PINO SCOTTO – Intervista su “Live for a dream” e “Rainbow project& …
by tuttorock
1 Giugno 2016
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Ciao Pino, ormai il nuovo album “LIVE FOR A DREAM”
è uscito da un mese e qualche giorno, quali sono state le prime impressioni, tue e di chi l’ha ascoltato?
L’album è uscito il 1 aprile e non è uno scherzo, è uscito davvero. Abbiamo iniziato a fine aprile il tour in Sicilia, facendo un po’ di date nel meridione, Napoli Roma Parma Bologna, ed il responso del pubblico è molto buono, perché poi la scaletta dei live è uguale alla scaletta del cd, c’erano persone che cantano addirittura i pezzi. Ma la cosa bella è che questo cd è accompagnato da un dvd live che presenta le stesse session che poi si vedono durante il concerto, quindi non c’è trucco e non c’è inganno, così come è stato registrato il prodotto, è stato presentato al pubblico.
Ho fatto un giro emozionale per Milano che è la mia città ma è anche la città di band come i pulsar nati negli 70 o i vanadium o ancora i sinergia, e l’ho fatto per ritrovare i luoghi chiave della storia musicale mia e di queste band e inserirli nel dvd live, la gente ha molto apprezzato.
Nel nuovo cd oltre ai pezzi storici conosciutissimi da tutti i tuoi fan, sono stati inseriti anche due inediti.
Esatto, uno è “Don’t touch the kids” , strettamente collegato a una mia personale battaglia che sto combattendo da 9 anni, l’altro invece è ispirato ad una storia di amicizia vera, tra me e Lemmy (Kilmister, anima dei Motorhead n.d.r), con la quale proprio in occasione dell’ultimo show in cui abbiamo suonato insieme ho intrattenuto un discorso piuttosto profondo sui demoni della nostra vita, e da quel momento ho iniziato a purificare la mia vita, a non bere più. Il pezzo parla ovviamente di lui, la sera in cui è morto io ho visto volare in cielo un’aquila libera senza più nessun peso terreno, proprio da qui il titolo del brano
“the eagles scream”.
Il primo inedito invece è legato ad un tuo altrettanto importante progetto nato nel 2011 insieme a Caterina Vetro
“Don’t touch the kids “ è stata scritta proprio per questo. Sono anni che mi batto contro l’abuso sui minori, poiché a mio parere lo stato non fa niente per risolvere questo orribile problema. Nel testo sono stato volutamente estremo, ho le mie idee che forse a volte possono sembrare troppo crude, ma la realtà è che i bambini non si devono toccare.
Il mio impegno sociale sfocia appunto nel progetto Rainbow Project
(www.rainbowprojects.it).
Un progetto di educazione, sanità e sviluppo umano nato per contribuire a migliorare le condizioni di vita di bambini estremamente svantaggiati come orfani ed abusati in Belize, bambini della discarica di Coban in Guatemala e bambini a forte rischio di prostituzione minorile e mendicanza in Cambogia.
Il pubblico come ha reagito a questi due nuovi inediti?
Benissimo, sono stati contentissimi dell’omaggio a Lemmy, poiché visto da tutti come una persona ineguagliabile, un uomo di 70 anni che ha vissuto nel bene e nel male esattamente come voleva lui, tracciando la storia della musica e non solo. Circa un’anno fa quando suonammo insieme, lo vidi proprio sciupato a causa della sua malattia, ma era esattamente così che lui voleva morire, sul palco, con la sua musica, una vita di grande musica esauritasi nella musica.
Parlando di collaborazioni, come è stato per te ri-arrangiare pezzi con l’ausilio di altre persone? Quale è stato il processo di rivisitazione?
Io sono un po’ di anni che collaboro con Olly diva per quanto riguarda la produzione dei miei pezzi, prima facevo tutto da solo ma dopo questo incontro sono stato più che contento di affidarmi a lui.
