QuadratoX – Intervista a Zabuba Nevresky
“Tra passato e futuro” è un disco che vive in una dimensione propria, cosa lo caratterizza e lo differenzia dagli altri lavori del progetto?
Questo nuovo album si pone come ponte tra due periodi di questo progetto (e in parte anche personali), ovvero il passato che racchiude gli inizi nella Vaporwave e i vari traguardi che ha ottenuto QuadratoX e il futuro, incerto ma affascinante dove nuovi generi e tecnologie di qualsiasi tipo verranno usati per creare nuove sonorità e musica.
Anche in titoli di ciascuna traccia si avvalgono di una propria criticità, da dove proviene questa mitopoiesi?
Ogni traccia vive di una propria realtà, racchiude una storia astratta e onirica, esse sono state concepite per immergere l’ascoltatore in un mondo, il meno terreno possibile. I titoli sono come quando stai per addormentarti e immagini randomiche dovute alle allucinazioni ipnagogiche che ti accompagnano verso il sonno. Ascoltando ognuna singola traccia si possono vivere mondi differenti ma se le guardi da un punto di vista d’insieme diventa una visione coesa e quasi lineare, come se l’album fosse un quadro puntinista ed i punti le tracce.
Siamo ormai nel 2021, la vaporwave continua ad imperversare tra gli scaffali più nascosti del web. Ma cosa vuol dire per QuadratoX fare vaporwave oggi?
A mio parere la vaporwave oggi come oggi ha molto poco da offrire, non tanto come messaggio ma come musica, ritengo che sia diventata ripetitiva e un po’ scontata, ma d’altro canto non smetterò mai di essere influenzato da essa. Il mio nuovo approccio è la Digital Psychedelia, genere creato dal progetto Alpha DreamDrift X nella metà degli anni ’10 dove generi come la Vaporwave, la Synthwave, la Neo-Psychedelia, l’IDM, l’elettroacustica, l’Hypnagogic Pop e l’Ambient convergono per creare nuove sonorità. Diciamo che potrebbe essere una Vaporwave 2.0 ma con meno messaggi sociali rispetto al genere primario.
Tralasciando lo sciogliersi in poltrona, quale potrebbe essere un’altra attività da fare mentre si ascolta questo disco che renderebbe l’ascolto un viaggio ancora più variegato? (Ammesso che ci possa essere).
Credo che il modo migliore per vivere un’esperienza da questo album sia viaggiando. Lo posso confermare da un’esperienza che ho vissuto recentemente. Poco prima di rilasciare l’album, io e la mia ragazza eravamo in viaggio di ritorno da una delle poche libere uscite che ci ha regalato il 2020 e stavamo facendo il “car test” dell’album (momento di verità per alcuni producer). Quando è arrivata la traccia numero 12 “マインド・ミラー”(Mind Mirror) ciò che ci circondava diventò evanescente, il buio della notte ci trascinava attraverso questo mondo al limite dell’onirico e le luci che affiancavano la strada unite alla musica sembravano accompagnarci in questo lungo, rilassante e quasi malinconico ritorno a casa. È stata davvero una bellissima esperienza.
Domanda tecnica per gli appassionati: Quali sono state le attrezzature sia hardware che software che più hanno plasmato “Tra Passato e futuro”?
In primis il mio amato basso, che ormai mi accompagna da più di una decade, che modificai tempo fa aggiungendoci un pick up da chitarra per avere entrambi i suoni (tutte le “chitarre” che sentite nell’album sono in realtà fatte col basso usando il pick-up da chitarra). Come hardware aggiuntivo ho usato il Deepmind 12, SP-404, Kaosspad, una radio a onde corte, e dal punto di vista sperimentale mi sono approcciato in un modo diverso ad un mixer facendolo diventare un vero e proprio strumento musicale con la tecnica “no-imput mixing” particolarmente popolare nel genere Onkyo. Invece come software ho usato Ableton 10 e in alcuni pezzi Milkytracker e TidalCycles.
GIOELE AMMIRABILE
Zabuba Nevresky
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Bandcamp “Tra Passato e Futuro”: https://quadratox.bandcamp.com/album/–11
Spotify “Tra Passato e Futuro”: https://open.spotify.com/album/3Bv6VkfLWlTN88tFky1PkO
Vinyl “Tra Passato e Futuro”: https://qrates.com/projects/21574-