RISE OF VOLTAGE – Intervista allo sciatore rock Dominik Paris
Ho raggiunto telefonicamente, in vista dell’inizio della nuova stagione della coppa del mondo di sci alpino, il grande campione Dominik Paris. Vi domanderete il perchè Tuttorock questa volta abbia intervistato uno sportivo. La risposta è che lui non è solo un eccezionale sciatore ma anche la musica occupa una bella fetta della sua vita.
Ciao Dominik, innanzitutto benvenuto su Tuttorock, ti chiedo subito una cosa, tra poco più di un mese inizierà la tua stagione sulle nevi di Lake Louise in Canada, come va la preparazione?
Ciao, grazie! Va abbastanza bene, diciamo che procede.
Ora che si sono ritirati due mostri come Hirscher e Svindal, ci sarà molta più lotta anche per la coppa del mondo generale, chi vedi tra gli avversari più pericolosi?
Penso a quelli più tecnici come Pinturault e Kristoffersen, che hanno già fatto vedere negli ultimi anni che sono molto forti e riescono a prendere tanti punti, mentre tra noi velocisti non so se qualcuno potrà dar loro fastidio, è più difficile, c’è però Kilde che fa anche gli slalom giganti e gli slalom paralleli.
Inizio ad avvicinarmi alla musica con le domande, se facciamo un paragone discesa libera/metal estremo, slalom/progressive rock, viene fuori il progressive metal della combinata, una specialità dove a volte trovi buoni risultati. Nella prossima stagione ce ne saranno tre, importanti per la coppa generale, ti stai allenando anche in slalom?
No, in slalom no, cioè, qualcosa faccio perchè appunto ci saranno le combinate ma non è previsto molto lavoro da parte mia in quella disciplina.
Dimmi un pò della differenza che c’è tra le emozioni che provi quando ti esibisci su un palco e quelle invece che senti quando scendi a 130 km orari sulle mitiche piste Streif di Kitzbuhel o Lauberhorn di Wengen.
Sono sensazioni diverse, nello sport ho emozioni forti quando arrivo al traguardo, ho dato il massimo e festeggio la vittoria insieme ai miei tifosi. Sul palco invece c’è più divertimento, quando vedi la gente che risponde alla tua performance, sta apprezzando quello che fai e ti applaude, è una sensazione molto divertente.
L’amore per la musica di Paris è nato insieme all’amore per lo sci?
La musica è arrivata un pò dopo ma fa parte da quasi sempre della mia vita. Ascoltavo tanta musica già da ragazzino, volevo anche studiare uno strumento ma tra sport e scuola non ho avuto tempo. Alla fine però ho tenuto questo piccolo sogno nella mia testa e finalmente siamo riusciti a formare una band e anche a fare un cd.
Parlami appunto un pò dei Rise of Voltage, il tuo gruppo metal, quando vi siete formati e come hai conosciuto gli altri membri della band?
Gli altri li conosco da tanto, abitano nella valle da dove vengo anch’io e hanno già suonato in tanti gruppi. Col chitarrista e il bassista abbiamo fatto una band di cover con cui abbiamo fatto un solo concerto, poi sono mancati il tempo ed altre cose ed abbiamo smesso. Nel 2016, verso l’autunno, ci siamo di nuovo trovati, abbiamo provato a fare delle nostre canzoni, abbiamo cercato e trovato un batterista del posto e abbiamo formato la band.
Circa un anno fa avete inciso il vostro primo album, “Time”, io l’ho apprezzato molto, avete avuto buoni riscontri?
Grazie! Sì, siamo contenti, quei pochi che l’ hanno ascoltato ci hanno dato un bel feedback, gli è piaciuto.
C’è qualcuno nel mondo dello sci che ha apprezzato l’album? Uno potrei indovinarlo, Jansrud?
Sì, lui sì (ride ndr). Ci sono pochi metallari che ascoltano musica così dura nel nostro mondo ma più di uno sono sicuro che ci abbia ascoltati su Spotify.
Oltre ai Pantera, che so che adori, quali altre band ti piacciono?
Eh, sono tante oltre a loro, Sepultura, Machine Head, Amon Amarth, Pro-Pain, Motorhead, AC/DC, anche se questi ultimi non sono metal ma rock ma piacciono praticamente a tutti, poi tante altre band che dovrei nominarti guardando il telefono ma ci vorrebbe tanto tempo.
Se dovessi scegliere tra la vittoria di medaglia d’oro olimpica (magari a Cortina 2026) e l’esibirti come headliner ad un Festival come il Download in Inghilterra o il Wacken in Germania, cosa sceglieresti?
Eh, scegliere non è mai una bella opzione, se ci fosse la possibilità prenderei tutte e due le cose.
Quando non gareggerai più, spero tra molti anni, ti dedicherai completamente alla musica?
Mah, vediamo, ora andiamo molto d’accordo con gli altri ragazzi, siamo molto amici, fin quando ci divertiremo continueremo.
Per finire, grazie del tempo che ci hai dedicato, un grande in bocca al lupo per la nuova stagione, vuoi salutare e dire qualcosa ai lettori di Tuttorock e ai tuoi tantissimi fans?
Crepi il lupo! È sempre un piacere avere tifosi che mi seguono nello sci e fan che mi seguono nel metal. Vi saluto tutti!
MARCO PRITONI
Band:
Frank Pichler
Lukas Paris
Dominik Paris
Florian Schwienbacher
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.