Abbiamo lavorato insieme su questo progetto scegliendo i migliori ospiti, tutti miei grandissimi amici nonché ottimi musicisti che stimo e rispetto. Ci sono le band StranaOfficina, Sadist, Ritmo Tribale, Destrage, Olly &The Soulrockets; i vocalist Roberto Tiranti, Fabio Lione e Ambramarie; i chitarristi Stef Burns, Steve Angarthal, Igor Gianola, Dario Cappanera, FilippoDallinferno, Ale “Fuzz” Regis; i batteristi Rob Iaculli, Alex Mansi, Marco diSalvia; i bassisti Dario Bucca e Ciccio Li Causi; i tastieristi Alex Del Vecchio eMaurizio Belluzzo; la violinista Valentina Cariulo e l’armonicista Fabio Treves.
Naturalmente quando li ho chiamati ero a conoscenza del fatto che avrebbero portato la loro conoscenza all’interno del brano e che non avrebbero meramente eseguito una cover.
Cosa ti ha spinto a pubblicare un album con un numero così elevato di brani (16 +2 inediti ) in una società dove la musica sembra quasi ormai un prodotto mordi e fuggi?
La scelta è stata quasi obbligata dal numero di album che ho pubblicato durante la mia carriera musicale ( 18 ). Ho tirato fuori tutto ciò che avevo e guardando le tracklist spesso mi soffermavo su uno o due pezzi precisi. La cosa molto bella è stata che in parallelo con la scelta della canzone, in mente mi si palesava nell’immediato il cantante o la band con la quale avrei avuto il piacere di rivisitarla. I brani sono in ordine cronologico poiché ho volutamente pensato a qualcosa di emozionale che guidasse l’utente dai primordi fino ad arrivare al giorno d’oggi con un crescendo di emozioni e sentimenti
Ovviamente c’è un tour per presentare questo album, ed è già partito.
Il tour è partito ed è partito già alla grande, per tutte le date basta andare sul sito www.pinoscotto.it.
Ti ringrazio tantissimo e a presto in qualche data al Nord
Grazie a voi a presto e un saluto a Tuttorock!
SARAY GARDEN
Credits: si ringrazia Pino Scotto e Parole & Dintorni per la gentilissima disponibilità e collaborazione.
http://www.rainbowprojects.it/
http://www.pinoscotto.it
http://www.facebook.com/pino.scotto
https://twitter.com/pinoscotto
http://www.youtube.com/user/PinoTV1
http://itunes.apple.com/it/artist/pino-scotto/id328910096
è uscito da un mese e qualche giorno, quali sono state le prime impressioni, tue e di chi l’ha ascoltato?
L’album è uscito il 1 aprile e non è uno scherzo, è uscito davvero. Abbiamo iniziato a fine aprile il tour in Sicilia, facendo un po’ di date nel meridione, Napoli Roma Parma Bologna, ed il responso del pubblico è molto buono, perché poi la scaletta dei live è uguale alla scaletta del cd, c’erano persone che cantano addirittura i pezzi. Ma la cosa bella è che questo cd è accompagnato da un dvd live che presenta le stesse session che poi si vedono durante il concerto, quindi non c’è trucco e non c’è inganno, così come è stato registrato il prodotto, è stato presentato al pubblico.
Ho fatto un giro emozionale per Milano che è la mia città ma è anche la città di band come i pulsar nati negli 70 o i vanadium o ancora i sinergia, e l’ho fatto per ritrovare i luoghi chiave della storia musicale mia e di queste band e inserirli nel dvd live, la gente ha molto apprezzato.
Nel nuovo cd oltre ai pezzi storici conosciutissimi da tutti i tuoi fan, sono stati inseriti anche due inediti.
Esatto, uno è “Don’t touch the kids” , strettamente collegato a una mia personale battaglia che sto combattendo da 9 anni, l’altro invece è ispirato ad una storia di amicizia vera, tra me e Lemmy (Kilmister, anima dei Motorhead n.d.r), con la quale proprio in occasione dell’ultimo show in cui abbiamo suonato insieme ho intrattenuto un discorso piuttosto profondo sui demoni della nostra vita, e da quel momento ho iniziato a purificare la mia vita, a non bere più. Il pezzo parla ovviamente di lui, la sera in cui è morto io ho visto volare in cielo un’aquila libera senza più nessun peso terreno, proprio da qui il titolo del brano
“the eagles scream”.
