OPHELIA LIA – Intervista alla cantautrice piemontese
Ophelia Lia è una giovane cantante piemontese, ha pubblicato 6 singoli, ha partecipato a Sanremo Giovani e uno dei suoi obiettivi è proprio il Festival di Sanremo. “Everest” è il nuovo singolo, un brano indie pop che mette in risalto le sue qualità, le sue potenzialità e la sua voce. Ho avuto il piacere di intervistarla e di seguito il resoconto dell’intervista.
Ciao e benvenuta su Tuttorock. Parlami di te, come nasce la tua passione per la musica e per il canto?
Ho sempre amato molto la musica, fin da bambina, ma ho iniziato a pensare che potesse diventare più di una passione verso i 16 anni, quando mi sono rotta una gamba e ho dovuto smettere di ballare. Così, iniziai a prendere lezioni di canto, un po’ per noia, un po’ per curiosità e non ho più smesso! Quando sono arrivate le prime soddisfazioni, mi sono decisa ad iniziare un percorso formativo sia teorico che pratico per la mia voce.
Leggo nella tua biografia che hai iniziato con il jazz e il blues, ascoltando i tuoi brani oggi ti sei avvicinata di più al pop, perché questo cambiamento?
Ho studiato jazz, ma ad un certo punto l’esigenza di scrivere è diventata grande e così ho fatto, cercando di sperimentare musicalmente il più possibile. Non mi piace definirlo “cambiamento”, quanto più un'”evoluzione”; il jazz ed il blues sono come la danza classica: danno le basi necessarie per fare ogni altro genere. Sono sempre dentro di me.
I Delta Waves, la band in cui cantavi è sempre attiva e continuerai anche con loro?
No, i Delta Waves non ci sono più. È stata una fase bellissima del mio percorso artistico, per la quale sarò sempre grata, ma ad un certo punto ho sentito l’esigenza di prendere una strada diversa, da sola, da cantautrice.
Con Marco Vipiana è iniziato il tuo percorso come cantautrice, come lo hai incontrato e quanto sta contribuendo alla tua formazione musicale e artistica?
L’ho incontrato durante un mio concerto con i Delta. Mi ha chiesto di poter ascoltare del mio materiale e da lì abbiamo iniziato a collaborare, solo io e lui. Marco è stato fondamentale, perché ha visto in me qualcosa che non sapevo neanche di avere! Mi ha spronata a migliorarmi e abbiamo lavorato moltissimo insieme per arrivare fino a qui. Abbiamo una grande sintonia artistica e questo ci permette di lavorare bene, giorno dopo giorno.
Hai anche partecipato alla selezione di Sanremo giovani, come è andata?
È andata benissimo, ben oltre le aspettative! Avevo appena iniziato a far uscire i miei pezzi e mai avrei pensato di essere scelta tra tutte quelle candidature. L’esperienza è stata sicuramente molto formativa ed appagante. Ogni tanto mi chiedevo che cosa ci facessi lì, perché avevo davvero appena iniziato.
Tra i tuoi obiettivi c’è il Festival di Sanremo?
Assolutamente si, è un’esperienza che vorrei fare tantissimo.
Come nasce un tuo brano, dal testo o dalla musica?
Di solito inizio a scrivere su qualche base, oppure al pianoforte e registro un provino super grezzo da mandare a Marco. Lui poi inizia a lavorare sulla produzione e l’arrangiamento e alla fine registriamo bene tutte le voci. Ci piace molto lavorare a casa, magari in campagna o al mare, quindi capita spesso che si vada via qualche giorno per lavorare sulle nuove canzoni.
“Everest” se non sbaglio è il tuo singolo numero 6, dove hai preso l’ispirazione per la scrittura?
Dalla mia vita, come faccio sempre. “Everest”, in particolare, l’ho scritta pensando alla storia d’amore impossibile che stavo vivendo, che mi faceva sentire, appunto, come se stessi scalando la vetta più alta del mondo.
Di cosa parlano in generale i tuoi testi?
Scrivo ciò che vivo e poi rivivo ciò che ho scritto, come in un loop. Scrivere per me è necessità, è terapia, mi serve per mettere in ordine i pensieri e dare un nome a ciò che provo.
Continuerai a pubblicare singoli o hai in progetto un album completo?
Con CDF Records ci sono in progetto qualche altro singolo e poi sicuramente un album.
Le tue influenze musicali?
Ascolto moltissimi generi, dal cantautorato italiano, alla musica classica, a quella elettronica. Cerco di farmi ispirare da più mondi possibili.
Hai altre passioni oltre alla musica?
Amo l’arte in generale, come la pittura, la danza e la fotografia. Mi piacciono gli sport e la natura.
Hai già avuto svariate esperienze live, quanto è importante per te suonare dal vivo e se hai in programma qualche data.
I live sono essenziali per me. Il fatto stesso di poter cantare fisicamente le mie canzoni davanti a persone che ci si possono rivedere, mi emoziona molto. Il 22 settembre sarò live all’Hiroshima Sound Garden di Torino, accompagnata da una band pazzesca. Non vedo l’ora!
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente continuare a scrivere e fare live. Mi piacerebbe anche poter partecipare a qualche featuring.
Chiudi l’intervista come vuoi, un messaggio o un invito a chi leggerà l’intervista ad ascoltare la tua musica e ad entrare nel tuo mondo musicale.
Ci sono davvero tante cose in programma, molte delle quali non posso ancora dire. Quindi vi invito a seguirmi sui miei canali social (ophelia.musica oppure Ophelia Lia) per rimanere aggiornati su tutto.
FABIO LOFFREDO
Appassionato di musica sin da piccolo, ho cercato di esplorare vari generi musicali, ma è il metal, l'hard rock ed il rock progressivo, i generi musicali che più mi appassionano da molti anni. Chitarrista mancato, l'ho appesa al chiodo molto tempo fa. Ho mosso i primi passi nello scrivere di musica ad inizio anni 90, scrivendo per riviste come Flash (3 anni) e Metal Shock (ben 15 anni), qualche apparizione su MusikBox e poi il web, siti come Extramusic, Paperlate, Sdangher, Brutal Crush e Artists & Bands. I capelli mi si sono imbiancati, ma la passione per la musica è rimasta per me inalterata nel tempo, anzi molti mi dicono che non ho più speranze!!!!