PIA TUCCITTO & FEDERICA BOVOLENTA – Intervista al duo del progetto “IOELE …

ioelei” è l’evoluzione di un percorso iniziato da Federica Lisi Bovolenta, tre anni a fa, con intento di perseguire gli ideali e i valori della vita che condivideva con il Bovo e di proseguire il cammino sempre e … NON MOLLARE MAI. Il sorriso sempre presente, l’amore e l’amicizia, due valori fondamentali per Bovo, hanno spinto Federica Lisi Bovolenta a creare l’associazione “Noi non ci lasceremo mai” nell’aprile del 2015 all’insegna della solidarietà per gli altri. Dall’incontro tra l’ex pallavolista e la cantautrice Pia Tuccitto è nato questo progetto che si è concretizzato in uno spettacolo – evento BOVOTOUR- ioelei, in cui le protagoniste alternano brevi letture tratte dal libro “Noi non ci lasceremo mai” alle canzoni della rocker, che sembrano essere  scritte appositamente per diventarne la colonna sonora. La perfetta sintonia tra i brani della rocker e le emozioni che Federica ha raccontato, mettendo a nudo la sua anima, creano una particolare atmosfera, durante la quale si alternano momenti di commozione e leggerezza. Lo spettacolo della durata di oltre un‘ora vede sul palco, assieme alle due protagoniste, la band che accompagna Pia da vent’anni: Luca Longhini alla chitarra acustica-elettrica e cori, Stefano Peretto alla batteria e Giorgio Santisi al basso. All’inizio è prevista la proiezione di un video che racconta Vigor Bovolenta e la sua famiglia. La realizzazione di questo reading musicale è stata concepita in diverse versioni anche più brevi, adattabili a situazioni e/o location, con formazioni diverse, anche unplugged o solo con le due protagoniste.

Pia, 15 anni assieme a Vasco Rossi, una bella esperienza e tanta gavetta.
La gavetta non si finisce mai di farla, poi mi sono fatta indipendente e sono usciti 5 singoli miei dal 2011 ad ora, in occasione di uno di questi, My Radio, ho incontrato Federica che eravamo nella stessa puntata del Barone Rosso da Red Ronnie, a settembre dell’anno scorso. Lì ci siamo scambiate i nostri lavori, lei il suo libro, io il mio singolo che era My Radio, e poi io sono tornata a casa e sono stata attratta dalla lettura di questo libro. Io non leggo mai questo genere di libri, i romanzi, mi dedico  a generi pesanti come l’archeologia e la storia, invece leggendo questo libro sono rimasta sconvolta. Ho pianto un casino perché vai a toccare tasti profondi, l’ho chiamata, mi ha invitato a casa sua, ho conosciuto i suoi figli, che sono 5, ed è iniziata questa amicizia.

Federica vieni da una esperienza triste, una improvvisa tragedia come quella di Vigor.
All’improvviso è poi un attimo, è quello che conta, l’attimo che può svoltare in bene o in male, è stato uno svoltare in bene quando ci siamo conosciuti, ed è stato male quando all’improvviso se ne va in un nanosecondo. Da lì inizi una vita totalmente diversa da quella di prima, quello che succede a tanta gente. Io ho sentito l’esigenza di condividerla questa esperienza, di condividere il mio dolore, di solito uno condivide le gioie, io invece ho sentito qualcosa dentro che mi diceva di raccontare. 

Ed è quello che hai fatto nel tuo libro?
Il mio libro innanzitutto sono i 15 anni passati con lui, quello che abbiamo fatto, è un amore che nasce a 20 anni, tante cose che fai assieme, dai concerti alla decisione di fare una famiglia, di fare tanti figli, che poi sono arrivati i primi 4 con fatica perché sono arrivati con la fecondazione assistita, poi quella sera che è stata Federica che si è fermata ed ha ricominciato a camminare. Durante questo cammino è arrivata lei, con la sua persona. E’ venuta a casa mia e di lavoro non si è parlato, era nato tutto dalla simpatia che c’era fra di noi e dal carattere che ci si prende, ci stai bene ed inizia a frequentarti per amicizia. Poi in viaggio questa amicizia, questa energia che si era creata abbiamo pensato di mettere insieme queste sensazioni positive, perché uno sta sempre un poco cupo, noi invece siamo sempre positive. 

