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PLEASE DIANA – Intervista alla band Umbra

PLEASE DIANA – Intervista alla band Umbra

Si formano ad Assisi nel 2011 i Please Diana ed è da poco uscito in digitale il loro nuovo singolo “Aria Pt. 8”. C’è un cambio di atmosfere nel loro sound, da un alternative rock la band cerca sonorità più fruibili e apparentemente pop. Il brano è corredato di un video affascinante, in bianco e nero e con due ballerine, Donata Marcelle e Martina Sannipola. Ne ho parlato con la band e ciò che segue è il resoconto dell’intervista.

 

Ciao e benvenuti su Tuttorock. Parlatemi di voi, come nascono i Please Diana?
Federico Croci: I Please Diana nascono nell’ormai lontano 2011, quando (quasi) tutti frequentavamo ancora lo stesso liceo. Ognuno di noi all’epoca suonava in gruppi diversi ma che facevano parte della stessa scena musicale della zona. Così ci siamo conosciuti, abbiamo da subito trovato una grande sintonia musicale ed è venuto quindi poi naturale decidere di andare in sala prove per iniziare a suonare insieme.

Quale è il significato del nome della band?
Federico Croci: Il significato del nome è in realtà abbastanza casuale. Ci siamo infatti presi la licenza poetica di modificare una frase della canzone “Ana’s song” dei Silverchair, che inizia dicendo “Please, die Ana” e che poi è spontaneamente diventata Please Diana.

E’ appena uscito un vostro video e singolo, “Aria Pt. 8” da dove nasce l’idea?
Federico Croci: Questo brano rappresenta per noi una sorta di capitolo finale della storia di Pollyanna, ossia il nostro ultimo album uscito sfortunatamente poco più di un mese prima dall’inizio della pandemia. Durante i mesi del lockdown quindi abbiamo sentito la necessità di scrivere qualcosa che fosse ancora legato alla storia raccontata in Pollyanna, ma che ci proiettasse però verso qualcosa di nuovo anche in termini di sonorità. Inoltre è stato per noi un modo di esorcizzare tutta la frustrazione ed il dolore accumulati negli ultimi tempi condizionati in particolare dalla pandemia globale, ma non solo. Un modo per tornare di nuovo a respirare.

Perché il titolo “Aria” e perché “Pt 8”?
Gloria Bianconi: Aria è il nome della protagonista dell’album Pollyanna. In questo album ricorrono diverse arie (pt.1, pt.4 ecc…) e il numero 8 racchiudeva delle coincidenze importanti, ci sembrava il giusto modo per chiudere la storia di Aria.

Il significato del testo?
Gloria Bianconi: Il testo della canzone parla del percorso che si affronta prima di una perdita, le contraddizioni che si affrontano e le lezioni che si imparano durante il cammino.

Musicalmente è una ballad pop, se non sbaglio il vostro sound era più incentrato sul rock!
Marco Sensi: Diciamo che la nostra attitudine è sempre stata quella della musica rock, però in verità fin dal primissimo album ”L’inevitabile”, pubblicato nel 2013, non abbiamo mai disdegnato le melodie bellissime che caratterizzano la musica pop. Noi infatti crediamo fortemente nella congiunzione di questi due caratteri perchè pensiamo che entrambi rappresentino una profonda parte di noi.

Sarà questo il vostro sound del futuro?
Federico Croci: Potrebbe sicuramente avvicinarsi a questo quello che abbiamo in mente. Ma non vogliamo assolutamente fermarci qui, e quello a cui stiamo lavorando ora rappresenterà sicuramente un’ulteriore evoluzione e maturazione del nostro sound.

Oltre al brano è in preparazione anche un album completo?
Federico Croci: Le idee su cui stiamo lavorando sono tante e vanno ancora raffinate per poterle mettere tutte insieme all’interno di un album. Invece è più probabile che cercheremo di lavorare un passo per volta, magari facendo uscire man mano dei brani singoli che sentiremo pronti da poterli pubblicare.

Parlatemi del video, in bianco e nero e con le due ballerine. Il significato?
Alessandro Nardecchia: Il bianco e nero qui è una precisa scelta artistica perché rappresenta il dualismo. Vuole essere un omaggio all’episodio “Walking at night” di Persona, una serie coreana del 2019. Quell’episodio tratta in maniera sublime i dualismi fra sogno e realtà, amore e sofferenza, vita e morte. Le ballerine, vestite di bianco e di nero, rappresentano per l’appunto questi dualismi, e l’unione in questa coreografia a tratti sincronizzata comunica quanto ogni elemento sia presente anche nel suo opposto.

Le vostre influenze musicali?
Federico Croci: Ciascuno di noi ascolta musica per certi aspetti molto differente, ma da sempre ci siamo lasciati influenzare a vicenda e abbiamo quindi trovato molti punti di contatto. Sicuramente il gruppo che ci ha però più di tutti messo d’accordo sin dall’inizio sono i Biffy Clyro, tanto che spesso siamo finiti per andare a vederli live insieme ogni volta che hanno suonato in Italia. La loro attitudine live e la loro capacità di scrivere canzoni estremamente curate in ogni particolare ci ha da sempre colpito ed è stata fonte di grande ispirazione.

Quali sono le vostre aspettative da questo singolo?
Federico Croci: Per noi questo singolo rappresenta sicuramente un punto di svolta sotto l’aspetto musicale, e ci espone quindi per certi versi sotto una luce diversa nei confronti di chi lo ascolterà. Speriamo quindi di poter costruire da questo singolo un nuovo percorso che ci porterà certamente verso una nuova esplorazione musicale e quindi un’ulteriore crescita da parte nostra.

Progetti futuri?
Federico Croci: Al momento abbiamo stiamo lavorando a tante nuove idee che abbiamo in cantiere,  per dare loro una forma ben precisa che si rifletta bene nel nostro sound. Come detto in precedenza stiamo sicuramente proseguendo un’esplorazione musicale e stiamo cercando una nuova luce sotto la quale guardare la nostra musica e il nostro percorso. Non vediamo l’ora di farvi ascoltare i nuovi brani appena saranno ultimati e pronti per essere registrati.

Chiudete l’intervista a vostro piacimento, un messaggio a chi la leggerà ad entrare nel vostro mondo musicale.
Federico Croci: A te che stai leggendo, crediamo ancora in una musica da ascoltare con leggero impegno e non soltanto come mero sottofondo. A volte basta dedicare solo un pò di attenzione in più alle cose per scoprire dei mondi fantastici.

FABIO LOFFREDO

Band:
Gloria Bianconi: Voce
Marco Sensi: Chitarra
Tommaso Angelini: Chitarra
Federico Croci: Batteria
Alessandro Nardecchia: Basso

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https://www.instagram.com/pleasediana/