RICKY WARWICK – Intervista al cantante e chitarrista nordirlandese
In occasione dell’uscita del nuovo disco solista “When Life Was Hard And Fast”, ho avuto il piacere di intervistare Ricky Warwick, cantante e chitarrista nordirlandese che, dopo la sua esperienza come chitarrista ritmico con i New Model Army, debuttò come frontman della band scozzese The Almighty e venne poi scelto come cantante della nuova formazione dei Thin Lizzy, dalla quale sono nati i Black Star Riders.
Ciao Ricky, benvenuto sulle pagine di Tuttorock, come stai in generale?
Ciao Marco! Bene, grazie! Viviamo in tempi pazzi ma sto bene.
Parliamo un po’ di questo nuovo album che uscirà il 19 febbraio su etichetta Nuclear Blast. “When Life Was Hard And Fast” è anche il titolo della traccia di apertura, perché l’hai scelto?
Ho pensato che potesse essere un titolo molto forte per l’album e anche la canzone lo è.
Il video della canzone mostra le immagini di una vecchia corsa di auto, sei appassionato di corse?
Non particolarmente, ma questa gara ha un significato personale importante per me perché la gara si svolgeva intorno alla fattoria di mio nonno in Irlanda negli anni ’20 e ’30. Mio padre mi raccontava sempre storie su quella gara, la TT Race, dove c’era un pilota italiano, Nuvolari, che quasi sempre era il vincitore.
Parliamo degli altri due singoli, “You Don’t Love Me” e “Fighting Heart”, come sono nate quelle canzoni e dove sono stati girati i video?
Quelle due canzoni sono state scritte insieme a Keith Nelson, il co-produttore. In realtà abbiamo scritto tutte le canzoni dell’album insieme. I video sono stati girati nel deserto di Joshua Tree in California.
Mi è piaciuto molto l’intero album ma c’è una canzone che mi ha particolarmente colpito, la ballad “Time Don’t Seem To Matter”, vuoi parlarmi un po’ di questa canzone?
Grazie! Questa canzone l’ho scritta per mia figlia, Pepper. È una brava musicista, canta e suona vari strumenti. Questa canzone è molto personale per me e sono molto orgoglioso come padre di averla cantata con lei.
Ci sono alcuni ospiti nelle canzoni, Andy Taylor (Duran Duran & Power Station), Luke Morley (Thunder), Joe Elliott (Def Leppard), Dizzy Reed (Guns N ’Roses), come mai li hai invitati?
Sono tutti miei amici e artisti di talento. Sono un loro fan, ho lavorato con loro in passato e ho pensato di invitarli in questo mio album solista.
Posso dire che questo album è un vero tributo al rock genuino, fatto di sudore e strumenti veri, è il tuo modo di dire “Il rock’n’roll non morirà mai”?
Amo il rock ‘n’ roll puro, la passione di quella musica. La mia musica arriva sempre dal mio cuore.
E della canzone “Clown of Misery” registrata dal tuo telefono?
Registro molte delle mie idee sul telefono e mi piaceva il suono anni ’40 di quella traccia.
Ricordi come hai reagito quando sei stato chiamato a essere il cantante per la reunion dei Thin Lizzy e quali emozioni hai provato nel primo concerto con loro?
Sì, non lo dimenticherò mai, è stato un grande onore per me. Sono molto orgoglioso e felice, mi considero un ragazzo molto fortunato.
Oltre ai Thin Lizzy, hai suonato in band come New Model Army, The Almighty e Black Star Riders. C’è qualche concerto in particolare, compresa la tua carriera da solista, che ti è rimasto nel cuore più di ogni altro in tutti questi anni?
Ce ne sono tantissimi. Sono molto fortunato ad aver fatto così tanti concerti in questi anni, non ne ho uno in particolare da dirti.
Sei nato nell’Irlanda del Nord e hai vissuto lì per 15 anni, poi tu e la tua famiglia vi siete trasferiti in Scozia. Quanto è stata importante la musica per te in quegli anni in cui c’erano varie rivolte e attentati conosciuti come The Troubles?
È stata molto importante. Ascoltavo Rory Gallagher e altri, crescere con la musica è stata una grande distrazione per me, quindi devo dire grazie alla musica.
C’è qualche artista o band nell’intera scena musicale oggi che ti ha particolarmente colpito?
Adoro i Viagra Boys dalla Svezia. Penso che siano fantastici.
Purtroppo non sai quando potrai tornare a suonare dal vivo, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Intendo solamente prendere ogni giorno come viene durante questa folle pandemia. Sono pronto per suonare, quando saremo al sicuro, voglio tornare a suonare di nuovo il mio rock ‘n’ roll.
Sei soddisfatto di come sono andate per te le cose nel mondo della musica fino ad ora?
Non mi accontento mai perché cerco di migliorarmi sempre ma da più di 30 anni lavoro nella musica e amo il mio lavoro, sono assolutamente molto grato per questo.