Avete messo assieme quindi le sue canzoni con il tuo libro?
Quindi ascoltando le sue canzoni già scritte da tempo, che io ancora non conoscevo, pensa che quando le ho dato il mio libro lei mi ha dato il suo cd ed io non lo avevo ascoltato, ma solo perché non c’è tempo, è stata veramente una questione a pelle, sai quelle persone che ti entrano subito e ti fa piacere frequentare? Durante questo viaggio, perché mi avevano chiamato in questo dove lei è nata, era a cena a casa mia e le faccio: “Pia, devo andare in un paese vicino ad Arezzo, non so se lo conosci, Bibbiena.”, e lei, “Non ci credo, è il paese dove sta mia mamma!”, a quel punto le ho detto, “Allora questa trasferta bisogna che la facciamo insieme!”. In questo viaggio abbiamo deciso di fare qualcosa assieme, di collaborare, perché alla fine anche se stai solo non sei mai da solo se stai bene con te stesso. Il fatto dello spettacolo Io E Lei, è Io con un’altra, che può essere anche la tua persona dentro, e se riesci a trovare l’equilibrio tuo non é facile. Io E Lei è una unione di te stesso, ma con un’altra persona. 

Io E Lei è lo spettacolo che portate in tour?
E’ lo spettacolo che abbiamo unito le pagine del mio libro con la sua musica. 

Pia quindi Tu hai associato la tua musica alle sue letture?
E’ un continuum, ogni pagina ha la sua musica, non ci abbiamo neanche studiato, è venuto tutto naturale, noi ci abbiamo messo 3 ore, un pomeriggio, lei leggeva ed io ci mettevo le mie canzoni. A volte ci metti tanto a decidere una scaletta, invece questa cosa è nata in modo del tutto naturale, tutto così veloce, l’abbiamo inaugurato in settembre qui al Bravo Caffè di Bologna, poi stiamo mettendo giù tutte le date. 

Pia, lo spettacolo si apre con un video giusto?
Sì, proiettiamo un video dove c’è suo marito, Bovo, che gioca a pallavolo, intersecato dalle foto dei figli, poi lei comincia a leggere e la band è sua, quindi entro io che canto la prima canzone. 

Oltre lo spettacolo avete fondato anche una associazione Federica?
Quando ho iniziato a portare in giro il mio libro, loro mi chiamavano ed io andavo, perché ho pensato che se ti chiamano è perché hanno voglia di condividere. Durante questo tour sono arrivate persone che hanno detto “mi piace quello che fai, vorrei dare una mano”, quindi abbiamo messo su questa OnLus “Noi non ci lasceremo mai”, ed abbiamo dei progetti. Vogliamo sensibilizzare sulla cardio-protezione e la prevenzione, entreremo nelle scuole ad insegnare l’uso del defibrillatore e del primo soccorso, a gennaio saremo al Teatro Verdi di Cesena ed il ricavato andrà all’Associazione Fibrosi-Cistica di Cesena. I due progetti dell’Associazione che si chiamano SeDici, 16 era il numero di maglia di Bovo e significa anche Se Dici che Dici? E quindi noi stiamo dicendo un poco di cose. 

Il progetto SeDici si articola in due modi leggo.
Il SeDici Ragazzi che è quello delle scuole e dei ragazzi, poi il SeDici Vita che è il discorso di portare il defibrillatore ed i corsi a 360° e non solo quelli cardiaci.

MAURIZIO DONINI

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Tour Dates:
23 nov – napoli Palazzetto Ponticelli
18 dic – Maranello Auditorium
20 dic – Savignano sul rubicone SEVEN
28 gen – Teatro Verdi -cesena-
30 gen – Teatro Petruzzelli -Ba-
31 gen – Blue inn – bo-