gloria eseguiremo L’Agnus Dei, con una particolare introduzione dell’orchestra sulle note del Gloria da me riarrangiati in stile dixieland, qualcosa di molto particolare che darà ritmo a tutto il palco ed alla serata.  Non possono mancare poi Nessun dorma, O mio babbino caro, Senza mamma da Suor Angelica, Un bel di vedremo da Madama Butterfly, Vecchia zimarra dalla Boheme, ovvero tutte pagine molto note! Nelle introduzioni orchestrali che precedono il quartetto a volte ho fatto dei brevi, ma particolari, medley di temi pucciniani dell’opera stessa come nel brano E lucevan le stelle dove sono presenti citazioni dei temi di Tosca. Sarà presente inoltre Andrea Maioli, giornalista, critico musicale, autore teatrale che ci introdurrà in modo avvincente in questo magico viaggio alla scoperta di Puccini, della sua musica e dei suoi aneddoti.

Progetti futuri?
Per un compositore ed arrangiatore come me è impossibile non pensare e creare, non ce la farei!  Tanti nuovi progetti per questo fine 2024 e per il nuovo anno, alcuni ancora top secret in attesa che vengano annunciati. Ma posso dire con entusiasmo che il prossimo 14 dicembre sarò al Teatro Comunale di Ferrara con I sogni son desideri – Un secolo di Emozioni Disney, un concerto per grandi e piccini per non smettere mai di sognare! Per poi ritornare a maggio sempre al Teatro Comunale Ferrara ed al Valli Reggio Emilia per un nuovo progetto tutto da scoprire dedicato ai Pink Floyd dal titolo THE WALL – GREATEST HITS.

MAURIZIO DONINI

Roberto Molinelli: Direzione e arrangiamenti orchestra
Piero Odorici: sax tenore e soprano
Nico Menci: pianoforte
Paolo Benedettini: contrabbasso
Roberto Gatto: batteria
Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna

Storytelling: Andrea Maioli 

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