Grazie mille per il tuo tempo, vuoi aggiungere qualcosa?
Grazie Marco, voglio solo dire grazie a tutti voi che vivete nel vostro bel paese, state al sicuro, tenete duro e grazie a tutti per il supporto lì in Italia.
MARCO PRITONI
Band:
Voce, chitarra: Ricky Warwick
Chitarra, cori, percussioni: Keith Nelson
Basso: Robert Crane
Batteria: Xavier Muriel
http://rickywarwick.com/
https://www.facebook.com/rickywarwickofficial
https://twitter.com/rickywarwick
https://www.nuclearblast.de/rickywarwick
** ENGLISH VERSION **
On the occasion of the release of the new solo record “When Life Was Hard And Fast”, I had the pleasure of interviewing Ricky Warwick, the Northern Irish singer and guitarist who, after his experience as a rhythm guitarist with New Model Army, made his debut as a frontman of the Scottish band The Almighty and was then chosen as the singer of the new formation of Thin Lizzy, from which the Black Star Riders were born.
Hi Ricky, welcome to the pages of Tuttorock, how are you doing in general?
Hello Marco! I’m doing ok, thank you! These are crazy times where we living in but I’m fine.
Let’s talk a little about this new album which will be released on February 19th on the Nuclear Blast label. “When Life Was Hard And Fast”, which is also the title of the opening track, why did you choose this title?
I thought it was a very strong title for the album and also the song is really strong.
The video of the song shows images of an old cars race, are you passionate about racing?
Not in particular but this race significant personal meaning to me because race took place around my grandfather farm in Ireland in the 20’s and 30’s. My dad always told me stories about that race, the TT Race, where there was an Italian driver, Nuvolari, who almost always won it.
Let’s talk about the other two singles, “You Don’t Love Me” and “Fighting Heart”, how were those songs born and where were the videos shot?
Those songs were written with Keith Nelson, the co-producer. We wrote all songs together. The videos were shot in the Joshua Tree Desert in California.
I really enjoyed the whole album but there is a song that particularly struck me, the ballad “Time Don’t Seem To Matter”, would you like to tell me a little about this song?
Thank you! I mean this song written for my daughter, Pepper. She is a good musician, she sings and she plays various instruments. This song is very personal for me and I am very proud as father that I sang it with her.
There are some guests on the songs, Andy Taylor (Duran Duran & Power Station), Luke Morley (Thunder), Joe Elliott (Def Leppard), Dizzy Reed (Guns N’ Roses), how come you invited them?
They are all my friends and talent artists. I am a fan of them, I worked with them in the past and I invited them in this solo album.
Can I say that this album is a real tribute to genuine rock, made of sweat and real instruments, your way of saying “Rock’n’roll will never die”?
I love pure rock ‘n’ roll, the passion of that music. My music always arrives from my heart.
And about the song “Clown of Misery” recorded by your telephone?
I record a lot of my ideas on my phone and I like the 40’s sound of that track.
Do you remember how you reacted when you were called to be the singer for the Thin Lizzy reunion and what emotions you felt in the first concert with them?
Yes, I will never forget it, it was an amazing honor for me. I’m very proud and happy and I consider me a very lucky guy.
In addition to Thin Lizzy, you have played with bands like New Model Army, The Almighty and Black Star Riders. Is there any concert in particular, including your solo career, that has remained in your heart more than any other in recent years?
So many. I’ve been so lucky to play so many shows during these years, I don’t have one in particular.
You were born in Northern Ireland and lived there for 15 years, then you and your family moved to Scotland. How important was music for you in those years where there were various riots and attacks called The Troubles?
Sure, it was very important. I listened Rory Gallagher and others, growing up with music was a great distraction for me, so I have to say thank you to the music.
Is there any artist or band in the entire music scene today that has particularly impressed you?
I love the Viagra Boys from Sweden. I think they are fantastic.
Unfortunately you don’t know when you can go back to playing live, what are your plans for the future?
I mean just to have to take every day as to come during this crazy pandemic. I’m ready for play, when we will safe I want to play my rock ‘n’ roll again.
Are you satisfied with how things have gone for you in the music business so far?
I’m never satisfied because I’m always increasing myself but after over 30 years profession, I love my job and I’m absolutely very thankful.
Thank you very much for your time, do you want to add something?
Thank you Marco, just to say thank you all in your beautiful country, stay safe and strong and thank you all for the support there in Italy.
MARCO PRITONI
Sono nato ad Imola nel 1979, la musica ha iniziato a far parte della mia vita da subito, grazie ai miei genitori che ascoltavano veramente di tutto. Appassionato anche di sport (da spettatore, non da praticante), suono il piano, il basso e la chitarra, scrivo report e recensioni e faccio interviste ad artisti italiani ed internazionali per Tuttorock per cui ho iniziato a collaborare grazie ad un incontro fortuito con Maurizio Donini durante un concerto.