Il primo inedito invece è legato ad un tuo altrettanto importante progetto nato nel 2011 insieme a Caterina Vetro
“Don’t touch the kids “ è stata scritta proprio per questo. Sono anni che mi batto contro l’abuso sui minori, poiché a mio parere lo stato non fa niente per risolvere questo orribile problema. Nel testo sono stato volutamente estremo, ho le mie idee che forse a volte possono sembrare troppo crude, ma la realtà è che i bambini non si devono toccare.
Il mio impegno sociale sfocia appunto nel progetto Rainbow Project
(www.rainbowprojects.it).
Un progetto di educazione, sanità e sviluppo umano nato per contribuire a migliorare le condizioni di vita di bambini estremamente svantaggiati come orfani ed abusati in Belize, bambini della discarica di Coban in Guatemala e bambini a forte rischio di prostituzione minorile e mendicanza in Cambogia.
Il pubblico come ha reagito a questi due nuovi inediti?
Benissimo, sono stati contentissimi dell’omaggio a Lemmy, poiché visto da tutti come una persona ineguagliabile, un uomo di 70 anni che ha vissuto nel bene e nel male esattamente come voleva lui, tracciando la storia della musica e non solo. Circa un’anno fa quando suonammo insieme, lo vidi proprio sciupato a causa della sua malattia, ma era esattamente così che lui voleva morire, sul palco, con la sua musica, una vita di grande musica esauritasi nella musica.
Parlando di collaborazioni, come è stato per te ri-arrangiare pezzi con l’ausilio di altre persone? Quale è stato il processo di rivisitazione?
Io sono un po’ di anni che collaboro con Olly diva per quanto riguarda la produzione dei miei pezzi, prima facevo tutto da solo ma dopo questo incontro sono stato più che contento di affidarmi a lui.
Abbiamo lavorato insieme su questo progetto scegliendo i migliori ospiti, tutti miei grandissimi amici nonché ottimi musicisti che stimo e rispetto. Ci sono le band StranaOfficina, Sadist, Ritmo Tribale, Destrage, Olly &The Soulrockets; i vocalist Roberto Tiranti, Fabio Lione e Ambramarie; i chitarristi Stef Burns, Steve Angarthal, Igor Gianola, Dario Cappanera, FilippoDallinferno, Ale “Fuzz” Regis; i batteristi Rob Iaculli, Alex Mansi, Marco diSalvia; i bassisti Dario Bucca e Ciccio Li Causi; i tastieristi Alex Del Vecchio eMaurizio Belluzzo; la violinista Valentina Cariulo e l’armonicista Fabio Treves.
Naturalmente quando li ho chiamati ero a conoscenza del fatto che avrebbero portato la loro conoscenza all’interno del brano e che non avrebbero meramente eseguito una cover.
Cosa ti ha spinto a pubblicare un album con un numero così elevato di brani (16 +2 inediti ) in una società dove la musica sembra quasi ormai un prodotto mordi e fuggi?
La scelta è stata quasi obbligata dal numero di album che ho pubblicato durante la mia carriera musicale ( 18 ). Ho tirato fuori tutto ciò che avevo e guardando le tracklist spesso mi soffermavo su uno o due pezzi precisi. La cosa molto bella è stata che in parallelo con la scelta della canzone, in mente mi si palesava nell’immediato il cantante o la band con la quale avrei avuto il piacere di rivisitarla. I brani sono in ordine cronologico poiché ho volutamente pensato a qualcosa di emozionale che guidasse l’utente dai primordi fino ad arrivare al giorno d’oggi con un crescendo di emozioni e sentimenti
Ovviamente c’è un tour per presentare questo album, ed è già partito.
Il tour è partito ed è partito già alla grande, per tutte le date basta andare sul sito www.pinoscotto.it.
Ti ringrazio tantissimo e a presto in qualche data al Nord
Grazie a voi a presto e un saluto a Tuttorock!
SARAY GARDEN
Credits: si ringrazia Pino Scotto e Parole & Dintorni per la gentilissima disponibilità e collaborazione.
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