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PUNKREAS – Intervista su “Electric Déjà-Vu – Reloaded”

PUNKREAS – Intervista su “Electric Déjà-Vu – Reloaded”

I PUNKREAS tornano con Electric Déjà-Vu – Reloaded (USM / Universal Music Italia), extended version di Electric Déjà-Vu, l’album che ha sancito l’atteso ritorno in elettrico della band.

Ciao ragazzi, siete un appuntamento fisso ricorrente sulle nostre pagine, e ne siamo molto felici! Questo dimostra che la IA non ha ancora asfaltato tutto, come testimoniato dal vostro nuovo singolo, Ciao Ciao 😊 Come è nato questo nuovo pezzo?
Come spesso accade quando qualcosa ci colpisce ci viene voglia di parlarne dentro una canzone, come direbbe Vasco. Non siamo contro le nuove tecnologie e il progresso in generale ma crediamo che ci voglia una maggiore consapevolezza. L’eccesso e l’abuso del ” virtuale e digitale” rischia di fondere i cervelli come fosse una droga che neanche sballa e in più il vero pericolo è di mettere le nostre vite nelle mani di chi controlla e spaccia queste nuove tecnologie. Forse è meglio tornare a farsi un po’ di “umanità e realtà”. 

35 anni di carriera se ho fatto bene i conti, nella musica è cambiato tutto, che ne pensate voi?
È cambiato il modo di farla ascoltare. Nel momento in cui tutti possono diffondere telematicamente tutto, capita che tante cose belle rischiano di non essere nemmeno ascoltate. Per il resto se una canzone è bella, è bella…E le note continueranno a rimanere 7. 

E’ cambiato tutto anche nella società? E’ sempre stata fonte di ispirazione per una punk-rock-combat-band sanguigna e vera come i Punkreas, anche qui vorrei un vostro parere? Avreste mai pensato di trovarvi in un paese guidato da un governo di centro-destra? Manca solo di vedervi a Sanremo a questo punto, sarebbe un’edizione sicuramente divertente 😊
Mmm, a dir la verità abbiamo convissuto con vari governi di destra e, neanche troppo paradossalmente, sono stati di fortissima ispirazione…. Ne avremmo fatto volentieri meno. San Remo? Bah, dopo trentacinque anni a testa alta e la consapevolezza di fare solo ciò che si vuole fare, mai dire mai di niente e nessuno. 

Electric Déjà Vu è un album che mi è piaciuto tantissimo, ruggente e affamato come un disco di esordio di una band di giovanissimi, ho sentito tonalità diverse, dalla grinta di Canapa a una bellissima Cuore nero che ha un sound completamente diverso, ma affascinante. Siete d’accordo su questa mia sensazione?
Assolutamente si, c’è la freschezza e l’attitudine, compositiva ed esecutiva, che si respirava allora. In “Tempi Distorti “si capisce davvero un po tutto; quello che è stato e quello che potrà avvenire. 

E’ annunciato Electric Déjà Vu Reloaded, a parte Ciao Ciao cosa ci sarà dentro?
Ci sarà “In Italy” che si congiunge un po alla domanda di prima cioè il sound classicismo punkreas adattato alle tematiche odierne che ci mordono come vampiri alle nostre spalle… 

C’è qualcosa di interessante da ascoltare che volete consigliare ai lettori?
Personalmente penso che ci sia un gran fermento di persone meravigliose che amano trovarsi, suonare e scrivere canzoni… Tra i primi che mi vengono in mente ci sono Circus Punk, Svetlanas, Toxic Youth e Iron Maiden. Ma il consiglio davvero vivo che voglio mandare è l’invito ad andare a vedere e sostenere i gruppi e i Club che ancora hanno voglia e forza di organizzare concerti live. 

A parte la vostra solita grande spinta dal vivo, avete pensato a qualche cosa di speciale da proporre nei prossimi spettacoli dal vivo?
Direi che a questo punto puntiamo a mantenere la concentrazione sulla “solita grande spinta dal vivo”.

Domanda d’obbligo, oltre il tout e il reloaded, altri programmi futuri?
Ci avviciniamo a un grande anniversario…. Ma non te lo dico!

MAURIZIO DONINI

Band:
Cippa – voce
Noise – chitarra voce
Endriù – chitarra
Paletta – basso voce

Gagno – batteria

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