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OUTRIDER – Intervista alla band

OUTRIDER – Intervista alla band

Gli “Outrider”nascono ufficialmente nel Febbraio 2008 a Monza, con la formazione con cui si presentano ancora oggi. Dopo la recensione di Foundations, oggi intervistiamo la band.
 
Ciao,  piacere di conoscervi e grazie per dedicarci un po’ del vostro tempo, potete raccontarci com’è nato questo gruppo?
Ciao a te e a tutti i lettori di Tutto Rock! In breve, gli Outrider nascono nel 2008 da un gruppo di amici appassionati di Metal/Rock e tanta voglia di suonare dal vivo. Dopo diversi anni, un paio di demo e un po’ esperienza su svariati palchi della Lombardia (di supporto a band di rilevanza nazionale e internazionale – come The Sword, Alteria, The Fire e Adam Bomb), ci siamo concentrati sulla realizzazione del nostro primo album.
 
Mi ha colpito la copertina di questo lavoro, senza troppo fronzoli, diretta . Foto in bianco e nero di un palazzo e con quei due rettangoli neri davanti, cosa dovrebbero raffigurare?
Abbiamo optato per qualcosa di semplice e diretto esattamente come hai detto tu, non siamo partiti da un’idea precisa, ma dopo una serie di brainstorming siamo lentamente arrivati a questo risultato. La scelta del palazzo è collegata al titolo dell’album la cui traduzione è appunto “fondamenta”. I due rettangoli sono il nostro logo, nonché prima lettera del font della scritta dentro il quale è raffigurato un palazzo dismesso come fosse una sorta di finestra sul mondo anche se in realtà puntiamo molto sulla libera interpretazione di ogni singola parte del nostro album.
 
Chi  si cela dietro la cover del cd?
Per la realizzazione della cover dell’album e del font originale della band ci siamo messi nelle esperte mani di “Lele Lutteri”, un grafico della nostra zona che ha alle spalle anni di collaborazioni con importanti brand.
 
Devo farvi i miei complimenti, registrato benissimo e i brani non si pestano i piedi uno con l’altro. Quanto tempo ci avete messo per registrarlo?
La parte di registrazione è stata probabilmente la più rapida poiché siamo entrati in studio concentratissimi e ben preparati poiché l’esecuzione dei brani era già stata assodata in tutti i dettagli. Il grosso lavoro è stato invece la creazione e l’arrangiamento vero e proprio dei brani, il quale ci ha portato via quasi un anno.
 
E quanto ha influito nelle sonorità avendo come produttore artistico Marco D’Andrea, chitarrista dei Planethard?
Quello di collaborare con Marco D’Andrea è stato uno step naturale; durante il lavoro per Foundations, sapeva esattamente dove “spingerci” o “tirarci” per farci mettere nei brani quel “qualcosa in più”, sia in fase di scrittura che in fase di esecuzione mantenendo comunque la nostra identità musicale che man mano andava sviluppandosi.
 
Come vi siete trovati con lui alla produzione?
Conosciamo Marco da diversi anni ormai, quindi con lui oltre a quello professionale c’è un vero e proprio rapporto d’amicizia che ha reso il lavorare assieme sicuramente più leggero di quanto non sarebbe stato con altri. La sua esperienza nel campo musicale sia a livello compositivo che del “dietro le quinte” del mondo del rock ci ha sin da subito dato un’importante appiglio.
 
Mi piace tantissimo la voce di Alberto Zampolli, bella grintosa; chi sono a livello vocale i tuoi idoli a cui ti ispiri?
Ti ringrazio moltissimo per il complimento! Mi hanno da sempre ispirato le voci dei grandi classici del rock, come David Coverdale e Dio. Tuttavia ho sempre cercato di trarre “insegnamento” da cantanti di diversi generi, cercando di fare mio il loro modo di cantare in modo tale da creare una mia identità.
 
Avete già estratto un video da questo nuovo lavoro; dov’è stato girato e quanto tempo ci avete messo?
Abbiamo realizzato il videoclip di “The Void” nella zona intorno Monza dove abitiamo, più nello specifico le riprese esterne sono state fatte attorno la stazione di Seregno mentre per gli interni abbiamo sfruttato il capannone del padre di “Jacopo Boscaini”, il giovane regista che ci ha seguiti per la realizzazione. La stesura delle scene del video per definirne lo scheletro e la realizzazione vera e propria del set costruito a mano da noi stessi ha impiegato almeno 4/5 mesi di lavoro.
 
State pensando di fare qualche data live per promuovere questo lavoro?
Abbiamo già cominciato la nostra promozione presso alcuni locali della scena milanese, adesso per l’estate ci prenderemo una piccola pausa per organizzarci al meglio. A Settembre ci sarà il nostro release party; tutte le informazioni saranno presto disponibili sulla nostra pagina Facebook e sul nostro sito www.outriderrock.com.
 
Chi o quali sono le vostre muse ispiratrici in ambito musicale?
Probabilmente la nostra diversità è la nostra forza, diciamo che ognuno di noi predilige generi diversi. C’è chi è più nostalgico e legato ai classici e chi invece è più curioso ed in cerca di nuove sonorità, ma durante la stesura dei brani riusciamo sempre a lavorare in sinergia prendendo una piccola parte della personalità di ognuno amalgamandola al meglio col resto.
 
Ringraziandovi per il tempo che ci avete dedicato, lascio a voi la parola per chiudere come volete quest’intervista.
Grazie a te e a Tutto Rock per questo spazio! Non vediamo l’ora di farvi sentire “Foundations” e speriamo di vedervi prestissimo sotto il palco!
 
MAURIZIO DONINI
 
 
Membri del gruppo:
Alberto Zampolli – Vocalist
Roberto Gatti – Guitar
Andrea Fossati – Guitar
Davide Rovelli – Bass & Backing vocals
Federico Sala – Drums
 
Web: http://www.outriderrock.com/wp
Info: info.outrider@gmail.com
Facebook: https://www.facebook.com/outriderrock
Youtube: https://www.youtube.com/user/rockoutrider
Sleaszy Rider Records: http://www.sleaszyrider.com
http://www.tuttorock.net/recensioni/outrider-foundations